Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Vannetta Cavallotti – I bambini di Beslan
Scultrice tra le più originali del nostro tempo:ha sperimentato tecniche innovative d’avanguardia,usando nuovi materiali appartenenti alle conquiste tecnologiche della nostra epoca,ha indagato le interazioni tra luce e forma e investigato i significati del mito e del ricordo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
E’ nata a Palermo nel 1940 ma dal 1985 vive a Bergamo con studio a Milano. La sua formazione culturale avviene a Torino soprattutto nell’ambito familiare dello zio Lucio Ridenti (direttore della rivista “Il Dramma”) e nello studio del pittore surrealista Raffaele Pontecorvo. Ha al suo attivo più di cento mostre personali in tutta Italia. Hanno scritto del suo lavoro importanti critici d’arte e scrittori.
“Sceglie la via dell’arte, che le è propria, con le sue risorse e modalità,Vannetta Cavallotti per esprimere un grande gesto d’amore nei confronti delle vittime innocenti di Beslan, a quei caduti cui rende l’onore del ricordo partecipe e affettuoso (non certo delle armi!...), della capacità e della scelta di essere umani, non dis-umani. Il grande, atroce dolore per una tragedia così inaccettabile, così assurda perché priva di ragioni che non siano quelle dell’irragionevolezza, entra e colpisce allo stomaco, piega in due, va e torna a grandi falcate attraverso i territori dello sdegno e della rabbia. Con i pugni stretti e la paura dell’impotenza, del silenzio gelato, cerca una via, una possibilità, una luce, una pietas indispensabile, che non sia rimozione. Cerca e trova strumenti, colore, materia. In queste formelle di Vannetta Cavallotti abita un’emozione forte. Tutta da partecipare.”
“Sceglie la via dell’arte, che le è propria, con le sue risorse e modalità,Vannetta Cavallotti per esprimere un grande gesto d’amore nei confronti delle vittime innocenti di Beslan, a quei caduti cui rende l’onore del ricordo partecipe e affettuoso (non certo delle armi!...), della capacità e della scelta di essere umani, non dis-umani. Il grande, atroce dolore per una tragedia così inaccettabile, così assurda perché priva di ragioni che non siano quelle dell’irragionevolezza, entra e colpisce allo stomaco, piega in due, va e torna a grandi falcate attraverso i territori dello sdegno e della rabbia. Con i pugni stretti e la paura dell’impotenza, del silenzio gelato, cerca una via, una possibilità, una luce, una pietas indispensabile, che non sia rimozione. Cerca e trova strumenti, colore, materia. In queste formelle di Vannetta Cavallotti abita un’emozione forte. Tutta da partecipare.”
12
marzo 2008
Vannetta Cavallotti – I bambini di Beslan
Dal 12 marzo al 04 aprile 2008
arte moderna e contemporanea
Location
STUDIO LABORATORIO ANNA VIRANDO
Torino, Corso Giovanni Lanza, 105, (Torino)
Torino, Corso Giovanni Lanza, 105, (Torino)
Orario di apertura
dal 12/03/2008 al 04/04/2008 orari dal lunedì al sabato dalle 17.00 alle 20.00 -Escluso festivi – Chiuso dal 21 al 24 marzo.
Vernissage
12 Marzo 2008, 18,30
Autore
Curatore