L'analisi artistica di Efisio Niolu procede inoltrandosi lungo un sentiero di ricerca in cui il tempo del pensiero non subisce repentine accelerazioni, ma rallenta e si dilata.

"Assorto in una poetica che è anche esercizio di riflessione così Alessandra Menesini descrive l'opera di Niolu in occasione di una recente mostra svoltasi a Cagliari nella prestigiosa sede espositiva del Lazzaretto. l'artista indaga le potenzialità dello spazio, il suo disporsi tra i netti perimetri di una rappresentazione che somiglia a un teorema. Geometriche, le sue costruzioni movimentate dal mutare del colore si orientano armoniche intorno ad un invisibile punto di equilibrio.

Minimo il gesto pittorico, e accurato. Son volumi frontali, architetture pervase da una luminosità senza ombre, elaborazioni di un modulo variabile all'infinito e realizzato nell'ambito di un disegno complessivo omogeneo. Una ricerca d'autore, condotta tra analisi e sintesi, che assimila l'opera di Efisio Niolu ad una partitura musicale".



"La mia pittura, dice l'artista, è una realtà che è parte di me stesso, una realtà che mi è alquanto difficile rivelare a parole. Mi piace pensare alla pittura, e all'arte in generale, come ad uno strumento di indagine capace di rendere visibile l'invisibile.

Io posso dire solo questo: la pittura per me è disciplina, è rispetto, è illuminazione, è una libertà raggiunta che si consolida con il mio fare artistico, giorno dopo giorno, quadro dopo quadro".





Efisio Niolu