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Gbk – Affected
In mostra un’installazione di una ventina di Opere inedite, fotografiche e video ispirate alla natura della location, facendone un’interpretazione in linguaggio contemporaneo
Comunicato stampa
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Giorgia Barabaski, presenta all’interno della Antica Farmacia San Filippo Neri di Parma (sede dell’Associazione culturale Arte Emilia) un’installazione di una ventina di
Opere inedite, fotografiche e video ispirate alla natura della location, facendone un’interpretazione in
linguaggio contemporaneo. In origine questa istituzione si è dedicata alla
realizzazione di cure medicinali a sostegno dei bisognosi utilizzando metodi terapeutici naturali. Aspetti che
rappresentano il punto di partenza per farci riflettere su un ulteriore aspetto, l’evoluzione di una
parte della scienza, che oggi giorno spesso si manifesta contro natura stessa dell’uomo: alterazioni genetiche, indotte, clonazione, armi chimiche, che contrastano con il senso e l’origine della vita.
Da qui prende vita “Affected” il titolo della mostra, dove l’artista è sempre l’interprete dei propri lavori in un moltiplicarsi di ruoli, come appunto un “contagio”.
Giorgia Barabaski ci propone una serie di opere a specchio, una struttura binaria dove la dualità del bene e il male si alternano come lati della stessa moneta, dove immagini e video si propongono in un susseguirsi di
opposti, necessario per donare significato ad ogni elemento, unico ed irriproducibile. Il
risultato è un concetto di natura come quello propugnato da Rousseau, stato perfetto da cui
l'uomo sì sarebbe consapevolmente allontanato con il cosiddetto "progresso". Una
condizione di cose però positiva, perchè suscettibile ad essere ancora modificata, tornando
al ristabilirsi di un equilibrio naturale.
La contrapposizione è l’elemento primordiale nel lavoro di Giorgia Barabaski, sia nel suo
aspetto formale (soggetti nettamente contrastati) che in quello tecnico. È
l’intervento dell’uomo infine a guidare il corso del mondo.
Le opere sono origine del progetto “Neverendingstory” e sono prodotte in serie limitata.
La location per questa mostra è composta da tre ambienti differenti dove le opere sono appositamente ideate in funzione allo spazio.
“Twins” opera fotografica dipinta composta in due pezzi speculari, che si sviluppa in installazione, nella sala affrescata d’ingresso. concetto di doppio dove viene evidenziato il concetto di diversità oltre l’apparente uguaglianza estetica, twins come figli dello stesso sangue, i doppi come cloni, come immagine specchio che si vuole essere o in cui ci si vuole identificare, idea distorta trasmessa nella nostra società nel conseguire il successo solo grazie all’immagine, generazione di sosia senza una propria identità. Alle spalle dell’opera è visibile centralmente una statua delle vergine Maria, come terzo elemento femminile origine di vita.
Il video “Inbetweeness”,posizionato nel corridoio di congiunzione tra le due sale espositive, collocato su una antica scala di legno massiccio. L’ opera proietta lo spettatore direttamente nella parte più intima e segreta dell’artista, come sbirciare nella serratura dell’anima trasportandoti tra due dimensioni con linguaggio diretto e senza veli, tra conscio e inconscio, in bilico tra la linea sottile che ne definisce i confini.
Nella sala composta di mobili in legno massiccio è presentato “Neverendingstory” una prima serie di due lavori fotografici composti, “bunny island” e “ buffalo landscape”, dedicati alla singolarità dell’individuo in un moltiplicarsi di “cloni” che nel vuoto esistenziale si ritrovano in gruppo, per necessità o per semplice aggregazione all’estremo della possibile sopravvivenza umana che si fonde in quella animale come un primordiale ritorno all’origine.
Lavoro completato con i singoli ritratti messi in mostra in versione nuda e cruda del back stage come a sottolineare gli artifizi di costruzione della messa in scena, schema che vediamo ripetersi anche nella vita ordinaria.
Opere inedite, fotografiche e video ispirate alla natura della location, facendone un’interpretazione in
linguaggio contemporaneo. In origine questa istituzione si è dedicata alla
realizzazione di cure medicinali a sostegno dei bisognosi utilizzando metodi terapeutici naturali. Aspetti che
rappresentano il punto di partenza per farci riflettere su un ulteriore aspetto, l’evoluzione di una
parte della scienza, che oggi giorno spesso si manifesta contro natura stessa dell’uomo: alterazioni genetiche, indotte, clonazione, armi chimiche, che contrastano con il senso e l’origine della vita.
Da qui prende vita “Affected” il titolo della mostra, dove l’artista è sempre l’interprete dei propri lavori in un moltiplicarsi di ruoli, come appunto un “contagio”.
Giorgia Barabaski ci propone una serie di opere a specchio, una struttura binaria dove la dualità del bene e il male si alternano come lati della stessa moneta, dove immagini e video si propongono in un susseguirsi di
opposti, necessario per donare significato ad ogni elemento, unico ed irriproducibile. Il
risultato è un concetto di natura come quello propugnato da Rousseau, stato perfetto da cui
l'uomo sì sarebbe consapevolmente allontanato con il cosiddetto "progresso". Una
condizione di cose però positiva, perchè suscettibile ad essere ancora modificata, tornando
al ristabilirsi di un equilibrio naturale.
La contrapposizione è l’elemento primordiale nel lavoro di Giorgia Barabaski, sia nel suo
aspetto formale (soggetti nettamente contrastati) che in quello tecnico. È
l’intervento dell’uomo infine a guidare il corso del mondo.
Le opere sono origine del progetto “Neverendingstory” e sono prodotte in serie limitata.
La location per questa mostra è composta da tre ambienti differenti dove le opere sono appositamente ideate in funzione allo spazio.
“Twins” opera fotografica dipinta composta in due pezzi speculari, che si sviluppa in installazione, nella sala affrescata d’ingresso. concetto di doppio dove viene evidenziato il concetto di diversità oltre l’apparente uguaglianza estetica, twins come figli dello stesso sangue, i doppi come cloni, come immagine specchio che si vuole essere o in cui ci si vuole identificare, idea distorta trasmessa nella nostra società nel conseguire il successo solo grazie all’immagine, generazione di sosia senza una propria identità. Alle spalle dell’opera è visibile centralmente una statua delle vergine Maria, come terzo elemento femminile origine di vita.
Il video “Inbetweeness”,posizionato nel corridoio di congiunzione tra le due sale espositive, collocato su una antica scala di legno massiccio. L’ opera proietta lo spettatore direttamente nella parte più intima e segreta dell’artista, come sbirciare nella serratura dell’anima trasportandoti tra due dimensioni con linguaggio diretto e senza veli, tra conscio e inconscio, in bilico tra la linea sottile che ne definisce i confini.
Nella sala composta di mobili in legno massiccio è presentato “Neverendingstory” una prima serie di due lavori fotografici composti, “bunny island” e “ buffalo landscape”, dedicati alla singolarità dell’individuo in un moltiplicarsi di “cloni” che nel vuoto esistenziale si ritrovano in gruppo, per necessità o per semplice aggregazione all’estremo della possibile sopravvivenza umana che si fonde in quella animale come un primordiale ritorno all’origine.
Lavoro completato con i singoli ritratti messi in mostra in versione nuda e cruda del back stage come a sottolineare gli artifizi di costruzione della messa in scena, schema che vediamo ripetersi anche nella vita ordinaria.
20
ottobre 2007
Gbk – Affected
20 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
ANTICA FARMACIA + [EX FARMACIA SAN FILIPPO NERI]
Parma, Vicolo San Tiburzio, 5, (Parma)
Parma, Vicolo San Tiburzio, 5, (Parma)
Autore