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Federico Fellini – Sogni sparsi nel cassetto. Disegni inediti
Il Maestro trasformò le proprie chimere in immagini non solo sul Libro dei sogni, ma anche su fogli sparsi (alcuni dei quali inseriti in seguito tra le pagine dei due volumi che compongono il Libro) e su alcuni tovaglioli di stoffa (5 in esposizione), a dimostrazione dell’estro impellente del genio
Comunicato stampa
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Dopo il successo della mostra Fellini Oniricon. Il libro dei miei sogni, inaugurata a Roma in occasione della Festa del Cinema e poi portata a Rimini, la Fondazione Fellini apre i suoi “cassetti” e mostra al pubblico nuovi scenari onirici disegnati dal Maestro. Giovedì 20 marzo, nel Museo Fellini di via Clementini (angolo via Oberdan), si è inaugurata Sogni sparsi nel cassetto, un’esposizione di disegni inediti relativi ad altri sogni del genio riminese, che rimarrà aperta fino al 31 agosto 2008.
Il Maestro trasformò le proprie chimere in immagini non solo sul Libro dei sogni, ma anche su fogli sparsi (alcuni dei quali inseriti in seguito tra le pagine dei due volumi che compongono il Libro) e su alcuni tovaglioli di stoffa (5 in esposizione), a dimostrazione dell’estro impellente del genio. La mostra comprende anche lo storyboard del sogno del cinese (già pubblicato su “Playboy” e su “Grifo” nel 1971) di cui esistono tre versioni e i sogni, in anteprima assoluta, raccontati da una amica, Anna, che Fellini ha rielaborato e fatto suoi.
I disegni presentati in questa esposizione appartengono tutti ai primi anni sessanta, che sono poi gli anni in cui Fellini ha iniziato il suo rapporto con Bernhard, lo psicoanalista junghiano che lo sollecitò a fissare su carta le sue fantasie oniriche e che diede di fatto il via alla stesura del Libro dei sogni. Una dimensione, quella onirica appunto, che diventa da allora centrale nella sua attività creativa: basti pensare a diverse sequenze dei film di quel periodo e in particolare ad 8½, capolavoro del 1963, dove sogno e realtà si sovrappongono fino a confondersi. Fellini non abbandonerà più questa chiave interpretativa e per questo i suoi sogni, realizzati con il talento di un vero e proprio artista figurativo, non hanno solo un indiscusso valore estetico, ma ci aiutano ad avvicinarci ai significati più profondi della sua poetica.
Il Maestro trasformò le proprie chimere in immagini non solo sul Libro dei sogni, ma anche su fogli sparsi (alcuni dei quali inseriti in seguito tra le pagine dei due volumi che compongono il Libro) e su alcuni tovaglioli di stoffa (5 in esposizione), a dimostrazione dell’estro impellente del genio. La mostra comprende anche lo storyboard del sogno del cinese (già pubblicato su “Playboy” e su “Grifo” nel 1971) di cui esistono tre versioni e i sogni, in anteprima assoluta, raccontati da una amica, Anna, che Fellini ha rielaborato e fatto suoi.
I disegni presentati in questa esposizione appartengono tutti ai primi anni sessanta, che sono poi gli anni in cui Fellini ha iniziato il suo rapporto con Bernhard, lo psicoanalista junghiano che lo sollecitò a fissare su carta le sue fantasie oniriche e che diede di fatto il via alla stesura del Libro dei sogni. Una dimensione, quella onirica appunto, che diventa da allora centrale nella sua attività creativa: basti pensare a diverse sequenze dei film di quel periodo e in particolare ad 8½, capolavoro del 1963, dove sogno e realtà si sovrappongono fino a confondersi. Fellini non abbandonerà più questa chiave interpretativa e per questo i suoi sogni, realizzati con il talento di un vero e proprio artista figurativo, non hanno solo un indiscusso valore estetico, ma ci aiutano ad avvicinarci ai significati più profondi della sua poetica.
20
marzo 2008
Federico Fellini – Sogni sparsi nel cassetto. Disegni inediti
Dal 20 marzo al 31 agosto 2008
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
FONDAZIONE E MUSEO FEDERICO FELLINI
Rimini, Via Guglielmo Oberdan, 1, (Rimini)
Rimini, Via Guglielmo Oberdan, 1, (Rimini)
Orario di apertura
16, 30 – 19,30 Sabato e Domenica 10 – 12 / 16, 30 – 19,30. Lunedì chiuso
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