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Cristina Rizzo – Junglein
E’ selvaggio ciò che non si riesce a rappresentare con un’immagine.
Tutto comincia con la messa in gioco solitaria di me, coreografa, alle prese con l’immaginazione di una coreografia, con la sua scrittura e con la possibile moltiplicazione degli interpreti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Xing/Raum
presentano
LIVING ROOM
appuntamenti performativi realizzati per uno spazio ridotto
venerdi 14 marzo h 22.00
CRISTINA RIZZO
JUNGLEIN
Divagazioni corporali in una stanza vuota
Atto primo: la scrittura
di e con Cristina Rizzo ed una serie di aiutanti:
Virgilio Sieni, Michele di Stefano, Eva Marisaldi, Stefano Tomassini, Lucia Amara, Invernomuto, Filippo Timi, Massimo Conti/Kinkaleri, Andrea Lissoni
produzione Xing/Raum
Raum
Via Ca' Selvatica 4/d, Bologna
Venerdi 14 marzo alle 22.00 Xing presenta a Raum per la serie Living Room Junglein - Divagazioni corporali in una stanza vuota. Atto primo: la scrittura, l'avvio di un nuovo progetto coreografico di Cristina Rizzo sostenuto da Xing/Raum.
Junglein è un prologo: il primo capitolo di un nuovo percorso creativo di Cristina Rizzo, coreografa e performer, che si concluderà nel 2009 sviluppandosi nella produzione di 4 soli 'a passaggio di mano'.
Punto di partenza di questo progetto biennale è la scrittura di una partitura coreografica inusuale che comprenda tutte le possibili sfumature espressive di un soggetto in movimento, coreografo ed interprete della propria immaginazione. In una seconda fase, la scrittura verrà consegnata ad altri 4 coreografi ai quali verrà chiesto di tradurla ed interpretarla, seguendo scrupolosamente le indicazioni date ma con la propria sensibilità dinamica ed espressiva, con il proprio processo intimo di costruzione di un immagine.
Successivamente l'interprete originale (Cristina Rizzo) reinterpreterà a sua volta il materiale rielaborato dagli altri interpreti, confrontandosi a questo punto con una 'forma dinamica estranea'.
La prima fase del progetto, frutto della residenza a Raum, si sviluppa intorno alla realizzazione di una 'scrittura' composita. Diverse forme di esperienza attraverseranno il processo nel suo svolgersi quotidiano. Ciò che di solito accade al di fuori dello sguardo dello spettatore, viene reso visibile, visitabile: lo studio è aperto, troveremo una presenza in cerca di immagini in una stanza vuota. A questo processo contribuiscono gli 'aiutanti' Virgilio Sieni, Michele di Stefano, Eva Marisaldi, Stefano Tomassini, Lucia Amara, Invernomuto, Filippo Timi, Massimo Conti/Kinkaleri, Andrea Lissoni, fornendo tracce di varia natura.
E’ selvaggio ciò che non si riesce a rappresentare con un’immagine.
Tutto comincia con la messa in gioco solitaria di me, coreografa, alle prese con l’immaginazione di una coreografia, con la sua scrittura e con la possibile moltiplicazione dell’interprete. Immaginare e trascrivere un pensiero di movimento, come una lenta sceneggiatura che debba essere poi tradotta e montata in un tempo e uno spazio da un altro coreografo e di cui sarò a mia volta e nuovamente l’interprete. Produrre dunque una distanza, cioè una via per andare da un punto ad un altro ed intrattenere un rapporto diverso con l’interpretazione di un paesaggio 'dinamico' e la messa in atto della sua qualità performativa. (Cristina Rizzo)
Cristina Rizzo, danzatrice, performer, coreografa, vive e lavora a Firenze. Diplomatasi alla Martha Graham School of Contemporary Dance di New York articola la propria formazione avvicinandosi a tecniche post-modern studiando al Cunningham Studio, al Trisha Brown Dance Studio, al Movement Research e approfondendo inoltre il metodo Pilates e le tecniche Yoga. In Italia dal 1994 collabora con diverse realtà artistiche tra cui il Teatro Valdoca, la compagnia di danza Aldes diretta da Roberto Castello, il progetto Stoa condotto da Claudia Castellucci della Societas Raffaello Sanzio, la compagnia di danza MK, la compagnia Virgilio Sieni Danza. Nel 1995 è co-fondatrice della compagnia Kinkaleri, condividendo la creazione e programmazione di tutte le produzioni tutt’ora in repertorio, operando fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, installazioni visive, materiali sonori, performance e coadiuvando in particolare la ricerca coreografica del gruppo con progetti laboratoriali specifici sul movimento. Dal 2001 al 2005 è parte attiva nel gruppo di ricerca Open. Dal 2004 collabora come coreografa ospite con il Balletto di Toscana Junior per il quale crea alcune creazioni tra cui Variazione N° (2007) e La Sagra della Primavera di Igor Strawinskyi (2008) prodotte da Reggio Emilia Danza. Attualmente ha intrapreso un percorso autonomo di produzione e sperimentazione coreografica proseguendo le proprie ricerche corporali.
Living Room è uno sguardo sulla produzione di performer, coreografi, artisti visivi e plastici. In Living Room convergono una serie di eventi performativi realizzati per uno spazio ridotto, a stretto contatto con il pubblico, aperti nel formato e nell'ideazione. Un format anomalo che nasce per sperimentare forme di presentazione scenica non classiche, alla ricerca di prototipi e tipologie performative attuali e colloquiali. Living Room è una camera di decompressione per artisti affermati; e un luogo di verifica per chi ha ricerche in corso: ricerche sui formati, sulle forme della rappresentazione, di cui condividere i processi e non solo gli esiti. (A cura di Silvia Fanti).
Raum infoline
via Ca' Selvatica 4/d - Bologna tel 051.331099 info@xing.it www.xing.it/raum.html
presentano
LIVING ROOM
appuntamenti performativi realizzati per uno spazio ridotto
venerdi 14 marzo h 22.00
CRISTINA RIZZO
JUNGLEIN
Divagazioni corporali in una stanza vuota
Atto primo: la scrittura
di e con Cristina Rizzo ed una serie di aiutanti:
Virgilio Sieni, Michele di Stefano, Eva Marisaldi, Stefano Tomassini, Lucia Amara, Invernomuto, Filippo Timi, Massimo Conti/Kinkaleri, Andrea Lissoni
produzione Xing/Raum
Raum
Via Ca' Selvatica 4/d, Bologna
Venerdi 14 marzo alle 22.00 Xing presenta a Raum per la serie Living Room Junglein - Divagazioni corporali in una stanza vuota. Atto primo: la scrittura, l'avvio di un nuovo progetto coreografico di Cristina Rizzo sostenuto da Xing/Raum.
Junglein è un prologo: il primo capitolo di un nuovo percorso creativo di Cristina Rizzo, coreografa e performer, che si concluderà nel 2009 sviluppandosi nella produzione di 4 soli 'a passaggio di mano'.
Punto di partenza di questo progetto biennale è la scrittura di una partitura coreografica inusuale che comprenda tutte le possibili sfumature espressive di un soggetto in movimento, coreografo ed interprete della propria immaginazione. In una seconda fase, la scrittura verrà consegnata ad altri 4 coreografi ai quali verrà chiesto di tradurla ed interpretarla, seguendo scrupolosamente le indicazioni date ma con la propria sensibilità dinamica ed espressiva, con il proprio processo intimo di costruzione di un immagine.
Successivamente l'interprete originale (Cristina Rizzo) reinterpreterà a sua volta il materiale rielaborato dagli altri interpreti, confrontandosi a questo punto con una 'forma dinamica estranea'.
La prima fase del progetto, frutto della residenza a Raum, si sviluppa intorno alla realizzazione di una 'scrittura' composita. Diverse forme di esperienza attraverseranno il processo nel suo svolgersi quotidiano. Ciò che di solito accade al di fuori dello sguardo dello spettatore, viene reso visibile, visitabile: lo studio è aperto, troveremo una presenza in cerca di immagini in una stanza vuota. A questo processo contribuiscono gli 'aiutanti' Virgilio Sieni, Michele di Stefano, Eva Marisaldi, Stefano Tomassini, Lucia Amara, Invernomuto, Filippo Timi, Massimo Conti/Kinkaleri, Andrea Lissoni, fornendo tracce di varia natura.
E’ selvaggio ciò che non si riesce a rappresentare con un’immagine.
Tutto comincia con la messa in gioco solitaria di me, coreografa, alle prese con l’immaginazione di una coreografia, con la sua scrittura e con la possibile moltiplicazione dell’interprete. Immaginare e trascrivere un pensiero di movimento, come una lenta sceneggiatura che debba essere poi tradotta e montata in un tempo e uno spazio da un altro coreografo e di cui sarò a mia volta e nuovamente l’interprete. Produrre dunque una distanza, cioè una via per andare da un punto ad un altro ed intrattenere un rapporto diverso con l’interpretazione di un paesaggio 'dinamico' e la messa in atto della sua qualità performativa. (Cristina Rizzo)
Cristina Rizzo, danzatrice, performer, coreografa, vive e lavora a Firenze. Diplomatasi alla Martha Graham School of Contemporary Dance di New York articola la propria formazione avvicinandosi a tecniche post-modern studiando al Cunningham Studio, al Trisha Brown Dance Studio, al Movement Research e approfondendo inoltre il metodo Pilates e le tecniche Yoga. In Italia dal 1994 collabora con diverse realtà artistiche tra cui il Teatro Valdoca, la compagnia di danza Aldes diretta da Roberto Castello, il progetto Stoa condotto da Claudia Castellucci della Societas Raffaello Sanzio, la compagnia di danza MK, la compagnia Virgilio Sieni Danza. Nel 1995 è co-fondatrice della compagnia Kinkaleri, condividendo la creazione e programmazione di tutte le produzioni tutt’ora in repertorio, operando fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, installazioni visive, materiali sonori, performance e coadiuvando in particolare la ricerca coreografica del gruppo con progetti laboratoriali specifici sul movimento. Dal 2001 al 2005 è parte attiva nel gruppo di ricerca Open. Dal 2004 collabora come coreografa ospite con il Balletto di Toscana Junior per il quale crea alcune creazioni tra cui Variazione N° (2007) e La Sagra della Primavera di Igor Strawinskyi (2008) prodotte da Reggio Emilia Danza. Attualmente ha intrapreso un percorso autonomo di produzione e sperimentazione coreografica proseguendo le proprie ricerche corporali.
Living Room è uno sguardo sulla produzione di performer, coreografi, artisti visivi e plastici. In Living Room convergono una serie di eventi performativi realizzati per uno spazio ridotto, a stretto contatto con il pubblico, aperti nel formato e nell'ideazione. Un format anomalo che nasce per sperimentare forme di presentazione scenica non classiche, alla ricerca di prototipi e tipologie performative attuali e colloquiali. Living Room è una camera di decompressione per artisti affermati; e un luogo di verifica per chi ha ricerche in corso: ricerche sui formati, sulle forme della rappresentazione, di cui condividere i processi e non solo gli esiti. (A cura di Silvia Fanti).
Raum infoline
via Ca' Selvatica 4/d - Bologna tel 051.331099 info@xing.it www.xing.it/raum.html
14
marzo 2008
Cristina Rizzo – Junglein
14 marzo 2008
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
RAUM
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Biglietti
E 5
Orario di apertura
22
Vernissage
14 Marzo 2008, 22
Autore
Curatore