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Ettore Consolazione – Bronzi, carte e rilievi
Accordi sinestetici di musica e scultura generano suono come ordine plastico ambientale e immagine come percezione inconscia e fruibile nello spazio.
Comunicato stampa
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Dopo l’esposizione di Vettor Pisani, la pH7 Art Gallery prosegue la sua indagine nei territori della più significativa produzione contemporanea con una ricercata mostra di bronzi, carte e rilievi di Ettore Consolazione.
Protagonista di un fare che privilegia il rapporto pittura/scultura/ambiente, Ettore Consolazione, già presente alla Quadriennale di Roma del 1975 ed alla Biennale di Venezia del 1976, offre in questa occasione una mirata condensazione della sua volontà creativa.
Ettore Consolazione nasce a Roma, dove vive e lavora, nel 1941.
Ha realizzato numerosi interventi in spazi pubblici ed istituzionali, sue opere sono presenti nelle migliori collezioni in Italia ed all’estero, ed ha appena realizzato una grande scultura in bronzo per la Unipol Banca a Roma.
Le forme musicali agganciano ricordi nella nostra mente, allo stesso modo delle forme percepite dagli occhi. Il prodotto artistico che vive di sinestesie conosce la modalità di trasporre i codici, mai completamente dichiarati, della percezione da un linguaggio all'altro. Riconoscendo questi codici possiamo percepire intuitivamente, ad esempio, forme musicali in una struttura architettonica oppure in una scultura; esempi questi di arte tridimensionale che meglio si accordano col tessuto dei codici astratti della percezione musicale che è fondamentalmente spaziale.
Continuando nell'analisi del prodotto artistico che vive di sinestesie ne troviamo alcuni che debordano di dichiarazioni sinestesiche e lo mostrano in maniera vistosa, eseguendo addizioni di più mezzi, poi altri prodotti artistici che non dichiarano nulla, non mostrano nulla dei diversi mezzi, e in realtà al loro interno hanno una forte potenza sinestesica. Nel nostro esempio le sculture di Ettore Consolazione sono piene di sinestesia fra scultura e musica. Questa interazione è pochissimo evidente e proprio per questo pregevole.
Se postuliamo di chiamare ‘armonia’ in musica delle forme bilanciate e complete adatte alla vista, parallelamente, ci verrebbe da definire ‘rumore organizzato’ delle opere come le sculture, di bronzo, di carta, legno e cemento, di Ettore Consolazione. Qui il rimando è a certa musica contemporanea di tradizione colta, a cui le sculture di Consolazione si apparentano mirabilmente, dove il suono ha valenza plastico-ambientale e i frammenti di suoni e i silenzi hanno lo stesso, identico, valore drammatico. Il silenzio non è una pausa ma entra pienamente ad essere tramatura creativa.
Nei bronzi e nelle carte di Ettore Consolazione, analogamente, suoni e silenzi, sono le forme apparenti e le forme celate che scompaiono agli occhi, ma non all’intuizione e quindi anche la forma non percepita ha valore creativo e drammatico, allo stesso modo delle forme percepibili e oggettive.
M.Iannelli
Protagonista di un fare che privilegia il rapporto pittura/scultura/ambiente, Ettore Consolazione, già presente alla Quadriennale di Roma del 1975 ed alla Biennale di Venezia del 1976, offre in questa occasione una mirata condensazione della sua volontà creativa.
Ettore Consolazione nasce a Roma, dove vive e lavora, nel 1941.
Ha realizzato numerosi interventi in spazi pubblici ed istituzionali, sue opere sono presenti nelle migliori collezioni in Italia ed all’estero, ed ha appena realizzato una grande scultura in bronzo per la Unipol Banca a Roma.
Le forme musicali agganciano ricordi nella nostra mente, allo stesso modo delle forme percepite dagli occhi. Il prodotto artistico che vive di sinestesie conosce la modalità di trasporre i codici, mai completamente dichiarati, della percezione da un linguaggio all'altro. Riconoscendo questi codici possiamo percepire intuitivamente, ad esempio, forme musicali in una struttura architettonica oppure in una scultura; esempi questi di arte tridimensionale che meglio si accordano col tessuto dei codici astratti della percezione musicale che è fondamentalmente spaziale.
Continuando nell'analisi del prodotto artistico che vive di sinestesie ne troviamo alcuni che debordano di dichiarazioni sinestesiche e lo mostrano in maniera vistosa, eseguendo addizioni di più mezzi, poi altri prodotti artistici che non dichiarano nulla, non mostrano nulla dei diversi mezzi, e in realtà al loro interno hanno una forte potenza sinestesica. Nel nostro esempio le sculture di Ettore Consolazione sono piene di sinestesia fra scultura e musica. Questa interazione è pochissimo evidente e proprio per questo pregevole.
Se postuliamo di chiamare ‘armonia’ in musica delle forme bilanciate e complete adatte alla vista, parallelamente, ci verrebbe da definire ‘rumore organizzato’ delle opere come le sculture, di bronzo, di carta, legno e cemento, di Ettore Consolazione. Qui il rimando è a certa musica contemporanea di tradizione colta, a cui le sculture di Consolazione si apparentano mirabilmente, dove il suono ha valenza plastico-ambientale e i frammenti di suoni e i silenzi hanno lo stesso, identico, valore drammatico. Il silenzio non è una pausa ma entra pienamente ad essere tramatura creativa.
Nei bronzi e nelle carte di Ettore Consolazione, analogamente, suoni e silenzi, sono le forme apparenti e le forme celate che scompaiono agli occhi, ma non all’intuizione e quindi anche la forma non percepita ha valore creativo e drammatico, allo stesso modo delle forme percepibili e oggettive.
M.Iannelli
03
aprile 2008
Ettore Consolazione – Bronzi, carte e rilievi
Dal 03 al 24 aprile 2008
arte contemporanea
Location
PH7 ART GALLERY
Roma, Via Della Scrofa, 46, (Roma)
Roma, Via Della Scrofa, 46, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16 - 20
o su appuntamento
Vernissage
3 Aprile 2008, ore 18.00
Autore
Curatore