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Maria Letizia Gabriele – Frammenti
Il rapporto con la macchina fotografica dell’artista risulta capovolto, essa costituisce il medium indispensabile per scoprire e manifestare il proprio mondo interiore
Comunicato stampa
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Maria Letizia Gabriele
Maria Letizia Gabriele è nata a nel Tavoliere delle Puglie e vive a Padova da parecchi anni.
Ha cominciato a fotografare nei primi anni '90 e i suoi primi lavori erano basati su tematiche come “la pietra”, “il viaggio” e “il sogno”. Attualmente sta sviluppando in modo particolare i temi legati alla relazione “esseri umani e natura”, “uomo/donna”, “città”, in una direzione che, nella composizione dell'immagine, va verso la ricerca dell'essenzialità.
Fa parte del gruppo di donne fotografe “Fatue” di Mestre, con cui lavora continuativamente dal 1995 su progetti comuni legati prevalentemente al simbolico femminile, la cui modalità di lavoro è basata essenzialmente sulla relazione tra donne come momento fondamentale per la ricerca della loro identità. Le “Fatue” privilegiano, nella produzione dell'immagine, il fatto espressivo rispetto a quello tecnico che, utilizzando metodiche anche sperimentali, può diventare strumento ulteriore per comunicare delle emozioni.
Incontri fondamentali sono stati, nel 1993, quello con Roberto Salbitani, con il quale ha scoperto il mondo infinito della camera e partecipato a numerosi viaggi fotografici e corsi presso la Scuola di Fotografia nella Natura e con cui collabora da alcuni anni, e nel 1998 con Mimmo Jodice, esperienza sicuramente fondante nel suo percorso di fotografa.
Negli ultimi anni ha cominciato ad esprimersi, con le altre donne del gruppo, anche nell'ambito della multimedialità in collaborazione con musicisti, gruppi teatrali, attori; esperienze di grande apertura e forte stimolo.
Dal 1994 a oggi ha esposto numerose volte i suoi lavori sia in mostre personali (Padova, Galleria Città di Padova 1994; Ravenna , Galleria Sumithra 1996; Faenza, Circolo degli Artisti, 1997; Bologna, Teatro delle Celebrazioni, 1997; Padova, Casa delle Donne Pandora, 1997; Mira (VE), Oratorio Villa dei Leoni, 2000; Massa Marittima, Toscana Fotofestival, 2001; Padovafiere 2001; Vico del Gargano (FG), Trappeto Museo Maratea, 2001; Solighetto, Villa Brandolini, 2002; Longare (VI), Villa Trento Carli, 2003; San Severo, Cantine DARAPRI', 2004; Fermo, Petite Maison, 2005) sia collettive con il gruppo “Fatue” (tra le più significative: Mestre, Galleria Einaudi, 1994; Mestre, Sala del Municipio 1995; Buttrio (UD), 1996; Marghera, Auditorium Monteverdi, 1999; Padova, Casa delle Donne Pandora, 2000; Solighetto, Villa Brandolini 2001; Mestre, Centro Candiani 2002; Mestre, Centro Civico 2003; Mestre, Galleria Contemporaneo, 2005; Venezia, Bistrot de Venise 2006; Padova, Galleria Sottopasso della Stua, 2007).
Altre collettive Mestre, Galleria Enaudi, 1994; Padova, Casa delle Donne Pandora, 2000; Gorizia, Casa della cultura Slovena, 2004; Aprile Fotografia, Banco dei Pegni, Padova, aprile 2006; Forli', Rocca di Caterina Sforza, settembre 2006.
Lavori in multivisione, principalmente racconti per immagini ispirati a testi poetici e letterari, tra questi “500 catenelle d'oro” (recital per voci strumenti ed immagini, presentato in vari festival di musica e teatro), 1999; “Accurre donna e vide” (testi e poesie sulla passione di Cristo), Chioggia, ottobre 2000; il “Viaggio di Annina” (da poesie di G. Caproni), Oriago, maggio 2000, Solighetto, maggio 2001, Mestre, Centro Donna novembre 2001, Lucinico - Gorizia, febbraio 2003, Mestre, Al Vapore, maggio 2003, Schio, Circolo Fotografico ottobre 2004; “Non volevo parlare della guerra” (da poesie di A. Anedda), Mestre, Centro Donna, dicembre 2002; “Le vie della libertà femminile” recital per il 60° anniversario del voto alle donne, Padova, Piccolo teatro, dicembre 2006.
************
Nella riflessione artistica mi interessa soprattutto la relazione; è il nucleo centrale del mio pensiero e credo che tutto il nostro vivere moderno ruoti intorno a ciò: relazione uomo-donna, essere umano-natura, relazioni generazionali. Ritengo anche che lavorare con altre o altri in relazione sia una modalità molto interessante, creativa e stimolante nella produzione artistica. Per questo motivo da oltre 10 anni lavoro in gruppo con altre fotografe approfondendo negli anni la ricerca fotografica "partendo da sé", privilegiando l'aspetto espressivo rispetto a quello tecnico, il simbolico rispetto al descrittivo, l'immaginario e metaforico rispetto al razionale, rappresentando il mondo femminile teso verso un'identità che trascenda gli stereotipi e i ruoli precostituiti. Il rapporto con la macchina fotografica ne risulta capovolto, essa costituisce il medium indispensabile per scoprire e manifestare il proprio mondo interiore.
Il mio desiderio di espressione è mediato dalla macchina fotografica e si realizza in tutto il processo che porta fino alla stampa. Per me e' molto importante controllare tutte le fasi, perché tutte fanno parte del processo creativo, ma i mezzi tecnici sono solo strumentali all'espressività. Mi piace anche sperimentare tecniche di stampa e tutto questo per comunicare nel modo che ritengo più efficace il mio pensiero.
Maria Letizia Gabriele è nata a nel Tavoliere delle Puglie e vive a Padova da parecchi anni.
Ha cominciato a fotografare nei primi anni '90 e i suoi primi lavori erano basati su tematiche come “la pietra”, “il viaggio” e “il sogno”. Attualmente sta sviluppando in modo particolare i temi legati alla relazione “esseri umani e natura”, “uomo/donna”, “città”, in una direzione che, nella composizione dell'immagine, va verso la ricerca dell'essenzialità.
Fa parte del gruppo di donne fotografe “Fatue” di Mestre, con cui lavora continuativamente dal 1995 su progetti comuni legati prevalentemente al simbolico femminile, la cui modalità di lavoro è basata essenzialmente sulla relazione tra donne come momento fondamentale per la ricerca della loro identità. Le “Fatue” privilegiano, nella produzione dell'immagine, il fatto espressivo rispetto a quello tecnico che, utilizzando metodiche anche sperimentali, può diventare strumento ulteriore per comunicare delle emozioni.
Incontri fondamentali sono stati, nel 1993, quello con Roberto Salbitani, con il quale ha scoperto il mondo infinito della camera e partecipato a numerosi viaggi fotografici e corsi presso la Scuola di Fotografia nella Natura e con cui collabora da alcuni anni, e nel 1998 con Mimmo Jodice, esperienza sicuramente fondante nel suo percorso di fotografa.
Negli ultimi anni ha cominciato ad esprimersi, con le altre donne del gruppo, anche nell'ambito della multimedialità in collaborazione con musicisti, gruppi teatrali, attori; esperienze di grande apertura e forte stimolo.
Dal 1994 a oggi ha esposto numerose volte i suoi lavori sia in mostre personali (Padova, Galleria Città di Padova 1994; Ravenna , Galleria Sumithra 1996; Faenza, Circolo degli Artisti, 1997; Bologna, Teatro delle Celebrazioni, 1997; Padova, Casa delle Donne Pandora, 1997; Mira (VE), Oratorio Villa dei Leoni, 2000; Massa Marittima, Toscana Fotofestival, 2001; Padovafiere 2001; Vico del Gargano (FG), Trappeto Museo Maratea, 2001; Solighetto, Villa Brandolini, 2002; Longare (VI), Villa Trento Carli, 2003; San Severo, Cantine DARAPRI', 2004; Fermo, Petite Maison, 2005) sia collettive con il gruppo “Fatue” (tra le più significative: Mestre, Galleria Einaudi, 1994; Mestre, Sala del Municipio 1995; Buttrio (UD), 1996; Marghera, Auditorium Monteverdi, 1999; Padova, Casa delle Donne Pandora, 2000; Solighetto, Villa Brandolini 2001; Mestre, Centro Candiani 2002; Mestre, Centro Civico 2003; Mestre, Galleria Contemporaneo, 2005; Venezia, Bistrot de Venise 2006; Padova, Galleria Sottopasso della Stua, 2007).
Altre collettive Mestre, Galleria Enaudi, 1994; Padova, Casa delle Donne Pandora, 2000; Gorizia, Casa della cultura Slovena, 2004; Aprile Fotografia, Banco dei Pegni, Padova, aprile 2006; Forli', Rocca di Caterina Sforza, settembre 2006.
Lavori in multivisione, principalmente racconti per immagini ispirati a testi poetici e letterari, tra questi “500 catenelle d'oro” (recital per voci strumenti ed immagini, presentato in vari festival di musica e teatro), 1999; “Accurre donna e vide” (testi e poesie sulla passione di Cristo), Chioggia, ottobre 2000; il “Viaggio di Annina” (da poesie di G. Caproni), Oriago, maggio 2000, Solighetto, maggio 2001, Mestre, Centro Donna novembre 2001, Lucinico - Gorizia, febbraio 2003, Mestre, Al Vapore, maggio 2003, Schio, Circolo Fotografico ottobre 2004; “Non volevo parlare della guerra” (da poesie di A. Anedda), Mestre, Centro Donna, dicembre 2002; “Le vie della libertà femminile” recital per il 60° anniversario del voto alle donne, Padova, Piccolo teatro, dicembre 2006.
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Nella riflessione artistica mi interessa soprattutto la relazione; è il nucleo centrale del mio pensiero e credo che tutto il nostro vivere moderno ruoti intorno a ciò: relazione uomo-donna, essere umano-natura, relazioni generazionali. Ritengo anche che lavorare con altre o altri in relazione sia una modalità molto interessante, creativa e stimolante nella produzione artistica. Per questo motivo da oltre 10 anni lavoro in gruppo con altre fotografe approfondendo negli anni la ricerca fotografica "partendo da sé", privilegiando l'aspetto espressivo rispetto a quello tecnico, il simbolico rispetto al descrittivo, l'immaginario e metaforico rispetto al razionale, rappresentando il mondo femminile teso verso un'identità che trascenda gli stereotipi e i ruoli precostituiti. Il rapporto con la macchina fotografica ne risulta capovolto, essa costituisce il medium indispensabile per scoprire e manifestare il proprio mondo interiore.
Il mio desiderio di espressione è mediato dalla macchina fotografica e si realizza in tutto il processo che porta fino alla stampa. Per me e' molto importante controllare tutte le fasi, perché tutte fanno parte del processo creativo, ma i mezzi tecnici sono solo strumentali all'espressività. Mi piace anche sperimentare tecniche di stampa e tutto questo per comunicare nel modo che ritengo più efficace il mio pensiero.
10
marzo 2008
Maria Letizia Gabriele – Frammenti
Dal 10 marzo al 04 aprile 2008
fotografia
Location
PALAZZO MUNICIPALE
Selvazzano Dentro, Via Roma, 25a, (PADOVA)
Selvazzano Dentro, Via Roma, 25a, (PADOVA)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 9-13, lunedì e mercoledì anche dalle 15 alle 18
Vernissage
10 Marzo 2008, ore 17
Autore
Curatore