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España 1957-2007. L’arte spagnola da Picasso, Mirò, Dalì e Tápies ai nostri giorni
España 1957-2007 muove dal 1957, anno di costituzione del gruppo El Paso, che nel panorama dell’arte del Novecento Spagnolo rappresenta il momento di passaggio dalla modernità alla contemporaneità. Considerando il 1957 il momento di riferimento per un’arte di svolta nel panorama spagnolo, la mostra include opere di Pablo Picasso, Joan Mirò, Salvador Dalì, artisti il cui lavoro, rinnovandosi, ha continuato a rappresentare un punto di riferimento per le generazioni successive.
Comunicato stampa
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Il 18 maggio 2008 apre a Palermo, nei locali di Palazzo Sant’Elia, la mostra España 1957-2007. Promossa dalla Provincia Regionale di Palermo, dall’Instituto Cervantes e dal Ministero degli Esteri Spagnolo, con il patrocinio del Parlamento europeo, del Ministero della Cultura Spagnolo e con la collaborazione del DARC Sicilia, la mostra, prodotta da Arthemisia, presenta opere significative realizzate negli ultimi cinquant’anni da artisti spagnoli per l’ampia presenza di artisti selezionati e per la qualità delle opere. España 1957-2007, curata da Demetrio Paparoni, si qualifica come una delle più importanti esposizioni d’arte spagnola realizzate negli ultimi decenni.
España 1957-2007 muove dal 1957, anno di costituzione del gruppo El Paso, che nel panorama dell’arte del Novecento Spagnolo rappresenta il momento di passaggio dalla modernità alla contemporaneità. Considerando il 1957 il momento di riferimento per un’arte di svolta nel panorama spagnolo, la mostra include opere di Pablo Picasso, Joan Mirò, Salvador Dalì, artisti il cui lavoro, rinnovandosi, ha continuato a rappresentare un punto di riferimento per le generazioni successive.
L’arte spagnola moderna e contemporanea si snoda nel solco tracciato a partire dal Seicento dal don Quijote di Cervantes e dalla tradizione Barocca, la mostra non è pertanto suddivisa cronologicamente ma seguendo un percorso espositivo per sezioni: Quijotismo trágico, Misticismo pagano, Existencialismo barrocco, Tenebrismo hispánico, Astrazione simbolico-formale. Una impostazione tematica e narrativa che accosta le opere in modo da sottolineare la continuità di stili e contenuti.
Sezioni:
Quijotismo trágico
Nulla più del poema cavalleresco Don Chisciotte di Cervantes esprime la tensione della cultura spagnola verso mete così ambiziose da portare con sé il rischio del fallimento. Nell’arte del Novecento spagnolo il quijotismo, l’ironia amara che sconfina nel comico e finisce per mostrare la tragedia della sconfitta, permane anche in assenza di tessuto narrativo e linguaggio iconico. Il quijotismo tragico è una costante della cultura spagnola al di là delle diverse epoche e che assume di volta in volta soluzioni formali diverse.
Misticismo pagano
L’anelito verso il divino si manifesta nella cultura spagnola in forma mistica, si manifesta cioè come aspirazione dell’individuo a uscire fuori di sé per identificarsi con il divino stesso negando ogni mediazione. Accanto a queste manifestazioni individuali di fuga verso il divino si pongono fenomeni sociali che trovano espressione in una ricca ritualità collettiva. Una ritualità collettiva in cui a prevalere è la natura stessa e tutta la sua carica sensuale. Per altro verso elementi di forte sensualità, com’è noto, sono presenti nelle più elevate espressioni della mistica spagnola, si pensi a San Giovanni della Croce o a Santa Teresa d’Avila.
Existencialismo barrocco
L’esistenzialismo barocco trova espressione nell’horror vacui di cui l’individuo fa esperienza nel momento in cui si confronta con i propri limiti. Sul piano formale si manifesta come un’invasione dello spazio con una sovrabbondanza di elementi che mirano a riempire l’angoscia che il vuoto produce.
In particolare nell’arte del dopoguerra spagnolo l’esistenzialismo barocco si manifesta come contrasto tra aspirazioni e limiti di artisti che, animati da una forte tensione socio-politica, fanno esperienza della sconfitta sublimandola in immagini cariche di ironia e rassegnazione. Mentre nella sezione Quijotismo trágico l’attenzione è rivolta al rapporto che l’individuo ha con l’altro, in questa sezione si affronta il rapporto dell’individuo con se stesso.
Tenebrismo hispánico
Riprendendo il nome che è stato dato a uno stile pittorico proprio di un gruppo di artisti del Nord dell’Europa e della Spagna in particolare, questa sezione affronta un aspetto dell’arte spagnola del secondo Novecento e dei nostri giorni: il suo rapporto con il nero e la predilezione per contrasti molto forti basati sul chiaroscuro.
Astrazione simbolico-formale
La realizzazione di opere non descrittive, che non propongono cioè forme riconducibili alla natura, è in Occidente alla base dell’arte astratta del Novecento. Quest’arte trova la sua legittimazione in un procedimento mentale attraverso il quale si sostituisce il riferimento alla natura con segni e forme che sono la trascrizione formale di concetti. Non c’è arte tuttavia che possa sottrarsi al formalismo, che possa cioè escludere radicalmente il riferimento a forme e segni esistenti in natura. Nell’arte spagnola l’astrazione si muove su un doppio binario, da una parte affronta la relazione dell’individuo con il proprio inconscio, sconfinando sovente nel segno surrealista, dall’altra si serve concettualmente (e strumentalmente) delle forme geometriche esistenti in natura. In entrambi i casi l’obiettivo è definire la grammatica di linguaggi autonomi capaci di affrontare in chiave originale il simbolo e la sua manifestazione più o meno controllabile da parte dello stesso autore.
Elenco degli artisti:
Fermin Aguayo, Manu Arregui, Eduardo Arroyo, Txomin Badiola, José Manuel Ballester, Jorge Barbi, Miquel Barcelò, Jordi Bernadò, Joan Brossa, Luis Buñuel, Carmen Calvo, Daniel Canogar, Rafael Canogar, Jacobo Castellano, Eduardo Chillida, Jordi Colomer, Nacho Criado, Salvador Dalì, Equipo Cronica, Equipo 57, Pepe Espaliù, Esther Ferrer, Dionisio Gonzalez, Luis Gordillo, Juan Hidalgo, Cristina Iglesias, Pello Irazu, Francisco Leiro, Eva Lootz, Antonio Lopez, Alicia Martín, Enrique Marty, Ramon Masats, Mateo Maté, Manuel Millares, Antoni Miralda, Joan Mirò, Juan Luis Moraza, Juan Muñoz, Antoni Muntadas, Miquel Navarro, Aitor Ortiz, Jorge Oteiza, Pablo Palazuelo, Carlos Pazos, Perejaume, Javier Pérez, Pablo Picasso, Joan Hernández Pijuan, Jaume Plensa, Sergio Prego, Manuel Rivera, Bernardì Roig, MP & MP Rosado, Fernando Sánchez Castillo, Antonio Saura, Adolfo Schlosser, Eusebio Sempere, José Maria Sicilia, Santiago Sierra, Susana Solano, José Suarez, Antoni Tàpies, Francesc Torres, Juan Uslé, Isidoro Valcárcel Medina, Eulalia Valldosera, Manuel Vilariño, Daniel Verbis, Zush Evru.
Istituzioni museali da cui provengono la maggior parte delle opere:
Centro Andaluz de Arte Contemporáneo (CAAC), Centro Atlántico de Arte Moderno (CAAM), Centro-Museo Vasco de Arte Contemporáneo – ARTIUM, Colección De Pictura, Fundación Juan March, Instituto Valenciano de Arte Moderno (IVAM), Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León (MUSAC), Museo de Arte Contemporáneo Unión Fenosa, Museo Extremeño e Iberoamericano de Arte Contemporáneo (MEIAC), Museo Nacional centro de Arte Reina Sofía, Museo Vostell Malpartida, Museo de Cáceres, Patio Herreriano – Museo de Arte Contemporáneo Español.
Si ringraziano inoltre le Gallerie e i prestatori privati.
Catalogo Skira
ARTISTI E SEZIONI
Existencialismo barroco
Fermin Aguayo, Manu Arregui, Eduardo Arroyo, José Manuel Ballester, Miquel Barceló, Joan Brossa, Carmen Calvo, Jacobo Castellano, Salvador Dalí, Antoni Miralda, Juan Luis Moraza, Perejaume, Javier Pérez, Pablo Picasso, Jaume Plensa, Sergio Prego, Francesc Torres, Isidoro Valcárcel Medina.
Quijotismo trágico
Txomin Badiola, Jordi Colomer, Daniel Canogar, Rafael Canogar, Equipo Cronica, Pepe Espaliù, Esther Ferrer, Dionisio Gonzalez, Juan Hidalgo, Francisco Leiro, Eva Lootz, Alicia Martín, Enrique Marty, Mateo Maté, Juan Muñoz, Antoni Muntadas, Bernardì Roig, MP & MP Rosado, Fernando Sánchez Castillo, Santiago Sierra, Eulalia Valldosera.
Misticismo pagano
Jordi Bernadò, Luis Buñuel, Antonio Lopez, Ramon Masats, Carlos Pazos, Adolfo Schlosser, José Suárez, Zush Evru.
Tenebrismo hispánico
Manuel Millares, Aitor Ortiz, Pablo Palazuelo, Joan Hernández Pijuan, Manuel Rivera, Antonio Saura, Eusebio Sempere, Antoni Tàpies, Manuel Vilariño.
Abstracción simbólico-formal
Jorge Barbi, Eduardo Chillida, Nacho Criado, Equipo 57, Luis Gordillo, Pello Irazu, Cristina Iglesias, Joan Mirò, Miquel Navarro, Jorge Oteiza, José Maria Sicilia, Susana Solano, Juan Uslé, Daniel Verbis.
España 1957-2007 muove dal 1957, anno di costituzione del gruppo El Paso, che nel panorama dell’arte del Novecento Spagnolo rappresenta il momento di passaggio dalla modernità alla contemporaneità. Considerando il 1957 il momento di riferimento per un’arte di svolta nel panorama spagnolo, la mostra include opere di Pablo Picasso, Joan Mirò, Salvador Dalì, artisti il cui lavoro, rinnovandosi, ha continuato a rappresentare un punto di riferimento per le generazioni successive.
L’arte spagnola moderna e contemporanea si snoda nel solco tracciato a partire dal Seicento dal don Quijote di Cervantes e dalla tradizione Barocca, la mostra non è pertanto suddivisa cronologicamente ma seguendo un percorso espositivo per sezioni: Quijotismo trágico, Misticismo pagano, Existencialismo barrocco, Tenebrismo hispánico, Astrazione simbolico-formale. Una impostazione tematica e narrativa che accosta le opere in modo da sottolineare la continuità di stili e contenuti.
Sezioni:
Quijotismo trágico
Nulla più del poema cavalleresco Don Chisciotte di Cervantes esprime la tensione della cultura spagnola verso mete così ambiziose da portare con sé il rischio del fallimento. Nell’arte del Novecento spagnolo il quijotismo, l’ironia amara che sconfina nel comico e finisce per mostrare la tragedia della sconfitta, permane anche in assenza di tessuto narrativo e linguaggio iconico. Il quijotismo tragico è una costante della cultura spagnola al di là delle diverse epoche e che assume di volta in volta soluzioni formali diverse.
Misticismo pagano
L’anelito verso il divino si manifesta nella cultura spagnola in forma mistica, si manifesta cioè come aspirazione dell’individuo a uscire fuori di sé per identificarsi con il divino stesso negando ogni mediazione. Accanto a queste manifestazioni individuali di fuga verso il divino si pongono fenomeni sociali che trovano espressione in una ricca ritualità collettiva. Una ritualità collettiva in cui a prevalere è la natura stessa e tutta la sua carica sensuale. Per altro verso elementi di forte sensualità, com’è noto, sono presenti nelle più elevate espressioni della mistica spagnola, si pensi a San Giovanni della Croce o a Santa Teresa d’Avila.
Existencialismo barrocco
L’esistenzialismo barocco trova espressione nell’horror vacui di cui l’individuo fa esperienza nel momento in cui si confronta con i propri limiti. Sul piano formale si manifesta come un’invasione dello spazio con una sovrabbondanza di elementi che mirano a riempire l’angoscia che il vuoto produce.
In particolare nell’arte del dopoguerra spagnolo l’esistenzialismo barocco si manifesta come contrasto tra aspirazioni e limiti di artisti che, animati da una forte tensione socio-politica, fanno esperienza della sconfitta sublimandola in immagini cariche di ironia e rassegnazione. Mentre nella sezione Quijotismo trágico l’attenzione è rivolta al rapporto che l’individuo ha con l’altro, in questa sezione si affronta il rapporto dell’individuo con se stesso.
Tenebrismo hispánico
Riprendendo il nome che è stato dato a uno stile pittorico proprio di un gruppo di artisti del Nord dell’Europa e della Spagna in particolare, questa sezione affronta un aspetto dell’arte spagnola del secondo Novecento e dei nostri giorni: il suo rapporto con il nero e la predilezione per contrasti molto forti basati sul chiaroscuro.
Astrazione simbolico-formale
La realizzazione di opere non descrittive, che non propongono cioè forme riconducibili alla natura, è in Occidente alla base dell’arte astratta del Novecento. Quest’arte trova la sua legittimazione in un procedimento mentale attraverso il quale si sostituisce il riferimento alla natura con segni e forme che sono la trascrizione formale di concetti. Non c’è arte tuttavia che possa sottrarsi al formalismo, che possa cioè escludere radicalmente il riferimento a forme e segni esistenti in natura. Nell’arte spagnola l’astrazione si muove su un doppio binario, da una parte affronta la relazione dell’individuo con il proprio inconscio, sconfinando sovente nel segno surrealista, dall’altra si serve concettualmente (e strumentalmente) delle forme geometriche esistenti in natura. In entrambi i casi l’obiettivo è definire la grammatica di linguaggi autonomi capaci di affrontare in chiave originale il simbolo e la sua manifestazione più o meno controllabile da parte dello stesso autore.
Elenco degli artisti:
Fermin Aguayo, Manu Arregui, Eduardo Arroyo, Txomin Badiola, José Manuel Ballester, Jorge Barbi, Miquel Barcelò, Jordi Bernadò, Joan Brossa, Luis Buñuel, Carmen Calvo, Daniel Canogar, Rafael Canogar, Jacobo Castellano, Eduardo Chillida, Jordi Colomer, Nacho Criado, Salvador Dalì, Equipo Cronica, Equipo 57, Pepe Espaliù, Esther Ferrer, Dionisio Gonzalez, Luis Gordillo, Juan Hidalgo, Cristina Iglesias, Pello Irazu, Francisco Leiro, Eva Lootz, Antonio Lopez, Alicia Martín, Enrique Marty, Ramon Masats, Mateo Maté, Manuel Millares, Antoni Miralda, Joan Mirò, Juan Luis Moraza, Juan Muñoz, Antoni Muntadas, Miquel Navarro, Aitor Ortiz, Jorge Oteiza, Pablo Palazuelo, Carlos Pazos, Perejaume, Javier Pérez, Pablo Picasso, Joan Hernández Pijuan, Jaume Plensa, Sergio Prego, Manuel Rivera, Bernardì Roig, MP & MP Rosado, Fernando Sánchez Castillo, Antonio Saura, Adolfo Schlosser, Eusebio Sempere, José Maria Sicilia, Santiago Sierra, Susana Solano, José Suarez, Antoni Tàpies, Francesc Torres, Juan Uslé, Isidoro Valcárcel Medina, Eulalia Valldosera, Manuel Vilariño, Daniel Verbis, Zush Evru.
Istituzioni museali da cui provengono la maggior parte delle opere:
Centro Andaluz de Arte Contemporáneo (CAAC), Centro Atlántico de Arte Moderno (CAAM), Centro-Museo Vasco de Arte Contemporáneo – ARTIUM, Colección De Pictura, Fundación Juan March, Instituto Valenciano de Arte Moderno (IVAM), Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León (MUSAC), Museo de Arte Contemporáneo Unión Fenosa, Museo Extremeño e Iberoamericano de Arte Contemporáneo (MEIAC), Museo Nacional centro de Arte Reina Sofía, Museo Vostell Malpartida, Museo de Cáceres, Patio Herreriano – Museo de Arte Contemporáneo Español.
Si ringraziano inoltre le Gallerie e i prestatori privati.
Catalogo Skira
ARTISTI E SEZIONI
Existencialismo barroco
Fermin Aguayo, Manu Arregui, Eduardo Arroyo, José Manuel Ballester, Miquel Barceló, Joan Brossa, Carmen Calvo, Jacobo Castellano, Salvador Dalí, Antoni Miralda, Juan Luis Moraza, Perejaume, Javier Pérez, Pablo Picasso, Jaume Plensa, Sergio Prego, Francesc Torres, Isidoro Valcárcel Medina.
Quijotismo trágico
Txomin Badiola, Jordi Colomer, Daniel Canogar, Rafael Canogar, Equipo Cronica, Pepe Espaliù, Esther Ferrer, Dionisio Gonzalez, Juan Hidalgo, Francisco Leiro, Eva Lootz, Alicia Martín, Enrique Marty, Mateo Maté, Juan Muñoz, Antoni Muntadas, Bernardì Roig, MP & MP Rosado, Fernando Sánchez Castillo, Santiago Sierra, Eulalia Valldosera.
Misticismo pagano
Jordi Bernadò, Luis Buñuel, Antonio Lopez, Ramon Masats, Carlos Pazos, Adolfo Schlosser, José Suárez, Zush Evru.
Tenebrismo hispánico
Manuel Millares, Aitor Ortiz, Pablo Palazuelo, Joan Hernández Pijuan, Manuel Rivera, Antonio Saura, Eusebio Sempere, Antoni Tàpies, Manuel Vilariño.
Abstracción simbólico-formal
Jorge Barbi, Eduardo Chillida, Nacho Criado, Equipo 57, Luis Gordillo, Pello Irazu, Cristina Iglesias, Joan Mirò, Miquel Navarro, Jorge Oteiza, José Maria Sicilia, Susana Solano, Juan Uslé, Daniel Verbis.
17
maggio 2008
España 1957-2007. L’arte spagnola da Picasso, Mirò, Dalì e Tápies ai nostri giorni
Dal 17 maggio al 14 settembre 2008
arte contemporanea
Location
PALAZZO SANT’ELIA
Palermo, Via Maqueda, 81, (Palermo)
Palermo, Via Maqueda, 81, (Palermo)
Biglietti
Intero Euro 7, ridotto Euro 5
Orario di apertura
martedì, mercoledì, giovedì, domenica ore 10-13 / 17-20; venerdi, sabato e prefestivi ore 10-13 / 17-23; lunedì chiuso
Sito web
www.mostraespana.it
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
ARTHEMISIA
Autore
Curatore