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Annalisa Carletti / Chiara Greci – Tempesta di fuoco…un Olocausto ancora in atto
Tra le tante guerre avvenute in questi ultimi tempi, lo sguardo focalizza in particolare, nelle immagini scattate dalle autrici, il conflitto avvenuto nella vicina terra di Bosnia-Erzegovina, una triste realtà vissuta che a soli pochi anni dall’avvenuto sterminio di oltre 10.000 persone, è stata da molti dimenticata, come se tutto fosse passato senza alcuna conseguenza.
Comunicato stampa
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Il Centro Culturale ArtCamera, anche questo inizio anno 2008 propone una mostra documentaristica legata ad un tema sociale di entità internazionale: la GUERRA, il più grande male sociale di tutti i tempi. Tra le tante guerre avvenute in questi ultimi tempi, lo sguardo focalizza in particolare, nelle immagini scattate dalle autrici, il conflitto avvenuto nella vicina terra di Bosnia-Erzegovina, una triste realtà vissuta che a soli pochi anni dall’avvenuto sterminio di oltre 10.000 persone, è stata da molti dimenticata, come se tutto fosse passato senza alcuna conseguenza. In realtà a sono ancora vive le ferite e le sofferenze di coloro che sono rimasti in vita.
Per essere idealmente vicini a quegli innocenti bambini, donne, anziani e uomini civili trucidati in massa, in un ignobile evento considerato tra i molti il più simile e orrendo avvenuto dopo la seconda Guerra Mondiale. Ancora oggi, molti di quei corpi riesumati dalle innumerevoli fosse comuni, non sono stati tutti individuati e sepolti. Per rendere loro un atto di amore, fin tanto che trovino in eterno il loro riposo in PACE.
Per rendere atto di solidarietà verso i 50.000 feriti e i sopravvissuti, che resi privi dei loro beni materiali e spirituali, con immensa umiltà, coraggio e impegno, e tramite il sostegno di numerosi aiuti umanitari, stanno coltivando i primi semi di speranza affinché dal buio nero della tempesta di fuoco, vi possa rinascere e rifiorire presto una nuova primavera.
Per rendere un concreto ringraziamento a tutti coloro che costantemente offrono il proprio volontario sostegno, lavoro e impegno di aiuto umanitario, materiale e spirituale, verso gli innumerevoli bisognosi.
Il senso di questa mostra vuole essere, oltre che un ideale dedito luogo visivo di rimembranza, un grido di denuncia che urla contro tutti gli atti di guerra del mondo, esistiti ed esistenti, e un fervido invito di esortazione di inno alla PACE, sola ed unica modalità di reale convivenza civile e rispettosa fratellanza tra tutti i popoli.
Rita Carioti
Annalisa Carletti nasce e cresce in provincia di Modena, in un ambiente e in una famiglia umile di origine contadine, dalla quale impara il rispetto per le persone, per la natura e l’onestà. La vita di campagna le forgiano uno spirito di libertà e di indipendenza e una ricerca nel viaggio come scoperta e apprendimento. Laureata all’Università di Padova presso la Facoltà di psicologia, dopo la laurea frequenta un corso di specializzazione quadriennale a Firenze. Durente gli studi lavora come educatrice in una comunità psichiatrica. “Il contatto con le persone che soffrono non mi spaventa, anzi mi attiva e mi attira”. Dal 2003 esercita la professione di psicologa come libera professionista. Nel 2006 è volontaria per gli aiuti umanitari con l’associazione Emmaus, presso i campi di lavoro in Bosnia. “L’esperienza di volontariato in Bosnia nasce dall’esigenza di mettermi alla prova…il contatto con la povertà, la sofferenza, la rassegnazione e la rabbia inespressa mi ha scatenato reazioni forti…A volte il sapere di poter aiutare gli altri ti fa sentire utile e fa piacere pensare che anche un piccolo gesto può essere grande per chi non ha altro…fare un lavoro non retribuito, messo a disposizione di chi è più svantaggiato è un grande incentivo e il riscatto emotivo molto più gratificante”.
Chiara Greci nasce ad Arezzo. Frequenta dopo gli sudi classici, la Facoltà di psicologia presso la Università di Firenze dove vince una borsa di studio Erasmus per la Sorbona di Parigi. Nella capitale francese vive per due anni, dove prepara la tesi di laurea presso l’ospedale psichiatrico della “Pitié-Salpetrière” sull’argomento: La storia della cura delle malattie mentali, dagli sciamani a Freund. Tornata in Italia si laurea e iscritta all’Albo degli psicologi, realizza vari stages, master e tirocini nei vari ospedali di Arezzo, Firenze, Genova. Dal 2004 lavora come libera professionista in qualità di psicologa e psicoterapeuta nel proprio studio e collabora con medici legali per l’attività di perizie e valutazioni psicodiagnostiche. Svolge inoltre da diversi anni attività di volontariato in vari centri di accoglienza e comunità di recupero per tossicodipendenti. Nel 2006 è volontaria negli aiuti umanitari con la Associazione Emmaus, presso i campi di lavoro in Bosnia. Per questa causa afferma: “ Piccoli gesti per una grande speranza affinché gli Europei dei Balcani possano essere Europei a tutti gli effetti…non più cittadini di serie B, ma consapevoli autori di ritrovata dignità”.
Per essere idealmente vicini a quegli innocenti bambini, donne, anziani e uomini civili trucidati in massa, in un ignobile evento considerato tra i molti il più simile e orrendo avvenuto dopo la seconda Guerra Mondiale. Ancora oggi, molti di quei corpi riesumati dalle innumerevoli fosse comuni, non sono stati tutti individuati e sepolti. Per rendere loro un atto di amore, fin tanto che trovino in eterno il loro riposo in PACE.
Per rendere atto di solidarietà verso i 50.000 feriti e i sopravvissuti, che resi privi dei loro beni materiali e spirituali, con immensa umiltà, coraggio e impegno, e tramite il sostegno di numerosi aiuti umanitari, stanno coltivando i primi semi di speranza affinché dal buio nero della tempesta di fuoco, vi possa rinascere e rifiorire presto una nuova primavera.
Per rendere un concreto ringraziamento a tutti coloro che costantemente offrono il proprio volontario sostegno, lavoro e impegno di aiuto umanitario, materiale e spirituale, verso gli innumerevoli bisognosi.
Il senso di questa mostra vuole essere, oltre che un ideale dedito luogo visivo di rimembranza, un grido di denuncia che urla contro tutti gli atti di guerra del mondo, esistiti ed esistenti, e un fervido invito di esortazione di inno alla PACE, sola ed unica modalità di reale convivenza civile e rispettosa fratellanza tra tutti i popoli.
Rita Carioti
Annalisa Carletti nasce e cresce in provincia di Modena, in un ambiente e in una famiglia umile di origine contadine, dalla quale impara il rispetto per le persone, per la natura e l’onestà. La vita di campagna le forgiano uno spirito di libertà e di indipendenza e una ricerca nel viaggio come scoperta e apprendimento. Laureata all’Università di Padova presso la Facoltà di psicologia, dopo la laurea frequenta un corso di specializzazione quadriennale a Firenze. Durente gli studi lavora come educatrice in una comunità psichiatrica. “Il contatto con le persone che soffrono non mi spaventa, anzi mi attiva e mi attira”. Dal 2003 esercita la professione di psicologa come libera professionista. Nel 2006 è volontaria per gli aiuti umanitari con l’associazione Emmaus, presso i campi di lavoro in Bosnia. “L’esperienza di volontariato in Bosnia nasce dall’esigenza di mettermi alla prova…il contatto con la povertà, la sofferenza, la rassegnazione e la rabbia inespressa mi ha scatenato reazioni forti…A volte il sapere di poter aiutare gli altri ti fa sentire utile e fa piacere pensare che anche un piccolo gesto può essere grande per chi non ha altro…fare un lavoro non retribuito, messo a disposizione di chi è più svantaggiato è un grande incentivo e il riscatto emotivo molto più gratificante”.
Chiara Greci nasce ad Arezzo. Frequenta dopo gli sudi classici, la Facoltà di psicologia presso la Università di Firenze dove vince una borsa di studio Erasmus per la Sorbona di Parigi. Nella capitale francese vive per due anni, dove prepara la tesi di laurea presso l’ospedale psichiatrico della “Pitié-Salpetrière” sull’argomento: La storia della cura delle malattie mentali, dagli sciamani a Freund. Tornata in Italia si laurea e iscritta all’Albo degli psicologi, realizza vari stages, master e tirocini nei vari ospedali di Arezzo, Firenze, Genova. Dal 2004 lavora come libera professionista in qualità di psicologa e psicoterapeuta nel proprio studio e collabora con medici legali per l’attività di perizie e valutazioni psicodiagnostiche. Svolge inoltre da diversi anni attività di volontariato in vari centri di accoglienza e comunità di recupero per tossicodipendenti. Nel 2006 è volontaria negli aiuti umanitari con la Associazione Emmaus, presso i campi di lavoro in Bosnia. Per questa causa afferma: “ Piccoli gesti per una grande speranza affinché gli Europei dei Balcani possano essere Europei a tutti gli effetti…non più cittadini di serie B, ma consapevoli autori di ritrovata dignità”.
19
gennaio 2008
Annalisa Carletti / Chiara Greci – Tempesta di fuoco…un Olocausto ancora in atto
Dal 19 gennaio al 16 febbraio 2008
fotografia
Location
COFFEE O’CLOCK
Arezzo, Corso Italia, 184, (Arezzo)
Arezzo, Corso Italia, 184, (Arezzo)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 8:00 alle ore 20:00
Vernissage
19 Gennaio 2008, ore 18:00
Sito web
www.artcamera.it
Autore
Curatore