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Matthias Bitzer – Between two oceans
Ultimo capitolo della trilogia che l’artista ha dedicato a Emmy Ball-Hennings, la prima personale di Matthias Bitzer in Italia mette in scena l’incontro immaginario tra la poetessa, attrice, musa e co-fondatrice del Cabaret Voltaire e lo scrittore Joseph Conrad.
Comunicato stampa
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MATTHIAS BITZER
Between two oceans
La mostra di Matthias Bitzer da Francesca Minini segna l’ultimo capitolo della trilogia che l’artista ha dedicato a Emmy Ball-Hennings dopo aver presentato la prima parte del progetto alla galleria Georg Kargl Box di Vienna nel 2007 e la seconda alla Städtische Galerie di Nordhorn lo scorso anno.
La prima personale di Matthias Bitzer in Italia mette in scena l’incontro immaginario tra due figure storiche: Emmy Ball-Hennings e Joseph Conrad. Si tratta di personaggi che in realtà non si sono mai conosciuti ma che affascinano il giovane artista tedesco per la capacità, nelle loro opere e nelle loro stesse vite, di costruirsi identità diverse, maschere, mescolando dato biografico e finzione narrativa.
Negli scritti autobiografici di Emmy Ball-Hennings, poetessa, attrice, musa, co-fondatrice del Cabaret Voltaire, culla del dada zurighese, emerge la personalità poliedrica della scrittrice capace di rimodellare la sua identità in uno slittamento continuo tra realtà e finzione.
Joseph Conrad allo stesso modo utilizza la propria esperienza in marina tratteggiando le personalità complesse dei protagonisti dei suoi romanzi. Nei suoi racconti il viaggio, l’esperienza in mare è metafora esistenziale, pone l’uomo di fronte all’ignoto identificato sicuramente con una natura misteriosa e ostile, ma non di meno con la scoperta di un’identità umana frammentata e contraddittoria capace perfino di generare orrore.
E’ a questa dimensione frammentaria, a questo gioco di punti di vista, di possibili sguardi che Bitzer dà una traduzione visiva. Egli interviene nello spazio espositivo con quadri, sculture, walldrawings strettamente correlati, che formano un corpus autonomo in cui “tradurre simbolicamente la realtà cercando di rendere visibile ciò che non lo è” come dice l’artista stesso.
L’intento di Matthias Bitzer è quello di ridefinire lo sguardo attraverso la commistione di materiali eterogenei quali filo di ferro, stoffa, plastica, vetro o la presentazione di lavori di diverso tipo, dalle opere pittoriche alle sculture, alla decorazione murale. In questo stesso senso è da intendere nei suoi oli su tela il sovrapporsi di griglie geometriche colorate ai ritratti. L’artista procede per contrasto associando l’emotività del volto femminile dipinto su tela grezza con la fredda razionalità del pattern geometrico capace di frammentare l’elemento figurativo.
La riflessione sull’uomo diventa allora riflessione sull’arte, un’arte che per Bitzer è luogo di fusione, di un’eterogeneità che può generare meraviglia. Alla scelta rigorosa di un solo mezzo espressivo, all’adesione univoca al verbo astratto o iconico, l’artista preferisce un’estetica della contaminazione, del molteplice, dell’esitazione.
“L’esitazione che può fare di ogni approdo, di ogni saputo, banale, previsto approdo, l’inizio di una stupenda e assurda avventura di giovinezza, di passione, di destino.” Come diceva Cesare Pavese nella nota introduttiva di ‘Racconti di mare e di costa’ di Joseph Conrad.
Between two oceans
La mostra di Matthias Bitzer da Francesca Minini segna l’ultimo capitolo della trilogia che l’artista ha dedicato a Emmy Ball-Hennings dopo aver presentato la prima parte del progetto alla galleria Georg Kargl Box di Vienna nel 2007 e la seconda alla Städtische Galerie di Nordhorn lo scorso anno.
La prima personale di Matthias Bitzer in Italia mette in scena l’incontro immaginario tra due figure storiche: Emmy Ball-Hennings e Joseph Conrad. Si tratta di personaggi che in realtà non si sono mai conosciuti ma che affascinano il giovane artista tedesco per la capacità, nelle loro opere e nelle loro stesse vite, di costruirsi identità diverse, maschere, mescolando dato biografico e finzione narrativa.
Negli scritti autobiografici di Emmy Ball-Hennings, poetessa, attrice, musa, co-fondatrice del Cabaret Voltaire, culla del dada zurighese, emerge la personalità poliedrica della scrittrice capace di rimodellare la sua identità in uno slittamento continuo tra realtà e finzione.
Joseph Conrad allo stesso modo utilizza la propria esperienza in marina tratteggiando le personalità complesse dei protagonisti dei suoi romanzi. Nei suoi racconti il viaggio, l’esperienza in mare è metafora esistenziale, pone l’uomo di fronte all’ignoto identificato sicuramente con una natura misteriosa e ostile, ma non di meno con la scoperta di un’identità umana frammentata e contraddittoria capace perfino di generare orrore.
E’ a questa dimensione frammentaria, a questo gioco di punti di vista, di possibili sguardi che Bitzer dà una traduzione visiva. Egli interviene nello spazio espositivo con quadri, sculture, walldrawings strettamente correlati, che formano un corpus autonomo in cui “tradurre simbolicamente la realtà cercando di rendere visibile ciò che non lo è” come dice l’artista stesso.
L’intento di Matthias Bitzer è quello di ridefinire lo sguardo attraverso la commistione di materiali eterogenei quali filo di ferro, stoffa, plastica, vetro o la presentazione di lavori di diverso tipo, dalle opere pittoriche alle sculture, alla decorazione murale. In questo stesso senso è da intendere nei suoi oli su tela il sovrapporsi di griglie geometriche colorate ai ritratti. L’artista procede per contrasto associando l’emotività del volto femminile dipinto su tela grezza con la fredda razionalità del pattern geometrico capace di frammentare l’elemento figurativo.
La riflessione sull’uomo diventa allora riflessione sull’arte, un’arte che per Bitzer è luogo di fusione, di un’eterogeneità che può generare meraviglia. Alla scelta rigorosa di un solo mezzo espressivo, all’adesione univoca al verbo astratto o iconico, l’artista preferisce un’estetica della contaminazione, del molteplice, dell’esitazione.
“L’esitazione che può fare di ogni approdo, di ogni saputo, banale, previsto approdo, l’inizio di una stupenda e assurda avventura di giovinezza, di passione, di destino.” Come diceva Cesare Pavese nella nota introduttiva di ‘Racconti di mare e di costa’ di Joseph Conrad.
27
marzo 2008
Matthias Bitzer – Between two oceans
Dal 27 marzo al 17 maggio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA FRANCESCA MININI
Milano, Via Massimiano, 25, (Milano)
Milano, Via Massimiano, 25, (Milano)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato ore 11 - 19.30
Vernissage
27 Marzo 2008, ore 19.00
Autore