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Metamorfosi
Saranno presentati 15 lavori attraverso i quali gli artisti hanno interpretato con linguaggi e tecniche differenti il tema della metamorfosi, alcuni soffermandosi più sull’aspetto concettuale, altri sull’analisi materica e fisica del fenomeno
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura sabato 26 gennaio alle ore 18,30, presso La Galleria d'arte
La Bacheca, il primo appuntamento della rassegna d'arte contemporanea
Metamorfosi, collettiva alla quale parteciperanno i quattro giovani
artisti Claudia Castangia, Rossana Corti, Francesca Randi e Roberto
Meloni. Nel corso della prima esposizione, visitabile fino al 9
febbraio 2008, saranno presentati 15 lavori attraverso i quali gli
artisti hanno interpretato con linguaggi e tecniche differenti il tema
della metamorfosi, alcuni soffermandosi più sull'aspetto concettuale,
altri sull'analisi materica e fisica del fenomeno. "Metamorfosi è nel
percorso surreale e astratto di Claudia Castangia, l'orribile incubo
dell'inconscio che è consapevole del proprio repellente aspetto",
diventa un'indagine introspettiva nell'opera fotografica di Francesca
Randi che interpreta il tema come trasformazione dell'individuo,
rappresenta la morte e la rinascita nel polittico Habeas Corpus di
Rossana Corti. Infine, il trittico di Roberto Meloni sperimenta
attraverso l'utilizzo delle argille, il fenomeno concreto della
trasformazione, come dimostrano l'utilizzo della materia e la
gestualità dell'intervento.
Dal testo critico di Erica Olmetto: « Vestirsi, travestirsi per
rivivere, rinascere. Metamorfosi è il mutamento della forma, nasce da
lei, nella consapevolezza che ci sarà un cambiamento, la volontà di
attuarlo, la fragilità dell'essere che si priva dell'involucro a cui è
avvezzo per crearne uno nuovo. Si sviluppa servendosi di un corpo che
non è il suo.».
***
Metamorfosi
Rassegna d’arte contemporanea
Prima parte
Vestirsi, travestirsi per rivivere, rinascere.
Metamorfosi è il mutamento della forma, nasce da lei, nella consapevolezza che ci sarà un cambiamento, la volontà di attuarlo, la fragilità dell’essere che si priva dell’involucro a cui è avvezzo per crearne uno nuovo. Si sviluppa servendosi di un corpo che non è il suo.
Metamorfosi è nel percorso surreale e astratto di Claudia Castangia, l’orribile incubo dell’inconscio che è consapevole del proprio repellente aspetto e che, come nel celebre omonimo romanzo kafkiano, si lascia morire nella condizione che il destino gli ha riservato, una pesante corazza che non gli appartiene, un involucro che lo costringe alla solitudine e all’emarginazione dal mondo esterno. I passaggi di colore e le sfumature del viola che incupiscono o rischiarano la forma accentuandone il senso di angoscia, denotano una sperimentazione nella resa cromatica e nella volontà comunicativa dell’artista, rafforzata senz’altro dall’uso quasi ossessivo della scrittura.
All’interno di questa cornice, carica di pathos, si inserisce concentrandosi nel concetto dell’emarginazione e della solitudine, l’indagine introspettiva dell’opera fotografica realizzata da Francesca Randi che interpreta il tema come trasformazione dell’individuo, evidenziandone in modo particolare il distacco dalla società che lo rifiuta. Costretto all’isolamento, l’uomo vive in un drammatico stato di alienazione soffrendo la sua incapacità di non potersi integrare e confrontare con gli altri. Nell’opera Il segreto di Anna, la consapevolezza del rifiuto, il dramma contemporaneo della solitudine, sono trasfigurati nel volto terrorizzato della donna che guarda dall’altra parte della finestra le luci della città, il caos metropolitano, la vita sociale a cui sa di non essere destinata.
Sul tema “dalla morte alla rinascita” è incentrata la metamorfosi di Rossana Corti, Habeas Corpus, polittico composto da 5 opere di piccolo e medio formato ispirate alla risurrezione di un corpo morto nella terra che lo ha creato e ne pretende la sepoltura, il dissolvimento della materia nella polvere da cui riemerge a nuova vita, anima rivestita di luce. Il graduale processo di dissolvimento e rigenerazione e la dicotomia anima – corpo sono rappresentati attraverso sfondi statici e sinteticamente definiti ai quali si contrappongono forme e profili costruiti con passaggi cromatici pastosi e colori vivaci di interessante gusto Pop.
Nelle tre opere di Roberto Meloni le terre argillose si dissolvono al contatto con la superficie, concrete nell’utilizzo della materia e nella gestualità dell’intervento che trasforma le tre diverse tipologie di argilla in opere di raffinata esecuzione pittorica. La metamorfosi non è più solo un concetto o una metafora ma diventa un atto concreto e tangibile, attraverso la manipolazione della materia la terra mescolata e lavorata meticolosamente con la spatola assume una nuova identità.
Osservandola, è piacevole scorgere tra i colori caldi e le sfumature del chiaroscuro, le forme delle antiche anfore di terracotta crepate dal tempo, le scalanature nell’argilla ferrosa delle terme di Sardara e le dolci colline campidanesi dei paesaggi al chiaro di luna lungo la strada di ritorno a casa.
Erica Olmetto
La Bacheca, il primo appuntamento della rassegna d'arte contemporanea
Metamorfosi, collettiva alla quale parteciperanno i quattro giovani
artisti Claudia Castangia, Rossana Corti, Francesca Randi e Roberto
Meloni. Nel corso della prima esposizione, visitabile fino al 9
febbraio 2008, saranno presentati 15 lavori attraverso i quali gli
artisti hanno interpretato con linguaggi e tecniche differenti il tema
della metamorfosi, alcuni soffermandosi più sull'aspetto concettuale,
altri sull'analisi materica e fisica del fenomeno. "Metamorfosi è nel
percorso surreale e astratto di Claudia Castangia, l'orribile incubo
dell'inconscio che è consapevole del proprio repellente aspetto",
diventa un'indagine introspettiva nell'opera fotografica di Francesca
Randi che interpreta il tema come trasformazione dell'individuo,
rappresenta la morte e la rinascita nel polittico Habeas Corpus di
Rossana Corti. Infine, il trittico di Roberto Meloni sperimenta
attraverso l'utilizzo delle argille, il fenomeno concreto della
trasformazione, come dimostrano l'utilizzo della materia e la
gestualità dell'intervento.
Dal testo critico di Erica Olmetto: « Vestirsi, travestirsi per
rivivere, rinascere. Metamorfosi è il mutamento della forma, nasce da
lei, nella consapevolezza che ci sarà un cambiamento, la volontà di
attuarlo, la fragilità dell'essere che si priva dell'involucro a cui è
avvezzo per crearne uno nuovo. Si sviluppa servendosi di un corpo che
non è il suo.».
***
Metamorfosi
Rassegna d’arte contemporanea
Prima parte
Vestirsi, travestirsi per rivivere, rinascere.
Metamorfosi è il mutamento della forma, nasce da lei, nella consapevolezza che ci sarà un cambiamento, la volontà di attuarlo, la fragilità dell’essere che si priva dell’involucro a cui è avvezzo per crearne uno nuovo. Si sviluppa servendosi di un corpo che non è il suo.
Metamorfosi è nel percorso surreale e astratto di Claudia Castangia, l’orribile incubo dell’inconscio che è consapevole del proprio repellente aspetto e che, come nel celebre omonimo romanzo kafkiano, si lascia morire nella condizione che il destino gli ha riservato, una pesante corazza che non gli appartiene, un involucro che lo costringe alla solitudine e all’emarginazione dal mondo esterno. I passaggi di colore e le sfumature del viola che incupiscono o rischiarano la forma accentuandone il senso di angoscia, denotano una sperimentazione nella resa cromatica e nella volontà comunicativa dell’artista, rafforzata senz’altro dall’uso quasi ossessivo della scrittura.
All’interno di questa cornice, carica di pathos, si inserisce concentrandosi nel concetto dell’emarginazione e della solitudine, l’indagine introspettiva dell’opera fotografica realizzata da Francesca Randi che interpreta il tema come trasformazione dell’individuo, evidenziandone in modo particolare il distacco dalla società che lo rifiuta. Costretto all’isolamento, l’uomo vive in un drammatico stato di alienazione soffrendo la sua incapacità di non potersi integrare e confrontare con gli altri. Nell’opera Il segreto di Anna, la consapevolezza del rifiuto, il dramma contemporaneo della solitudine, sono trasfigurati nel volto terrorizzato della donna che guarda dall’altra parte della finestra le luci della città, il caos metropolitano, la vita sociale a cui sa di non essere destinata.
Sul tema “dalla morte alla rinascita” è incentrata la metamorfosi di Rossana Corti, Habeas Corpus, polittico composto da 5 opere di piccolo e medio formato ispirate alla risurrezione di un corpo morto nella terra che lo ha creato e ne pretende la sepoltura, il dissolvimento della materia nella polvere da cui riemerge a nuova vita, anima rivestita di luce. Il graduale processo di dissolvimento e rigenerazione e la dicotomia anima – corpo sono rappresentati attraverso sfondi statici e sinteticamente definiti ai quali si contrappongono forme e profili costruiti con passaggi cromatici pastosi e colori vivaci di interessante gusto Pop.
Nelle tre opere di Roberto Meloni le terre argillose si dissolvono al contatto con la superficie, concrete nell’utilizzo della materia e nella gestualità dell’intervento che trasforma le tre diverse tipologie di argilla in opere di raffinata esecuzione pittorica. La metamorfosi non è più solo un concetto o una metafora ma diventa un atto concreto e tangibile, attraverso la manipolazione della materia la terra mescolata e lavorata meticolosamente con la spatola assume una nuova identità.
Osservandola, è piacevole scorgere tra i colori caldi e le sfumature del chiaroscuro, le forme delle antiche anfore di terracotta crepate dal tempo, le scalanature nell’argilla ferrosa delle terme di Sardara e le dolci colline campidanesi dei paesaggi al chiaro di luna lungo la strada di ritorno a casa.
Erica Olmetto
26
gennaio 2008
Metamorfosi
Dal 26 gennaio al 09 febbraio 2008
giovane arte
Location
GALLERIA D’ARTE LA BACHECA
Cagliari, Via Dei Pisani, 1, (Cagliari)
Cagliari, Via Dei Pisani, 1, (Cagliari)
Vernissage
26 Gennaio 2008, ore 18.30
Autore
Curatore