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Marie-Claire Taroni – Anime strappate
I lavori di Marie-Claire Taroni sono disegni su cartoncino concernente l’argomento del fuoco.
Le opere nascono da due fonti d’ispirazione, una dal fuoco del Vesuvio, l’altra dalla lettura del libro “Gueules Noires, sulla tragedia dei minatori morti a Marcinelle nel 1956.
Comunicato stampa
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Marie-Claire Taroni è nata in Francia nel 1945. Ha vissuto fino al 1984 a Parigi, dove ha seguito studi di biologia e frequentato l’atelier Lautrec. Ha fatto parte di diversi collettivi d’arte (CAIRN, Photolangages, Art et regards des femmes in Francia e Centro Internazionale multimedia e NaturaCultura in Italia) ed ha collaborato con scrittori e poeti (Parigi, Londra, Napoli) dando vita a performance, mostre e illustrazioni. Dal 1984 vive a Napoli.
I lavori che Marie-Claire Taroni espone sono disegni su cartoncino (tecnica mista pastello e tempera) relativi all'argomento del fuoco ma che divide in due serie. Il fuoco, visto nella sua bellezza ma anche nella sua potenza distruttiva, è il tema di fondo presente in tutti questi disegni anche se in modo diverso, poiché ognuna delle due serie ha fonte d’ispirazione diversa. Una nasce dal fuoco del Vesuvio, mentre l’altra dalla lettura del libro “Gueules Noires, Musi Neri “ di Monica Ferretti, sulla tragedia dei minatori morti a Marcinelle nel 1956. Permane comune il senso dell’esplorazione del rapporto degli uomini con la terra e con il fuoco, filo conduttore di gran parte dei suoi lavori. Il fuoco è come pennello che scolpisce la materia, la lacera e lascia tracce. In questa mostra il sacrificio dei minatori di Marcinelle del 1956 è accostato a quello degli abitanti di Pompei del 79 D.C. Distruzione ad opera d’uomini colpevoli e di Vulcano senza colpa. Il fuoco trova comunque alleati, scolpendo le memorie grazie alle mani dei poeti e degli artisti. Sul cuoio con cui realizza le sue prime opere negli anni ‘70, la fiamma lascia segni da pennello, e solo negli anni 80 Marie-Claire Taroni si rivolge a materiali diversi. La passione per il fuoco porta Marie-Claire Taroni a Napoli. Il cratere che lo custodisce diventa per lei meta di visite ripetute, luogo dove catturare le emozioni e le impressioni trasformate in carboncino, gesso, tempera, china, acrilico. La serie intitolata ‘Atmosfera…’ nasce così. Marie-Claire ama scrivere, così come ama dipingere e l'attenzione per la grafia è più viva che mai anche in questi lavori, visibile nei tracciati dove cardiologia e sismologia si con-fondono. Le onde del cuore e della terra lasciano il campo alle lettere, in una lenta trasformazione dove il fuoco, strumento di incisione, diventa soggetto interno alla rappresentazione.
I lavori che Marie-Claire Taroni espone sono disegni su cartoncino (tecnica mista pastello e tempera) relativi all'argomento del fuoco ma che divide in due serie. Il fuoco, visto nella sua bellezza ma anche nella sua potenza distruttiva, è il tema di fondo presente in tutti questi disegni anche se in modo diverso, poiché ognuna delle due serie ha fonte d’ispirazione diversa. Una nasce dal fuoco del Vesuvio, mentre l’altra dalla lettura del libro “Gueules Noires, Musi Neri “ di Monica Ferretti, sulla tragedia dei minatori morti a Marcinelle nel 1956. Permane comune il senso dell’esplorazione del rapporto degli uomini con la terra e con il fuoco, filo conduttore di gran parte dei suoi lavori. Il fuoco è come pennello che scolpisce la materia, la lacera e lascia tracce. In questa mostra il sacrificio dei minatori di Marcinelle del 1956 è accostato a quello degli abitanti di Pompei del 79 D.C. Distruzione ad opera d’uomini colpevoli e di Vulcano senza colpa. Il fuoco trova comunque alleati, scolpendo le memorie grazie alle mani dei poeti e degli artisti. Sul cuoio con cui realizza le sue prime opere negli anni ‘70, la fiamma lascia segni da pennello, e solo negli anni 80 Marie-Claire Taroni si rivolge a materiali diversi. La passione per il fuoco porta Marie-Claire Taroni a Napoli. Il cratere che lo custodisce diventa per lei meta di visite ripetute, luogo dove catturare le emozioni e le impressioni trasformate in carboncino, gesso, tempera, china, acrilico. La serie intitolata ‘Atmosfera…’ nasce così. Marie-Claire ama scrivere, così come ama dipingere e l'attenzione per la grafia è più viva che mai anche in questi lavori, visibile nei tracciati dove cardiologia e sismologia si con-fondono. Le onde del cuore e della terra lasciano il campo alle lettere, in una lenta trasformazione dove il fuoco, strumento di incisione, diventa soggetto interno alla rappresentazione.
08
marzo 2008
Marie-Claire Taroni – Anime strappate
Dall'otto al 31 marzo 2008
arte contemporanea
Location
TEKNE’ ARTE CONTEMPORANEA
Potenza, Via Isca Del Pioppo, 144, (Potenza)
Potenza, Via Isca Del Pioppo, 144, (Potenza)
Orario di apertura
il lunedì ore 17-20.30
da martedì a sabato ore 10-13.30 e 17.00-20.30
Domenica su appuntamento.
Vernissage
8 Marzo 2008, ore 19.00
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