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Rosso, spirito divino
Mostra collettiva che è un dialogo ironico-artistico sul liquido rosso, nei suoi cromatismi e nelle sue molteplici simbologie sacre e profane
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il vino in occidente è stato sempre affidato
all’immortalità della pittura. La rappresentazione
visiva di soggetti che ci riportano al vino è presente
nella storia dell’essere umano dalla notte dei tempi,
anche se le valenze culturali che esprime e i significati
che sottende sono ovviamente il riflesso di contesti storici
e socio-culturali particolari. Dalla scoperta di Noè alle
nozze di Cana, nella Bibbia il vino è un simbolo sospeso
tra la concezione di un benefico sostegno dato all’uomo e
la condanna dei rituali dionisiaci. Ma al suo apice
diverrà Segno altissimo nell’Ultima cena di Cristo. Non
è solo Alceo a ricordarci – sei secoli prima di Cristo
– che la «divinità diede agli uomini il vino per
dimenticare i dolori», né alle soglie del cristianesimo
è solo Orazio a cantare nelle sue Odi: Nunc vino pellite
curas, «Ora cacciate gli affanni col vino».
“Le grandi civiltà pittoriche sono da sempre legate
al vino, il vignaiolo come il pittore ha una sua tavolozza,
ha i suoi pennelli. Presiede e mescola, dosa e trasforma,
gioca con le leggi naturali che presiedono alla
fermentazione, all’evoluzione del vino... L’ordine che
si oppone all’entropia naturale, la paziente ricerca del
vignaiolo e del pittore si oppongono all’essenza divina
dionisiaca che rifiuta la regola della ragione. Il
significato di Dioniso appare allora ambivalente, nei suoi
diversi aspetti: un dio del lavoro, della terra,
dell’ordine, ma anche un Dio dell’ebbrezza, follia, del
corteo di Baccanali. Ma questo aspetto delirante è anche
simbolo di fertilità, simboleggiato da Priapo, o
all’origine di quella cosa meravigliosa che si chiama
teatro. Vi è un legame tra Dioniso e la civiltà umana, e
la chiave per svelarla può essere l’arte. Ci spieghiamo
anche come nell’antichità Dioniso fu considerato il
protettore di tutte le arti, e il Dio dell’ispirazione.
L’arte e il vino racchiudono entrambi una natura materiale
e un potere spirituale: la magia.”
Dipinti ed installazioni saranno esposti negli antichi e
suggestivi sotterranei di Palazzo Jona presso i locali
dell’enoteca ENOPOLIS in collaborazione con la Galleria
d’arte ART.è e gli artisti della web comunità del
FAROVERDE.
all’immortalità della pittura. La rappresentazione
visiva di soggetti che ci riportano al vino è presente
nella storia dell’essere umano dalla notte dei tempi,
anche se le valenze culturali che esprime e i significati
che sottende sono ovviamente il riflesso di contesti storici
e socio-culturali particolari. Dalla scoperta di Noè alle
nozze di Cana, nella Bibbia il vino è un simbolo sospeso
tra la concezione di un benefico sostegno dato all’uomo e
la condanna dei rituali dionisiaci. Ma al suo apice
diverrà Segno altissimo nell’Ultima cena di Cristo. Non
è solo Alceo a ricordarci – sei secoli prima di Cristo
– che la «divinità diede agli uomini il vino per
dimenticare i dolori», né alle soglie del cristianesimo
è solo Orazio a cantare nelle sue Odi: Nunc vino pellite
curas, «Ora cacciate gli affanni col vino».
“Le grandi civiltà pittoriche sono da sempre legate
al vino, il vignaiolo come il pittore ha una sua tavolozza,
ha i suoi pennelli. Presiede e mescola, dosa e trasforma,
gioca con le leggi naturali che presiedono alla
fermentazione, all’evoluzione del vino... L’ordine che
si oppone all’entropia naturale, la paziente ricerca del
vignaiolo e del pittore si oppongono all’essenza divina
dionisiaca che rifiuta la regola della ragione. Il
significato di Dioniso appare allora ambivalente, nei suoi
diversi aspetti: un dio del lavoro, della terra,
dell’ordine, ma anche un Dio dell’ebbrezza, follia, del
corteo di Baccanali. Ma questo aspetto delirante è anche
simbolo di fertilità, simboleggiato da Priapo, o
all’origine di quella cosa meravigliosa che si chiama
teatro. Vi è un legame tra Dioniso e la civiltà umana, e
la chiave per svelarla può essere l’arte. Ci spieghiamo
anche come nell’antichità Dioniso fu considerato il
protettore di tutte le arti, e il Dio dell’ispirazione.
L’arte e il vino racchiudono entrambi una natura materiale
e un potere spirituale: la magia.”
Dipinti ed installazioni saranno esposti negli antichi e
suggestivi sotterranei di Palazzo Jona presso i locali
dell’enoteca ENOPOLIS in collaborazione con la Galleria
d’arte ART.è e gli artisti della web comunità del
FAROVERDE.
15
febbraio 2008
Rosso, spirito divino
Dal 15 febbraio al 16 marzo 2008
arte contemporanea
Location
ENOTECA ENOPOLIS
Ancona, Corso Giuseppe Mazzini, 7, (Ancona)
Ancona, Corso Giuseppe Mazzini, 7, (Ancona)
Vernissage
15 Febbraio 2008, ore 18.30
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