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Fabre e l’Italia. Un pittore neoclassico tra Torino, Roma e Firenze
Per la prima volta in Italia, una grande retrospettiva dedicata a François-Xavier Fabre (1766-1837)
Comunicato stampa
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Per la prima volta in Italia, una grande retrospettiva dedicata a François-Xavier Fabre (1766-1837), fondatore del museo di Montpellier, rappresenta l'occasione di presentare, quanto più esaurientemente possibile, l'opera di un artista molto apprezzato in vita e al quale la nostra epoca rende sempre più giustizia, come viene attestato dall'interesse che da una trentina d'anni suscita fra gli specialisti del neoclassicismo, dal successo che ottengono sul mercato dell'arte i suoi lavori e dall'acquisto recente di molti dei suoi dipinti da parte di importanti musei britannici e americani.
Vincitore del Gran Premio di Roma di Pittura nel 1787, ai suoi esordi Fabre fu una delle maggiori speranze della nuova pittura di storia anticheggiante, consacrata dal successo del suo maestro David. Le circostanze storiche e i suoi affetti personali lo conducono a Firenze, dove fa carriera e malgrado la marginalità rispetto al mondo artistico parigino, il suo successo non declinerà mai. Principalmente ritrattista, ma anche pittore di storia e paesaggista, lavorò dal 1793 agli inizi del 1820, per la buona società cosmopolita cha amava soggiornare in Toscana, ragione per cui le sue opere si dispersero per tutta Europa, nuocendo così per lungo tempo al giusto riconoscimento del suo talento. Riunire i quadri conservati in Italia (Firenze, Roma, Torino...), ma anche in Polonia, Lituania, Finlandia, Svizzera, Inghilterra, Scozia (National Gallery of Scotland), Irlanda e negli Stati Uniti (Getty Museum di Los Angeles), senza parlare di quelli che si trovano nei musei francesi (Louvre, Museo e Biblioteca Marmottan, Nantes, Poitiers, Montauban) attorno al ricco nucleo del museo di Montpellier, restituisce all'artista la sua esatta dimensione, permettendo così di capire il suo successo e di individuare meglio la sua originalità.
Infatti Fabre, pur restando fedele all'insegnamento di David e pur rifiutando ogni concessione al romanticismo, appare relativamente ricettivo alle influenze sia dei suoi contemporanei sia dei grandi maestri del passato classico, e capace di rinnovarsi attraverso personali ricerche, soprattutto nel campo del paesaggio; il suo stile è caratterizzato da una tecnica perfetta, una grande eleganza e, proprio per la diversità di generi praticata, una indiscutibile varietà.
Vincitore del Gran Premio di Roma di Pittura nel 1787, ai suoi esordi Fabre fu una delle maggiori speranze della nuova pittura di storia anticheggiante, consacrata dal successo del suo maestro David. Le circostanze storiche e i suoi affetti personali lo conducono a Firenze, dove fa carriera e malgrado la marginalità rispetto al mondo artistico parigino, il suo successo non declinerà mai. Principalmente ritrattista, ma anche pittore di storia e paesaggista, lavorò dal 1793 agli inizi del 1820, per la buona società cosmopolita cha amava soggiornare in Toscana, ragione per cui le sue opere si dispersero per tutta Europa, nuocendo così per lungo tempo al giusto riconoscimento del suo talento. Riunire i quadri conservati in Italia (Firenze, Roma, Torino...), ma anche in Polonia, Lituania, Finlandia, Svizzera, Inghilterra, Scozia (National Gallery of Scotland), Irlanda e negli Stati Uniti (Getty Museum di Los Angeles), senza parlare di quelli che si trovano nei musei francesi (Louvre, Museo e Biblioteca Marmottan, Nantes, Poitiers, Montauban) attorno al ricco nucleo del museo di Montpellier, restituisce all'artista la sua esatta dimensione, permettendo così di capire il suo successo e di individuare meglio la sua originalità.
Infatti Fabre, pur restando fedele all'insegnamento di David e pur rifiutando ogni concessione al romanticismo, appare relativamente ricettivo alle influenze sia dei suoi contemporanei sia dei grandi maestri del passato classico, e capace di rinnovarsi attraverso personali ricerche, soprattutto nel campo del paesaggio; il suo stile è caratterizzato da una tecnica perfetta, una grande eleganza e, proprio per la diversità di generi praticata, una indiscutibile varietà.
10
marzo 2008
Fabre e l’Italia. Un pittore neoclassico tra Torino, Roma e Firenze
Dal 10 marzo al 02 giugno 2008
arte moderna
Location
GAM – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Torino, Via Magenta, 31, (Torino)
Torino, Via Magenta, 31, (Torino)
Biglietti
€ 7,50 ridotto € 6,00
Orario di apertura
martedì - domenica 10-18 chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima
Vernissage
10 Marzo 2008, ore 18.30
Autore