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Incisioni italiane
Dal 1950 al 1971, per iniziativa dell’artista sassarese Stanis Dessy, fu realizzata in città una serie di mostre di incisione che vedevano le opere degli autori locali affiancate da quelle di artisti di ogni altra parte del paese. La mostra riprende il filo di un discorso rimasto immeritatamente interrotto
Comunicato stampa
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Dal 1950 al 1971, per meritevole e audace iniziativa dell'artista sassarese Stanis Dessy, fu realizzata in cittˆ una serie di mostre di incisione che vedevano le opere degli autori locali affiancate da quelle, pi numerose, di artisti di ogni altra parte del paese. Per Sassari fu un appuntamento culturale importante, che permise il confronto diretto fra i vari incisori e consent“ un significativo ampliamento delle conoscenze da parte dei visitatori. Malgrado il notevole successo di critica e di pubblico di queste iniziative, col tempo all'intraprendente coordinatore divenne sempre pi difficile reperire i fondi per la realizzazione e rispettare la cadenza annuale, fino a quando le manifestazioni dovettero cessare. Per iniziativa dell'Associazione Culturale Stanislao Dessy, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Sassari e della Fondazione Banco di Sardegna, quest'anno stato possibile realizzare l'VIII edizione delle mostre di incisione italiana, che dunque va a riprendere il filo di un discorso rimasto immeritatamente interrotto.
Senza l'impegno personale e diretto di Dessy il percorso che arriva fino ad oggi non si sarebbe realizzato, ma molto si deve ai rapporti dell'artista con gli incisori sardi del primo novecento e con consiglieri e confidenti degli anni maturi, come Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale, e istituzioni come la Biennale di Venezia, che favorirono la sua impresa. L'esposizione si apre dunque con alcune opere dei pi rappresentativi maestri della Scuola Sarda del primo Novecento, che eccelle nella tecnica della xilografia, anche se all'origine di essa ci troviamo di fronte a un incisore calcografico, come Felice Melis Marini (1871-1953). Seguono opere di Giuseppe Biasi (1885-1945), Remo Branca (1897-1988), Mario Delitala(1887-1990), Stanis Dessy (1900-1987) e Carmelo Floris (1891-1960).
La mostra prosegue poi con la documentazione sulla nascita, nel 1935, di un piccolo gioiello quale la Scuola Comunale d'Incisione, fortemente voluta e fondata da Dessy, poi diventata Scuola d'Arte e Istituto Statale d'Arte. Generazioni di incisori si formarono sotto la guida di Stanis Dessy. In un suo gustoso articolo del 1954, Salvatore Cambosu descrive il maestro a guardia di un torchio calcografico, all'interno di un istituto straordinario, diretto da Filippo F**ari, vera fucina di talenti, come ancora dimostrato dalle opere presenti in questa mostra.
Rispetto ai tempi in cui si realizzarono le pionieristiche mostre di Dessy i fatti dell'arte sono cambiati. La rassegna attuale, con i suoi 64 artisti e le sue 134 opere, offre un buon esempio delle risposte che la grafica ha saputo dare all'evoluzione dell'arte contemporanea. L'interesse per le tecniche rimane pressante, ma gli artisti le applicano oltre che nei campi tradizionali, in qualche modo alternativi rispetto al rapido evolversi dell'arte in altri settori, anche in frontiere di vera e propria sperimentazione. Non pochi artisti rimodulano il loro vocabolario e ai modi consolidati affiancano sullo stesso foglio elaborazioni che accolgono suggerimenti provenienti dalla strumentazione informatica e dai codici estetici del mondo multimediale. Materiali diversi, talora inaspettati, vengono sovrapposti ai fogli prima del passaggio sotto il torchio, sicch l'espressione Òtecnica mistaÓ non ha avuto mai un ventaglio di significati pi ampio che negli ultimi decenni. Molti artisti, infine, hanno riscoperto il ruolo del pezzo unico, personalizzando in maniera risoluta le loro opere di base seriale. Infine, la sezione dedicata ai giovani che chiude questa VIII mostra di incisione offre l'opportunitˆ di esporre ad artisti in via di affermazione e meritevoli di riconoscimento, assicurando una continuitˆ di esperienze, come avveniva anche per gli allievi della scuola di Dessy.
Senza l'impegno personale e diretto di Dessy il percorso che arriva fino ad oggi non si sarebbe realizzato, ma molto si deve ai rapporti dell'artista con gli incisori sardi del primo novecento e con consiglieri e confidenti degli anni maturi, come Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale, e istituzioni come la Biennale di Venezia, che favorirono la sua impresa. L'esposizione si apre dunque con alcune opere dei pi rappresentativi maestri della Scuola Sarda del primo Novecento, che eccelle nella tecnica della xilografia, anche se all'origine di essa ci troviamo di fronte a un incisore calcografico, come Felice Melis Marini (1871-1953). Seguono opere di Giuseppe Biasi (1885-1945), Remo Branca (1897-1988), Mario Delitala(1887-1990), Stanis Dessy (1900-1987) e Carmelo Floris (1891-1960).
La mostra prosegue poi con la documentazione sulla nascita, nel 1935, di un piccolo gioiello quale la Scuola Comunale d'Incisione, fortemente voluta e fondata da Dessy, poi diventata Scuola d'Arte e Istituto Statale d'Arte. Generazioni di incisori si formarono sotto la guida di Stanis Dessy. In un suo gustoso articolo del 1954, Salvatore Cambosu descrive il maestro a guardia di un torchio calcografico, all'interno di un istituto straordinario, diretto da Filippo F**ari, vera fucina di talenti, come ancora dimostrato dalle opere presenti in questa mostra.
Rispetto ai tempi in cui si realizzarono le pionieristiche mostre di Dessy i fatti dell'arte sono cambiati. La rassegna attuale, con i suoi 64 artisti e le sue 134 opere, offre un buon esempio delle risposte che la grafica ha saputo dare all'evoluzione dell'arte contemporanea. L'interesse per le tecniche rimane pressante, ma gli artisti le applicano oltre che nei campi tradizionali, in qualche modo alternativi rispetto al rapido evolversi dell'arte in altri settori, anche in frontiere di vera e propria sperimentazione. Non pochi artisti rimodulano il loro vocabolario e ai modi consolidati affiancano sullo stesso foglio elaborazioni che accolgono suggerimenti provenienti dalla strumentazione informatica e dai codici estetici del mondo multimediale. Materiali diversi, talora inaspettati, vengono sovrapposti ai fogli prima del passaggio sotto il torchio, sicch l'espressione Òtecnica mistaÓ non ha avuto mai un ventaglio di significati pi ampio che negli ultimi decenni. Molti artisti, infine, hanno riscoperto il ruolo del pezzo unico, personalizzando in maniera risoluta le loro opere di base seriale. Infine, la sezione dedicata ai giovani che chiude questa VIII mostra di incisione offre l'opportunitˆ di esporre ad artisti in via di affermazione e meritevoli di riconoscimento, assicurando una continuitˆ di esperienze, come avveniva anche per gli allievi della scuola di Dessy.
31
gennaio 2008
Incisioni italiane
Dal 31 gennaio al 31 marzo 2008
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
PALAZZO DELLA FRUMENTARIA
Sassari, Via Delle Muraglie, 1, (Sassari)
Sassari, Via Delle Muraglie, 1, (Sassari)
Orario di apertura
ore 10-13, 16-20
Vernissage
31 Gennaio 2008, ore 18.30
Autore