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Fiorella Iori – Intime tracce
I dipinti della Iori comunicano tacitamente con l’osservatore, trasportandolo in un’atmosfera che si carica contraddittoriamente di inquietudine e di malinconia, con l’utilizzo di un colore controllato da un’esigenza di armonia di toni e accostamenti.
Comunicato stampa
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Scrive Maria Grazia Colombo nel testo:
“I dipinti della Iori comunicano tacitamente con l’osservatore, trasportandolo in un’atmosfera che si carica contraddittoriamente di inquietudine e di malinconia, con l’utilizzo di un colore controllato da un’esigenza di armonia di toni e accostamenti. Le tecniche, ormai acquisite e consolidate, contemplano anche l’importante produzione incisoria e le interessanti installazioni nelle quali il figurativo sconfina nell’astrazione, evidenziato nel segno dal guizzo sofferto. Fiorella Iori ci invita ad entrare in un mondo fatto di continue tensioni, fino alla più alta sublimazione della forma-colore, un mondo nel quale protagonista indiscusso è il sentimento. La sua ricerca si tramuta in bellezza che non è solo esteriore, bellezza con una connotazione triste che nasce dalla sua notevole capacità di comprendere la vita e saperla comunicare a chi si accosta alle sue opere”.
Cenni biografici
Fiorella Iori, dopo il diploma al liceo Artistico di Carrara e all’Accademia di Belle Arti di Firenze si trasferisce a Milano, dove oggi vive, opera ed è titolare di cattedra al Liceo Boccioni. Inizia la sua attività ancora sotto la guida del maestro Fernando Farulli, con il quale pubblica una raccolta di grafiche dal titolo “La donna oggi” con poesie di Fabrizio Parrini. La sua naturale inclinazione alla figurazione la vedono partecipe, inizialmente, nell’editoria, con case editrici come Mondatori, Fabbri, De Agostini, per le quali ha prodotto importanti illustrazioni.
Presente in numerose raccolte d’Arte Contemporanea nazionali e internazionali: tra le ultime acquisizioni quelle del Museo Civico di Ruffano, del Museo Internazionale Mariano MIMAC, della raccolta d’Arte Contemporanea Comune di Tricase. Nell’aprile ’99 la rivista Leaderschip dedica alla sua arte un importante articolo a più pagine e in due lingue. Nel 2000 il Centro Studi Standheliano del Comune di Milano acquisisce, con una bellissima mostra, un insieme di sue opere incisorie. Numerose le mostre personali e le partecipazioni: di grande successo di critica la mostra “Aurea” allestita nella Rotonda di San Carlo al Corso, Milano, nel febbraio 2002: un suo lavoro in mostra è stato pubblicato sul quotidiano “Il Giornale”. Il 2005 la vede impegnata in una mostra a Firenze con l’adesione del Ministero dei Beni Culturali e in un omaggio a Vincenzo Ciardo sul tema dell’albero. Nello stesso anno è presentata dal critico Carlo Franza nella monografia dedicata al Disegno Italiano, e nell’Annuario Comed.In quest’ultimo periodo è soprattutto alla figura femminile che l’artista indirizza la sua ricerca instancabile mediante una pittura allusiva e simbolica con volti seminascosti e nudi femminili, coperti in parte da drappeggi che celano il “dentro” e richiamano le pieghe nascoste dell’animo.Significative di questo percorso sono le personali “Costellazioni”al Club Conti di Milano e “Bizzarro almanacco” all’Otel Ristotheatre di Firenze nel 2006; un’installazione dal titolo “La scuola dello sguardo” al Creative Council di Milano nel 2007 e “Di scena in scena” nel 2008 con il Comune di Melzo.
“I dipinti della Iori comunicano tacitamente con l’osservatore, trasportandolo in un’atmosfera che si carica contraddittoriamente di inquietudine e di malinconia, con l’utilizzo di un colore controllato da un’esigenza di armonia di toni e accostamenti. Le tecniche, ormai acquisite e consolidate, contemplano anche l’importante produzione incisoria e le interessanti installazioni nelle quali il figurativo sconfina nell’astrazione, evidenziato nel segno dal guizzo sofferto. Fiorella Iori ci invita ad entrare in un mondo fatto di continue tensioni, fino alla più alta sublimazione della forma-colore, un mondo nel quale protagonista indiscusso è il sentimento. La sua ricerca si tramuta in bellezza che non è solo esteriore, bellezza con una connotazione triste che nasce dalla sua notevole capacità di comprendere la vita e saperla comunicare a chi si accosta alle sue opere”.
Cenni biografici
Fiorella Iori, dopo il diploma al liceo Artistico di Carrara e all’Accademia di Belle Arti di Firenze si trasferisce a Milano, dove oggi vive, opera ed è titolare di cattedra al Liceo Boccioni. Inizia la sua attività ancora sotto la guida del maestro Fernando Farulli, con il quale pubblica una raccolta di grafiche dal titolo “La donna oggi” con poesie di Fabrizio Parrini. La sua naturale inclinazione alla figurazione la vedono partecipe, inizialmente, nell’editoria, con case editrici come Mondatori, Fabbri, De Agostini, per le quali ha prodotto importanti illustrazioni.
Presente in numerose raccolte d’Arte Contemporanea nazionali e internazionali: tra le ultime acquisizioni quelle del Museo Civico di Ruffano, del Museo Internazionale Mariano MIMAC, della raccolta d’Arte Contemporanea Comune di Tricase. Nell’aprile ’99 la rivista Leaderschip dedica alla sua arte un importante articolo a più pagine e in due lingue. Nel 2000 il Centro Studi Standheliano del Comune di Milano acquisisce, con una bellissima mostra, un insieme di sue opere incisorie. Numerose le mostre personali e le partecipazioni: di grande successo di critica la mostra “Aurea” allestita nella Rotonda di San Carlo al Corso, Milano, nel febbraio 2002: un suo lavoro in mostra è stato pubblicato sul quotidiano “Il Giornale”. Il 2005 la vede impegnata in una mostra a Firenze con l’adesione del Ministero dei Beni Culturali e in un omaggio a Vincenzo Ciardo sul tema dell’albero. Nello stesso anno è presentata dal critico Carlo Franza nella monografia dedicata al Disegno Italiano, e nell’Annuario Comed.In quest’ultimo periodo è soprattutto alla figura femminile che l’artista indirizza la sua ricerca instancabile mediante una pittura allusiva e simbolica con volti seminascosti e nudi femminili, coperti in parte da drappeggi che celano il “dentro” e richiamano le pieghe nascoste dell’animo.Significative di questo percorso sono le personali “Costellazioni”al Club Conti di Milano e “Bizzarro almanacco” all’Otel Ristotheatre di Firenze nel 2006; un’installazione dal titolo “La scuola dello sguardo” al Creative Council di Milano nel 2007 e “Di scena in scena” nel 2008 con il Comune di Melzo.
30
marzo 2008
Fiorella Iori – Intime tracce
Dal 30 marzo al 27 aprile 2008
arte contemporanea
Location
BRAMBATI ARTE
Vaprio D'adda, Via Natale Perego, 13/17, (Milano)
Vaprio D'adda, Via Natale Perego, 13/17, (Milano)
Orario di apertura
Venerdì e sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00, Domenica ore 10/12.30 e 15/19. Su appuntamento gli altri giorni
Vernissage
30 Marzo 2008, ore 18
Autore
Curatore