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Dario Gambarin – Analysis
Dario Gambarin presenta al pubblico le più recenti opere, tele con tecniche miste.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'artista che dal 1993 ha esposto le sue opere in oltre 37 mostre personali in Italia e all'estero (America, Germania, Svizzera e Turchia), presenta al pubblico i suoi lavori, tele realizzate con tecniche miste raffiguranti profili e volti confusi nel colore.
“ANALYSIS”
Dai volti senza nome di Dario Gambarin, che rivolgono allo spettatore quasi attonito uno sguardo apparentemente scevro da un’espressività immediata, traspare un’inquietudine latente ma palpabile, celata dietro vortici di colore in perenne assestamento.
Sono sagome di materia risolte in tratti fisionomici che non permettono una decifrazione chiara ed univoca degli stati di coscienza che queste sottendono e non conducono ad una lettura critica ma olistica, dei moti dell’animo più profondi.
L’apparente inespressività, volutamente reiterata e reinventata ogni volta solo a livello cromatico, ci introduce tuttavia nel terreno impervio ed arcano del gesto automatico, compiuto quasi in stato di trance, foriero di pratiche magico-rituali antiche continuamente rievocate.
Dalla morte apparente dei volti scarnificati, sempre fedeli a loro stessi, riaffiora il ritmo lento e musicale del fare creativo.
L’energia viscerale dell’artista si manifesta nel campo libero dello spazio pittorico e si riavvolge su se stessa, accompagnando la materia nell’orbita dei pianeti colorati che pervadono la tela.
Anche il segno, il simbolo, la traccia grafica, l’impronta lessicale riaffiorano allora tra gli spazi aperti e chiusi di questi volti senza identità, come alfabeto criptico di un’espressività negata che vuole ridare il potere alla parola.
Utilizzando brandelli di scrittura dal valore semantico complesso, come segno di un automatismo psichico di remota matrice poetico-letteraria, l’artista ripropone la potenza demiurgica dell’atto creativo che inonda la tela di colore e di tracciati primitivi.
Questo e altro nel lavoro oramai consolidato di Dario Gambarin, che continua ad emettere una forte pulsione creativa, un deciso e sofferto segnale di presenza, in paradossale ma consapevole contraddizione con l’inerzia strutturale delle immagini proposte.
Marina Coden
“ANALYSIS”
Dai volti senza nome di Dario Gambarin, che rivolgono allo spettatore quasi attonito uno sguardo apparentemente scevro da un’espressività immediata, traspare un’inquietudine latente ma palpabile, celata dietro vortici di colore in perenne assestamento.
Sono sagome di materia risolte in tratti fisionomici che non permettono una decifrazione chiara ed univoca degli stati di coscienza che queste sottendono e non conducono ad una lettura critica ma olistica, dei moti dell’animo più profondi.
L’apparente inespressività, volutamente reiterata e reinventata ogni volta solo a livello cromatico, ci introduce tuttavia nel terreno impervio ed arcano del gesto automatico, compiuto quasi in stato di trance, foriero di pratiche magico-rituali antiche continuamente rievocate.
Dalla morte apparente dei volti scarnificati, sempre fedeli a loro stessi, riaffiora il ritmo lento e musicale del fare creativo.
L’energia viscerale dell’artista si manifesta nel campo libero dello spazio pittorico e si riavvolge su se stessa, accompagnando la materia nell’orbita dei pianeti colorati che pervadono la tela.
Anche il segno, il simbolo, la traccia grafica, l’impronta lessicale riaffiorano allora tra gli spazi aperti e chiusi di questi volti senza identità, come alfabeto criptico di un’espressività negata che vuole ridare il potere alla parola.
Utilizzando brandelli di scrittura dal valore semantico complesso, come segno di un automatismo psichico di remota matrice poetico-letteraria, l’artista ripropone la potenza demiurgica dell’atto creativo che inonda la tela di colore e di tracciati primitivi.
Questo e altro nel lavoro oramai consolidato di Dario Gambarin, che continua ad emettere una forte pulsione creativa, un deciso e sofferto segnale di presenza, in paradossale ma consapevole contraddizione con l’inerzia strutturale delle immagini proposte.
Marina Coden
22
gennaio 2008
Dario Gambarin – Analysis
Dal 22 gennaio al 02 marzo 2008
arte contemporanea
Location
LE STANZE
Bologna, Via Del Borgo Di San Pietro, 1, (Bologna)
Bologna, Via Del Borgo Di San Pietro, 1, (Bologna)
Vernissage
22 Gennaio 2008, ore 21
Sito web
www.geocities.com/dariogambarin
Editore
MATTEO EDITORE
Autore