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…quando il West arrivò a Lucca. Il West visto dai grandi fumettisti italiani
L’esposizione, la più grande mai dedicata in Italia alle strisce western, proporrà centinaia di illustrazioni e di tavole, tutte originali, di 10 grandi maestri italiani: Hugo Pratt, Dino Battaglia, Renzo Calegari, Paolo Eleuteri Serpieri, Ron Embleton, Ivo Milazzo, Giovanni Ticci, Sergio Tisselli, Sergio Toppi e Juan Zanotto
Comunicato stampa
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Lucca come il Far West. Il mito della frontiera americana rivive nelle splendide sale di Palazzo Guinigi grazie alla mostra …quando il West arrivò a Lucca. Il West visto dai grandi fumettisti italiani, organizzata dal Museo Italiano del Fumetto e dell’Immagine, in collaborazione con il Comune di Lucca e con Lucca Città del Fumetto. L’esposizione, la più grande mai dedicata in Italia alle strisce western, aprirà al pubblico sabato 15 marzo e proporrà centinaia di illustrazioni e di tavole, tutte originali, di 10 grandi maestri italiani: Hugo Pratt, Dino Battaglia, Renzo Calegari, Paolo Eleuteri Serpieri, Ron Embleton, Ivo Milazzo, Giovanni Ticci, Sergio Tisselli, Sergio Toppi e Juan Zanotto.
Le praterie e gli spazi sterminati, gli indiani delle tribù più remote, i pionieri e i cow boy, i bisonti, i cavalli selvaggi e i condor saranno I protagonisti delle 740 illustrazioni, di cui ben 150 inedite, distribuite sui tre piani dello storico palazzo lucchese.
Un percorso che guiderà il visitatore alla scoperta di mondi selvaggi che oggi non esistono più, attraverso il tratto di 10 autori diversissimi tra loro. Del grande Hugo Pratt ci saranno le tavole, inedite in Italia, realizzate nel 1957 per il personaggio di Ticonderoga. Le sue vicende sono ambientate nell’America coloniale settecentesca, durante le guerre fra Francia ed Inghilterra nel Nuovo Mondo. Da ammirare la tecnica alla mezza tinta con la quale Pratt illustra l’intera serie. Di Dino Battaglia verrà proposta per intero la famosa storia L’Uomo del New England della serie Un Uomo un’avventura realizzata dall’autore alla fine degli anni Settanta per le edizioni Cepim (oggi Bonelli editore). Di Sergio Toppi ci sarà l’intera serie dedicata agli indiani d’America, solo in parte pubblicata negli anni Novanta dal settimanale per ragazzi “Il Giornalino”; di Renzo Calegari le illustrazioni per le copertine dei romanzi western editi dalle edizioni Nuova Frontiera negli anni Ottanta; di Paolo Eleuteri Serpieri, allievo di Renato Guttuso, oltre a numerose opere inediti, verranno riproposte le tavole realizzate negli anni Ottanta per le riviste “Skorpio” e “Lancio Story”. E ancora si potrà ammirare la serie Wakantanka di Juan Zanotto e un gran numero di illustrazioni western realizzate apppositamente per la mostra da Giovanni Ticci, il celebre disegnatore di Tex; di Sergio Tisselli è una delle chicca della mostra, ovvero una serie di tavole inedite realizzate per una storia dedicata al leggendario esploratore Kit Karson, realizzata su di una idea del grande disegnatore di fumetti Roberto Raviola, in arte Magnus. Infine di Embleton si potranno ammirare una serie di illustrazioni realizzata negli anni settanta per le maggiori riviste educazionali inglesi.
***
GLI ARTISTI
HUGO PRATT
Nato il 15 giugno 1927 su una spiaggia vicinissima a Rimini, Hugo Pratt è uno dei maestri indiscussi del fumetto moderno. Il suo primo personaggio famoso è Asso di Picche, un mascherato dall'aderente costume giallo pubblicato sull'omonima testata alla quale collaboravano anche Dino Battaglia, Damiano Damiani, Mario Faustinelli e Alberto Ongaro, anch'essi alle prime armi. Le loro storie erano pubblicate in Argentina dall'Editorial Abril e dopo la chiusura dell'Asso di Picche il gruppo veneziano continua a lavorare per il Sud America fino a quando, nel 1950, viene loro proposto di trasferirsi direttamente a Buenos Aires. In Argentina, Pratt continua Junglemen, su testi di Ongaro, e dà vita, quasi sempre su testi di Héctor G. Oesterheld, a numerosi personaggi di successo, da Sargento Kirk a Ernie Pike a Ticonderoga. Dopo una breve parentesi in Gran Bretagna e nel West Virginia, Pratt torna in Argentina (dando vita ad Anny Dann, serie ambientata in Africa) e nel 1961 si trasferisce in Brasile, dove collabora con Enrique Lipszyc alla creazione della Escuela panamericana de arte. Dopo un'altra breve sosta argentina (da segnalare almeno lo splendido Wheeling), Pratt torna in Italia a metà degli anni sessanta e inizia a collaborare al Corriere dei Piccoli dando vita, su testi di Ongaro, all'Ombra, un simpatico mascherato per ragazzi che ricorda un po' il vecchio Asso di Picche e realizzando diverse splendide riduzioni di capolavori della letteratura per ragazzi come L'isola del tesoro e Il ragazzo rapito, entrambi di Robert Louis Stevenson. Nella seconda metà del 1967 esce a Genova Sgt Kirk, una rivista mensile di storie avventurose che dedica molto spazio ai suoi fumetti e sulle cui pagine Pratt realizza Una ballata del Mare Salato, una lunga saga gremita di personaggi, tutti di ottimo livello. Tra questi Corto Maltese, eroe romantico alla Conrad, che, divenuto protagonista di una lunga serie di avventure, darà a Pratt una meritata fama internazionale. Muore il 20 agosto 1995.
Le Opere in mostra
La mostra dedicata al West visto attraverso l’opera di Hugo Pratt si compone delle tavole realizzate nel 1957 in Argentina per il personaggio di Ticonderoga. Il pubblico può ammirare una vasta selezione di illustrazioni dedicate a questo grande personaggio Prattiano. Le vicende di Ticonderoga sono ambientate nell’America coloniale settecentesca, durante le guerre fra Francia ed Inghilterra nel Nuovo Mondo. Da ammirare la tecnica alla mezza tinta con la quale Pratt illustra l’intera serie (composta di centinaia di tavole). In mostra figurano decine di tavole della serie, inedite in Italia, che formano una vera anteprima per il visitatore, un’anteprima della futura pubblicazione dell’intera serie che il Museo del fumetto di Lucca intende realizzare a breve in coedizione con gli editori detentori dei diritti d’autore dell’opera.
SERGIO TOPPI
Nato l'11 ottobre 1932 a Milano, Sergio Toppi esordisce nel mondo dei fumetti nel 1966, sulle pagine del Corriere dei Piccoli, dopo aver lavorato a lungo come illustratore e, successivamente, come animatore presso gli studi Pagot. In seguito collabora anche al Corriere dei Ragazzi (per le serie Fumetto verità e I grandi nel giallo) e al Messaggero dei Ragazzi (con numerosi fumetti storici su testi di Mino Milani) affinando ulteriormente il suo personalissimo stile. Slegato da personaggi fissi (se si esclude l'eccentrico Collezionista, creato nel 1984 per la collana I Protagonisti), Toppi ha realizzato alcuni titoli della collana Un uomo un'avventura della Cepim, e alcuni episodi dell'Histoire de France en bandes dessinées e de La Découverte du Monde, entrambe della Larousse, e collabora tuttora alle maggiori riviste italiane (da Linus a Sgt Kirk, da Corto Maltese a Il Giornalino) con storie dal taglio inconfondibile raccolte successivamente in diversi volumi
Le Opere in mostra
Del grande autore sono in mostra l’intera serie delle illustrazioni dedicate agli indiani d’America, solo in parte pubblicate negli anni novanta sul settimanale per ragazzi Il Giornalino ed in gran parte inedita. Sempre in mostra il visitatore può ammirare la serie di illustrazioni, in gran parte inedite, realizzate da Toppi per una storia western ambientata nel settecento in America durante le guerre Franco Indiane, storia dal titolo Il mercante spagnolo pubblicata sulla rivista Sergente Kirk negli anni ottanta. Il visitatore potrà scoprire vedendo le tavole di Toppi come esistano tribù indiane ben diverse nelle acconciature rispetto alle stereotipate figurazioni che spesso negativamente il cinema western ha fatto dei Nativi Americani.
RENZO CALEGARI
Nato il 5 settembre 1933 a Bolzaneto, in provincia di Genova, Renzo Calegari abbandona gli studi di ragioneria per trasferirsi a Milano ed entrare a far parte dello studio di Rinaldo D'Ami. Nel 1955 collabora alla realizzazione di El Kid e de I tre Bill e l'anno dopo disegna un Davy Crockett scritto da Giovanni Luigi Bonelli. Nel 1957 inizia a collaborare con l'agenzia inglese Fleetway, disegnando numerose storie di guerra, e all'inizio degli anni sessanta crea, insieme a Gino D'Antonio, la monumentale Storia del West, che racconta la vera storia del leggendario West e dei suoi protagonisti attraverso una lunga e documentata saga familiare. Abbandonati i fumetti nel 1969 per dedicarsi a tempo pieno all'attività politica, Calegari ricomincia a disegnare soltanto nel 1977 realizzando per Skorpio, su testi di Giancarlo Berardi, la serie Welcome to Springville. In seguito collabora a Il Giornalino con Boone, a Orient Express e a Zodiaco, realizzando anche molte copertine per i romanzi western pubblicati dalla casa editrice La Frontiera.
Le Opere in mostra
Il visitatore può ammirare le illustrazioni realizzate da Renzo Calegari per le copertine dei romanzi western editi dall’Edizioni Nuova Frontiera negli anni ottanta. Sempre nella sezione dedicata alle opere del maestro, realizzate a colori, compaiono decine di illustrazioni inedite realizzate per una nuova Storia del West. Nella sezione di tavole in b/n sono rappresentate le vite dei grandi esploratori del Nord America, serie in parte pubblicata per la rivista per ragazzi il Giornalino alla fine degli anni novanta.
DINO BATTAGLIA
Nato a Venezia il primo agosto 1923, Dino Battaglia esordisce nel mondo dei fumetti nel 1945 collaborando a l'Asso di Picche. Negli anni cinquanta disegna alcuni episodi del western Pecos Bill su testi di Guido Martina (prolifico e dotto sceneggiatore) e collabora col Vittorioso e con alcune case editrici inglesi, tramite lo Studio Dami. Negli anni sessanta e settanta, sempre senza mai legarsi a personaggi fissi, collabora al Corriere dei Piccoli e a Linus, dove ha modo di dare il meglio di sé riducendo a fumetti le atmosfere angosciose e fantastiche dei racconti di Hoffmann e di Poe, di Lovercraft e di Maupassant. Per il Messaggero dei Ragazzi realizza un'ottima biografia di San Francesco d'Assisi nel 1974 e nell'anno successivo un’eccellente versione a fumetti del Till Eulenspiegel per Il Giornalino. Nel 1982 crea l'Ispettore Coke di Scotland Yard che, in storie ambientare all'inizio del nostro secolo, si trova impegnato in casi assai particolari e le cui avventure sono state interrotte dalla sua morte improvvisa avvenuta nel 1983.
Le Opere in mostra
Del grande maestro del fumetto italiano il visitatore potrà ammirare l’intera serie di tavole che compongono la famosa storia l’Uomo del New England della serie un Uomo un’avventura, realizzata dall’autore alla fine degli anni settanta per la famosa serie edita dalle edizioni Cepim (oggi Bonelli editore). Un grande tuffo nella frontiera americana nell’interpretazione eccellente di un grande del fumetto italiano.
PAOLO ELEUTERI SERPIERI
Nato il 29 febbraio 1944 a Venezia, Paolo Eleuteri Serpieri si trasferisce giovanissimo a Roma. Completati gli studi di disegno, si occupa per molti anni di pittura (è stato fra l'altro allievo di Renato Guttuso e oggi insegna all'Istituto d'Arte della capitale) prima di approdare ai fumetti nel 1975, disegnando alcune storie per Lanciostory. Grande appassionato del West, dei pellirosse e dei cavalli, collabora alla Histoire du Far West della Larousse e in seguito realizza su Skorpio la serie i grandi miti del West, raccontando l'atmosfera e gli umori di un mondo che cinema e fumetto affrontano troppo spesso con un eccessivo gusto del folklore. Indiscusso maestro del fumetto western, nel 1985 Paolo Eleuteri Serpieri compie una svolta improvvisa realizzando Morbus Gravis, una storia di fantascienza che ottiene un grande successo, tanto in Italia quanto all'estero, anche per merito delle grazie generosamente esibite della protagonista, l'affascinante e seducente Druuna.
Le Opere in mostra
Il visitatore può ammirare nella sezione dedicata a Serpieri una retrospettiva di tavole in bianco e nero dedicate a storie western realizzate negli anni ottanta per le riviste Skorpio e Lancio Story delle edizioni Eura. Sempre in mostra la serie completa delle illustrazioni realizzate da Serpieri per la Storia del West delle edizioni francesi Laurousse e la serie delle illustrazioni a colori dedicate ai personaggi del West realizzate negli anni ottanta per la rivista l’Eternauta. La retrospettiva dedicata all’autore si chiude con una serie di tavole inedite.
IVO MILAZZO
Nato il 20 giugno 1947 a Tortona, in provincia di Alessandria, Ivo Milazzo debutta nel mondo dei fumetti nel 1971 disegnando alcune storie di Tarzan per il mercato francese. In seguito collabora con la rivista Horror, con la casa editrice Universo e con l'Ediperiodici, disegnando anche due storie di Diabolik e le matite di quattro storie disneyane. Nella seconda metà degli anni settanta, sempre in tandem con lo sceneggiatore Giancarlo Berardi, disegna Tiki per Il Giornalino, alcuni episodi di Welcome to Springville per Lanciostory e dà vita a Ken Parker, un personaggio ben diverso dai soliti eroi tutti d'un pezzo della maggior parte dei fumetti avventurosi. Merita infine di essere ricordato Marvin, un ex attore del cinema muto che fa il detective privato nella Hollywood degli anni trenta, creato nel 1983 sulle pagine di Orient Express su testi di Berardi.
JUAN ZANOTTO
Di origine italiana, Juan Zanotto, più conosciuto con lo pseudonimo Vanni, è celebre soprattutto per le sue storie di fantascienza, sebbene abbia spaziato in più generi. Nato nel 1935, all'età di 13 anni, Zanotto andò a vivere in Argentina con la famiglia, a Villa Pueyrredón. La sua formazione artistica avvenne alla Escuela norteamericana de arte (poi trasformatasi in Escuela panamericana de arte). Nel 1953 cominciò a lavorare nel campo dei fumetti per la Editorial Codex, inizialmente rielaborando tavole altrui e poi disegnando soprattutto western. La sua prima opera importante è del 1955, Ric de la Frontera, a cui seguì l'anno successivo El Mundo del Hombre Rojo, entrambe su testi di Alfredo Grassi. Il successo e la qualità di questi fumetti gli consentirono di entrare a far parte dello staff di Frontera, la rivista diretta e pubblicata da H.G. Oesterheld con la sua Editorial Frontera, per la quale realizzò copertine e storie brevi autoconclusive. La rivista e la casa editrice erano già in declino all'epoca e chiusero. Così Zanotto a cavallo tra gli anni sessanta e settanta disegnò molti fumetti di guerra per la casa editrice e di distribuzione britannica Fleetway. Nel 1965 diventò anche direttore artistico della Codex, per cui continuò a realizzare copertine e illustrazioni. Dal 1974 divenne direttore artistico e talent-scout per la Ediciones Record, per la quale fu responsabile anche della formazione dei nuovi talenti. È di questo periodo la prima grande saga fantascientifica Henga, el cazador (nota in Italia come Yor, il cacciatore) su testi di Ray Collins (pseudonimo di Eugenio Zappietro, a cui seguì quella di Hor, il figlio di Yor. La serie riscosse tanto successo che ne fu tratto un film nel 1983, Il mondo di Yor, diretto da Antonio Margheriti. La saga è imperniata sul mistero delle origini del protagonista e il suo legame con la leggendaria Atlantide. Nel 1976 realizzò il western Wakantanka, su testi di Oesterheld, completati da Carlos Albiac a causa della scomparsa dello sceneggiatore. A questo fumetto seguirono gli altri principali successi del maestro argentino, quelli che gli hanno dato maggior fama: Barbara (1979) sceneggiato da Ricardo Barreiro a cui si sostituisce parzialmente anche per i testi, esordendo così come sceneggiatore; Cronache del tempo medio (1987), sceneggiato da Emilio Balcarce, Penitenciario (1989), sempre con Barreiro; Orizzonti perduti (Horizontes Perdidos, 1993) e la sua successiva derivazione Falka che rappresentano la sua prima opera di autore completo (testi e disegni) che lo impegnò fino al 2003; I cacciatori del tempo (Los Ladrones del Tiempo, 1998) sue seconda opera da autore completo. Nel periodo tra gli anni ottanta e novanta disegnò anche su testi di Robin Wood la space-opera Starlight e la graphic novel Warman, scritta da Chuck Dixon per la Marvel Comics. Particolarmente apprezzata in Italia, l'opera di Zanotto a partire dagli anni settanta è stata quasi integralmente pubblicata dall'Eura Editoriale di Roma, prima sui settimanali Lanciostory e Skorpio e successivamente ristampata più volte, in una veste più lussuosa, nei volumi cartonati della collana EuraComix e in formato economico nei volumi giganti brossurati I giganti dell'avventura. L'Eura ha pubblicato per prima, e in esclusiva per l'Italia, Orizzonti perduti e I cacciatori del tempo. Lo stile di Juan Zanotto è caratterizzato da nitore del segno, cura per i particolari, grande morbidezza e naturalezza nei movimenti delle figure.
Le Opere in mostra
In mostra troviamo una retrospettiva delle tavole realizzate negli anni settanta dall’autore per la serie western Wakantanka. di ambientazione settecentesca, nel periodo delle guerre che si instaurarono fra Francia ed Inghilterra per contendersi le ricchezze del Nuovo Mondo.
GIOVANNI TICCI
Nato il 20 aprile 1940, Giovanni Tucci debutta nel settore collaborando con lo studio D'Ami alla realizzazione di storie per il mercato internazionale. Il primo lavoro per la Bonelli risale al 1958, quando realizza le matite (poi inchiostrate da Franco Bignotti) di Un ragazzo nel Far West, su testi di Guido Nolitta (Sergio Bonelli).
Nel 1960 inizia a lavorare nello studio dell'amico Alberto Giolitti (Gilbert), disegnando fumetti western e fantascientifici destinati al mercato statunitense. Otto anni dopo esordisce su Tex con la storia Vendetta indiana, il n. 91 della serie.
Nel volgere di pochi anni, l'artista senese diventa il più apprezzato interprete del personaggio, proponendosi anche come uno dei maggiori disegnatori western del panorama fumettistico mondiale.
Le caratteristiche distintive dei suoi lavori "classici" sono un connubio tra eccezionale senso delle proporzioni e del paesaggio, dinamismo, espressività dei personaggi e interpretazione registica della sceneggiatura. Nel corso dei lustri ha mutato il suo stile grafico, semplificando progressivamente il tratto in chiave espressionistica.
Le Opere in mostra
Un gran numero di illustrazioni western inedite compongono la sezione della mostra dedicata al grande autore, noto soprattutto per realizzare il personaggio di Tex, icona del fumetto western italiano ed estero. Si potranno vedere decine e decine di illustrazioni a colori ed in b
dedicate ai personaggi tipici del West e della frontiera americana.
SERGIO TISSELLI
Nato a Bologna il 24 gennaio 1957, nel 1980 inizia una collaborazione con la Editrice Rizzoli su Corrier Boy Music, scrivendo brevi storie a fumetti e disegnandone una trentina su sceneggiature d’altri. La tesi di laurea in storia moderna sulla peste a Bologna fornisce la sceneggiatura per una storia a fumetti di 44 tavole a colori: La costellazione del cane. Dall’incontro col grande maestro Magnus nasce l’avvincente viaggio di Giuseppe Pignata, storia di 120 pagine a colori pubblicata a puntate su Nova Express di Luigi Bernardi. In seguito Le avventure di Giuseppe Pignata sono raccolte in tre volumi da Granata Press. Su testi di Marco Caroli, disegna poi due racconti: Il Satanone Bolognone e L’iperbolica Pomata. Con la collaborazione di Giovanni Degli Esposti progetta la grafica ed esegue le illustrazioni del volume Quarzo tesoro nascosto. Nel 2000 su testi di Maurizio Ascari realizza le illustrazioni de La locanda dei misteri pubblicato da Savena Setta Sambro.
Per la rivista semestrale dello stesso editore, due anni dopo, disegna La storia della Bellosta che ballò col diavolo, su testi di Adriano Simoncini. Con la collaborazione di Lucio Filippucci, realizza le copertine di Martin Mystère – L’integrale (Hazard Edizioni). Per la stessa casa editrice milanese esce nel 2003 Kim, riduzione a fumetti del romanzo di Kipling su testi di Valerio Rontini.
Per Lo Scarabeo di Torino realizza una serie di tarocchi che ha per soggetto i vichinghi e lavora attualmente a una seconda serie sui nativi americani. Su testo di Giovanni Brizzi illustra Occhio di Lupo, primo volume dedicato al personaggio di Ducario, di cui ora sta realizzando il secondo episodio, Foreste di morte. Vive e lavora a Vado.
Le Opere in mostra
Nella sezione dedicata a Tisselli, grandi acquerelli dedicati sia alle 4 stagioni viste nel quotidiano, usi costumi degli indiani d’America. E ancora decine di illustrazioni inedite dedicate sia agli indiani come ai trappers ed ai soldati francesi ed inglesi settecenteschi. Chicca della mostra, una serie di tavole inedite realizzate per una storia dedicata al grande esploratore Kit Karson, storia realizzata su un’idea del grande disegnatore di fumetti Roberto Raviolo, in arte Magnus.
RONALD SYDNEY EMBLETON
Ronald Sydney Embleton, più noto come Ron, è nato a Londra nel 1930 e a iniziato prestissimo a disegnare, vincendo, all’età di soli 12 anni un concorso nazionale per poster. E’ stato uno dei grandi maestri del fumetto inglese, riconosciuto fra i maggiori disegnatori storici mondiali. Le sue illustrazioni sono state utilizzate come documentazione per il cinema e per volumi didattici in tutto il mondo.
Le Opere in mostra
Di Embleton, in questa sede, una serie di illustrazioni dedicate al West realizzate negli anni tra il settanta e gli ottanta per le maggiori riviste educazionali inglesi. Sempre in mostra sono presenti illustrazioni realizzate da Embleton per i raccontidiari del Maggiore Robert Rogers, eroe settecentesco della frontiera americana al cui personaggio il cinema americano ha dedicato svariati film (fra i tanti Passaggio a Nord Ovest con protagonista Spencer Tracy).
Le praterie e gli spazi sterminati, gli indiani delle tribù più remote, i pionieri e i cow boy, i bisonti, i cavalli selvaggi e i condor saranno I protagonisti delle 740 illustrazioni, di cui ben 150 inedite, distribuite sui tre piani dello storico palazzo lucchese.
Un percorso che guiderà il visitatore alla scoperta di mondi selvaggi che oggi non esistono più, attraverso il tratto di 10 autori diversissimi tra loro. Del grande Hugo Pratt ci saranno le tavole, inedite in Italia, realizzate nel 1957 per il personaggio di Ticonderoga. Le sue vicende sono ambientate nell’America coloniale settecentesca, durante le guerre fra Francia ed Inghilterra nel Nuovo Mondo. Da ammirare la tecnica alla mezza tinta con la quale Pratt illustra l’intera serie. Di Dino Battaglia verrà proposta per intero la famosa storia L’Uomo del New England della serie Un Uomo un’avventura realizzata dall’autore alla fine degli anni Settanta per le edizioni Cepim (oggi Bonelli editore). Di Sergio Toppi ci sarà l’intera serie dedicata agli indiani d’America, solo in parte pubblicata negli anni Novanta dal settimanale per ragazzi “Il Giornalino”; di Renzo Calegari le illustrazioni per le copertine dei romanzi western editi dalle edizioni Nuova Frontiera negli anni Ottanta; di Paolo Eleuteri Serpieri, allievo di Renato Guttuso, oltre a numerose opere inediti, verranno riproposte le tavole realizzate negli anni Ottanta per le riviste “Skorpio” e “Lancio Story”. E ancora si potrà ammirare la serie Wakantanka di Juan Zanotto e un gran numero di illustrazioni western realizzate apppositamente per la mostra da Giovanni Ticci, il celebre disegnatore di Tex; di Sergio Tisselli è una delle chicca della mostra, ovvero una serie di tavole inedite realizzate per una storia dedicata al leggendario esploratore Kit Karson, realizzata su di una idea del grande disegnatore di fumetti Roberto Raviola, in arte Magnus. Infine di Embleton si potranno ammirare una serie di illustrazioni realizzata negli anni settanta per le maggiori riviste educazionali inglesi.
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GLI ARTISTI
HUGO PRATT
Nato il 15 giugno 1927 su una spiaggia vicinissima a Rimini, Hugo Pratt è uno dei maestri indiscussi del fumetto moderno. Il suo primo personaggio famoso è Asso di Picche, un mascherato dall'aderente costume giallo pubblicato sull'omonima testata alla quale collaboravano anche Dino Battaglia, Damiano Damiani, Mario Faustinelli e Alberto Ongaro, anch'essi alle prime armi. Le loro storie erano pubblicate in Argentina dall'Editorial Abril e dopo la chiusura dell'Asso di Picche il gruppo veneziano continua a lavorare per il Sud America fino a quando, nel 1950, viene loro proposto di trasferirsi direttamente a Buenos Aires. In Argentina, Pratt continua Junglemen, su testi di Ongaro, e dà vita, quasi sempre su testi di Héctor G. Oesterheld, a numerosi personaggi di successo, da Sargento Kirk a Ernie Pike a Ticonderoga. Dopo una breve parentesi in Gran Bretagna e nel West Virginia, Pratt torna in Argentina (dando vita ad Anny Dann, serie ambientata in Africa) e nel 1961 si trasferisce in Brasile, dove collabora con Enrique Lipszyc alla creazione della Escuela panamericana de arte. Dopo un'altra breve sosta argentina (da segnalare almeno lo splendido Wheeling), Pratt torna in Italia a metà degli anni sessanta e inizia a collaborare al Corriere dei Piccoli dando vita, su testi di Ongaro, all'Ombra, un simpatico mascherato per ragazzi che ricorda un po' il vecchio Asso di Picche e realizzando diverse splendide riduzioni di capolavori della letteratura per ragazzi come L'isola del tesoro e Il ragazzo rapito, entrambi di Robert Louis Stevenson. Nella seconda metà del 1967 esce a Genova Sgt Kirk, una rivista mensile di storie avventurose che dedica molto spazio ai suoi fumetti e sulle cui pagine Pratt realizza Una ballata del Mare Salato, una lunga saga gremita di personaggi, tutti di ottimo livello. Tra questi Corto Maltese, eroe romantico alla Conrad, che, divenuto protagonista di una lunga serie di avventure, darà a Pratt una meritata fama internazionale. Muore il 20 agosto 1995.
Le Opere in mostra
La mostra dedicata al West visto attraverso l’opera di Hugo Pratt si compone delle tavole realizzate nel 1957 in Argentina per il personaggio di Ticonderoga. Il pubblico può ammirare una vasta selezione di illustrazioni dedicate a questo grande personaggio Prattiano. Le vicende di Ticonderoga sono ambientate nell’America coloniale settecentesca, durante le guerre fra Francia ed Inghilterra nel Nuovo Mondo. Da ammirare la tecnica alla mezza tinta con la quale Pratt illustra l’intera serie (composta di centinaia di tavole). In mostra figurano decine di tavole della serie, inedite in Italia, che formano una vera anteprima per il visitatore, un’anteprima della futura pubblicazione dell’intera serie che il Museo del fumetto di Lucca intende realizzare a breve in coedizione con gli editori detentori dei diritti d’autore dell’opera.
SERGIO TOPPI
Nato l'11 ottobre 1932 a Milano, Sergio Toppi esordisce nel mondo dei fumetti nel 1966, sulle pagine del Corriere dei Piccoli, dopo aver lavorato a lungo come illustratore e, successivamente, come animatore presso gli studi Pagot. In seguito collabora anche al Corriere dei Ragazzi (per le serie Fumetto verità e I grandi nel giallo) e al Messaggero dei Ragazzi (con numerosi fumetti storici su testi di Mino Milani) affinando ulteriormente il suo personalissimo stile. Slegato da personaggi fissi (se si esclude l'eccentrico Collezionista, creato nel 1984 per la collana I Protagonisti), Toppi ha realizzato alcuni titoli della collana Un uomo un'avventura della Cepim, e alcuni episodi dell'Histoire de France en bandes dessinées e de La Découverte du Monde, entrambe della Larousse, e collabora tuttora alle maggiori riviste italiane (da Linus a Sgt Kirk, da Corto Maltese a Il Giornalino) con storie dal taglio inconfondibile raccolte successivamente in diversi volumi
Le Opere in mostra
Del grande autore sono in mostra l’intera serie delle illustrazioni dedicate agli indiani d’America, solo in parte pubblicate negli anni novanta sul settimanale per ragazzi Il Giornalino ed in gran parte inedita. Sempre in mostra il visitatore può ammirare la serie di illustrazioni, in gran parte inedite, realizzate da Toppi per una storia western ambientata nel settecento in America durante le guerre Franco Indiane, storia dal titolo Il mercante spagnolo pubblicata sulla rivista Sergente Kirk negli anni ottanta. Il visitatore potrà scoprire vedendo le tavole di Toppi come esistano tribù indiane ben diverse nelle acconciature rispetto alle stereotipate figurazioni che spesso negativamente il cinema western ha fatto dei Nativi Americani.
RENZO CALEGARI
Nato il 5 settembre 1933 a Bolzaneto, in provincia di Genova, Renzo Calegari abbandona gli studi di ragioneria per trasferirsi a Milano ed entrare a far parte dello studio di Rinaldo D'Ami. Nel 1955 collabora alla realizzazione di El Kid e de I tre Bill e l'anno dopo disegna un Davy Crockett scritto da Giovanni Luigi Bonelli. Nel 1957 inizia a collaborare con l'agenzia inglese Fleetway, disegnando numerose storie di guerra, e all'inizio degli anni sessanta crea, insieme a Gino D'Antonio, la monumentale Storia del West, che racconta la vera storia del leggendario West e dei suoi protagonisti attraverso una lunga e documentata saga familiare. Abbandonati i fumetti nel 1969 per dedicarsi a tempo pieno all'attività politica, Calegari ricomincia a disegnare soltanto nel 1977 realizzando per Skorpio, su testi di Giancarlo Berardi, la serie Welcome to Springville. In seguito collabora a Il Giornalino con Boone, a Orient Express e a Zodiaco, realizzando anche molte copertine per i romanzi western pubblicati dalla casa editrice La Frontiera.
Le Opere in mostra
Il visitatore può ammirare le illustrazioni realizzate da Renzo Calegari per le copertine dei romanzi western editi dall’Edizioni Nuova Frontiera negli anni ottanta. Sempre nella sezione dedicata alle opere del maestro, realizzate a colori, compaiono decine di illustrazioni inedite realizzate per una nuova Storia del West. Nella sezione di tavole in b/n sono rappresentate le vite dei grandi esploratori del Nord America, serie in parte pubblicata per la rivista per ragazzi il Giornalino alla fine degli anni novanta.
DINO BATTAGLIA
Nato a Venezia il primo agosto 1923, Dino Battaglia esordisce nel mondo dei fumetti nel 1945 collaborando a l'Asso di Picche. Negli anni cinquanta disegna alcuni episodi del western Pecos Bill su testi di Guido Martina (prolifico e dotto sceneggiatore) e collabora col Vittorioso e con alcune case editrici inglesi, tramite lo Studio Dami. Negli anni sessanta e settanta, sempre senza mai legarsi a personaggi fissi, collabora al Corriere dei Piccoli e a Linus, dove ha modo di dare il meglio di sé riducendo a fumetti le atmosfere angosciose e fantastiche dei racconti di Hoffmann e di Poe, di Lovercraft e di Maupassant. Per il Messaggero dei Ragazzi realizza un'ottima biografia di San Francesco d'Assisi nel 1974 e nell'anno successivo un’eccellente versione a fumetti del Till Eulenspiegel per Il Giornalino. Nel 1982 crea l'Ispettore Coke di Scotland Yard che, in storie ambientare all'inizio del nostro secolo, si trova impegnato in casi assai particolari e le cui avventure sono state interrotte dalla sua morte improvvisa avvenuta nel 1983.
Le Opere in mostra
Del grande maestro del fumetto italiano il visitatore potrà ammirare l’intera serie di tavole che compongono la famosa storia l’Uomo del New England della serie un Uomo un’avventura, realizzata dall’autore alla fine degli anni settanta per la famosa serie edita dalle edizioni Cepim (oggi Bonelli editore). Un grande tuffo nella frontiera americana nell’interpretazione eccellente di un grande del fumetto italiano.
PAOLO ELEUTERI SERPIERI
Nato il 29 febbraio 1944 a Venezia, Paolo Eleuteri Serpieri si trasferisce giovanissimo a Roma. Completati gli studi di disegno, si occupa per molti anni di pittura (è stato fra l'altro allievo di Renato Guttuso e oggi insegna all'Istituto d'Arte della capitale) prima di approdare ai fumetti nel 1975, disegnando alcune storie per Lanciostory. Grande appassionato del West, dei pellirosse e dei cavalli, collabora alla Histoire du Far West della Larousse e in seguito realizza su Skorpio la serie i grandi miti del West, raccontando l'atmosfera e gli umori di un mondo che cinema e fumetto affrontano troppo spesso con un eccessivo gusto del folklore. Indiscusso maestro del fumetto western, nel 1985 Paolo Eleuteri Serpieri compie una svolta improvvisa realizzando Morbus Gravis, una storia di fantascienza che ottiene un grande successo, tanto in Italia quanto all'estero, anche per merito delle grazie generosamente esibite della protagonista, l'affascinante e seducente Druuna.
Le Opere in mostra
Il visitatore può ammirare nella sezione dedicata a Serpieri una retrospettiva di tavole in bianco e nero dedicate a storie western realizzate negli anni ottanta per le riviste Skorpio e Lancio Story delle edizioni Eura. Sempre in mostra la serie completa delle illustrazioni realizzate da Serpieri per la Storia del West delle edizioni francesi Laurousse e la serie delle illustrazioni a colori dedicate ai personaggi del West realizzate negli anni ottanta per la rivista l’Eternauta. La retrospettiva dedicata all’autore si chiude con una serie di tavole inedite.
IVO MILAZZO
Nato il 20 giugno 1947 a Tortona, in provincia di Alessandria, Ivo Milazzo debutta nel mondo dei fumetti nel 1971 disegnando alcune storie di Tarzan per il mercato francese. In seguito collabora con la rivista Horror, con la casa editrice Universo e con l'Ediperiodici, disegnando anche due storie di Diabolik e le matite di quattro storie disneyane. Nella seconda metà degli anni settanta, sempre in tandem con lo sceneggiatore Giancarlo Berardi, disegna Tiki per Il Giornalino, alcuni episodi di Welcome to Springville per Lanciostory e dà vita a Ken Parker, un personaggio ben diverso dai soliti eroi tutti d'un pezzo della maggior parte dei fumetti avventurosi. Merita infine di essere ricordato Marvin, un ex attore del cinema muto che fa il detective privato nella Hollywood degli anni trenta, creato nel 1983 sulle pagine di Orient Express su testi di Berardi.
JUAN ZANOTTO
Di origine italiana, Juan Zanotto, più conosciuto con lo pseudonimo Vanni, è celebre soprattutto per le sue storie di fantascienza, sebbene abbia spaziato in più generi. Nato nel 1935, all'età di 13 anni, Zanotto andò a vivere in Argentina con la famiglia, a Villa Pueyrredón. La sua formazione artistica avvenne alla Escuela norteamericana de arte (poi trasformatasi in Escuela panamericana de arte). Nel 1953 cominciò a lavorare nel campo dei fumetti per la Editorial Codex, inizialmente rielaborando tavole altrui e poi disegnando soprattutto western. La sua prima opera importante è del 1955, Ric de la Frontera, a cui seguì l'anno successivo El Mundo del Hombre Rojo, entrambe su testi di Alfredo Grassi. Il successo e la qualità di questi fumetti gli consentirono di entrare a far parte dello staff di Frontera, la rivista diretta e pubblicata da H.G. Oesterheld con la sua Editorial Frontera, per la quale realizzò copertine e storie brevi autoconclusive. La rivista e la casa editrice erano già in declino all'epoca e chiusero. Così Zanotto a cavallo tra gli anni sessanta e settanta disegnò molti fumetti di guerra per la casa editrice e di distribuzione britannica Fleetway. Nel 1965 diventò anche direttore artistico della Codex, per cui continuò a realizzare copertine e illustrazioni. Dal 1974 divenne direttore artistico e talent-scout per la Ediciones Record, per la quale fu responsabile anche della formazione dei nuovi talenti. È di questo periodo la prima grande saga fantascientifica Henga, el cazador (nota in Italia come Yor, il cacciatore) su testi di Ray Collins (pseudonimo di Eugenio Zappietro, a cui seguì quella di Hor, il figlio di Yor. La serie riscosse tanto successo che ne fu tratto un film nel 1983, Il mondo di Yor, diretto da Antonio Margheriti. La saga è imperniata sul mistero delle origini del protagonista e il suo legame con la leggendaria Atlantide. Nel 1976 realizzò il western Wakantanka, su testi di Oesterheld, completati da Carlos Albiac a causa della scomparsa dello sceneggiatore. A questo fumetto seguirono gli altri principali successi del maestro argentino, quelli che gli hanno dato maggior fama: Barbara (1979) sceneggiato da Ricardo Barreiro a cui si sostituisce parzialmente anche per i testi, esordendo così come sceneggiatore; Cronache del tempo medio (1987), sceneggiato da Emilio Balcarce, Penitenciario (1989), sempre con Barreiro; Orizzonti perduti (Horizontes Perdidos, 1993) e la sua successiva derivazione Falka che rappresentano la sua prima opera di autore completo (testi e disegni) che lo impegnò fino al 2003; I cacciatori del tempo (Los Ladrones del Tiempo, 1998) sue seconda opera da autore completo. Nel periodo tra gli anni ottanta e novanta disegnò anche su testi di Robin Wood la space-opera Starlight e la graphic novel Warman, scritta da Chuck Dixon per la Marvel Comics. Particolarmente apprezzata in Italia, l'opera di Zanotto a partire dagli anni settanta è stata quasi integralmente pubblicata dall'Eura Editoriale di Roma, prima sui settimanali Lanciostory e Skorpio e successivamente ristampata più volte, in una veste più lussuosa, nei volumi cartonati della collana EuraComix e in formato economico nei volumi giganti brossurati I giganti dell'avventura. L'Eura ha pubblicato per prima, e in esclusiva per l'Italia, Orizzonti perduti e I cacciatori del tempo. Lo stile di Juan Zanotto è caratterizzato da nitore del segno, cura per i particolari, grande morbidezza e naturalezza nei movimenti delle figure.
Le Opere in mostra
In mostra troviamo una retrospettiva delle tavole realizzate negli anni settanta dall’autore per la serie western Wakantanka. di ambientazione settecentesca, nel periodo delle guerre che si instaurarono fra Francia ed Inghilterra per contendersi le ricchezze del Nuovo Mondo.
GIOVANNI TICCI
Nato il 20 aprile 1940, Giovanni Tucci debutta nel settore collaborando con lo studio D'Ami alla realizzazione di storie per il mercato internazionale. Il primo lavoro per la Bonelli risale al 1958, quando realizza le matite (poi inchiostrate da Franco Bignotti) di Un ragazzo nel Far West, su testi di Guido Nolitta (Sergio Bonelli).
Nel 1960 inizia a lavorare nello studio dell'amico Alberto Giolitti (Gilbert), disegnando fumetti western e fantascientifici destinati al mercato statunitense. Otto anni dopo esordisce su Tex con la storia Vendetta indiana, il n. 91 della serie.
Nel volgere di pochi anni, l'artista senese diventa il più apprezzato interprete del personaggio, proponendosi anche come uno dei maggiori disegnatori western del panorama fumettistico mondiale.
Le caratteristiche distintive dei suoi lavori "classici" sono un connubio tra eccezionale senso delle proporzioni e del paesaggio, dinamismo, espressività dei personaggi e interpretazione registica della sceneggiatura. Nel corso dei lustri ha mutato il suo stile grafico, semplificando progressivamente il tratto in chiave espressionistica.
Le Opere in mostra
Un gran numero di illustrazioni western inedite compongono la sezione della mostra dedicata al grande autore, noto soprattutto per realizzare il personaggio di Tex, icona del fumetto western italiano ed estero. Si potranno vedere decine e decine di illustrazioni a colori ed in b
dedicate ai personaggi tipici del West e della frontiera americana.
SERGIO TISSELLI
Nato a Bologna il 24 gennaio 1957, nel 1980 inizia una collaborazione con la Editrice Rizzoli su Corrier Boy Music, scrivendo brevi storie a fumetti e disegnandone una trentina su sceneggiature d’altri. La tesi di laurea in storia moderna sulla peste a Bologna fornisce la sceneggiatura per una storia a fumetti di 44 tavole a colori: La costellazione del cane. Dall’incontro col grande maestro Magnus nasce l’avvincente viaggio di Giuseppe Pignata, storia di 120 pagine a colori pubblicata a puntate su Nova Express di Luigi Bernardi. In seguito Le avventure di Giuseppe Pignata sono raccolte in tre volumi da Granata Press. Su testi di Marco Caroli, disegna poi due racconti: Il Satanone Bolognone e L’iperbolica Pomata. Con la collaborazione di Giovanni Degli Esposti progetta la grafica ed esegue le illustrazioni del volume Quarzo tesoro nascosto. Nel 2000 su testi di Maurizio Ascari realizza le illustrazioni de La locanda dei misteri pubblicato da Savena Setta Sambro.
Per la rivista semestrale dello stesso editore, due anni dopo, disegna La storia della Bellosta che ballò col diavolo, su testi di Adriano Simoncini. Con la collaborazione di Lucio Filippucci, realizza le copertine di Martin Mystère – L’integrale (Hazard Edizioni). Per la stessa casa editrice milanese esce nel 2003 Kim, riduzione a fumetti del romanzo di Kipling su testi di Valerio Rontini.
Per Lo Scarabeo di Torino realizza una serie di tarocchi che ha per soggetto i vichinghi e lavora attualmente a una seconda serie sui nativi americani. Su testo di Giovanni Brizzi illustra Occhio di Lupo, primo volume dedicato al personaggio di Ducario, di cui ora sta realizzando il secondo episodio, Foreste di morte. Vive e lavora a Vado.
Le Opere in mostra
Nella sezione dedicata a Tisselli, grandi acquerelli dedicati sia alle 4 stagioni viste nel quotidiano, usi costumi degli indiani d’America. E ancora decine di illustrazioni inedite dedicate sia agli indiani come ai trappers ed ai soldati francesi ed inglesi settecenteschi. Chicca della mostra, una serie di tavole inedite realizzate per una storia dedicata al grande esploratore Kit Karson, storia realizzata su un’idea del grande disegnatore di fumetti Roberto Raviolo, in arte Magnus.
RONALD SYDNEY EMBLETON
Ronald Sydney Embleton, più noto come Ron, è nato a Londra nel 1930 e a iniziato prestissimo a disegnare, vincendo, all’età di soli 12 anni un concorso nazionale per poster. E’ stato uno dei grandi maestri del fumetto inglese, riconosciuto fra i maggiori disegnatori storici mondiali. Le sue illustrazioni sono state utilizzate come documentazione per il cinema e per volumi didattici in tutto il mondo.
Le Opere in mostra
Di Embleton, in questa sede, una serie di illustrazioni dedicate al West realizzate negli anni tra il settanta e gli ottanta per le maggiori riviste educazionali inglesi. Sempre in mostra sono presenti illustrazioni realizzate da Embleton per i raccontidiari del Maggiore Robert Rogers, eroe settecentesco della frontiera americana al cui personaggio il cinema americano ha dedicato svariati film (fra i tanti Passaggio a Nord Ovest con protagonista Spencer Tracy).
15
marzo 2008
…quando il West arrivò a Lucca. Il West visto dai grandi fumettisti italiani
Dal 15 marzo al 25 maggio 2008
disegno e grafica
Location
PALAZZO GUINIGI
Lucca, Via Guinigi, 21, (Lucca)
Lucca, Via Guinigi, 21, (Lucca)
Biglietti
4 euro, ridotto 3 euro (gruppi, scolaresche, studenti, militari, pensionati), gratis bambini fino a 5 anni, disabili con accompagnatore
Ogni visitatore riceverà pubblicazione a fumetti per un importo pari o superiore al costo del biglietto
Orario di apertura
10.00 – 18.00. Lunedì chiuso
Vernissage
15 Marzo 2008, ore 11.30
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore