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Vecchi Mestieri & Antiche Tradizioni
Il percorso espositivo si compone di tre sezioni: la quarta edizione della “Mostra degli attrezzi agricoli”, la terza mostra fotografica su Morlupo e dintorni, e una piccola rassegna di immagini e video d’annata dedicati ad alcune delle vecchie edizioni della Festa di Sant’Antonio Abate.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con il Patrocinio e il contributo del Comune di Morlupo, della Provincia di Roma, della Regione Lazio e in collaborazione con l’Ente Regionale Parco Naturale di Veio (*).
Sabato 12 gennaio alle ore 18.30, nelle sale di Palazzo Borghese a Morlupo, sarà inaugurato al pubblico l’allestimento “Vecchi Mestieri & Antiche Tradizioni”, secondo appuntamento della serie “Il Territorio di Morlupo dalle Tradizioni contadine al Parco di Veio”.
L’evento, organizzato dall’Associazione Fratelli di Sant’Antonio Abate – Morlupo (già “Comitato Parrocchiale Festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate”), si affianca, come consuetudine, alle celebrazioni religiose e folcloristiche che si svolgono in paese nei giorni a ridosso del 17 gennaio: l’accensione del tradizionale “Grande Fuoco” in piazza Giovanni XXIII, la sfilata storica, la benedizione degli animali, il Palio della Stella, la distribuzione alla popolazione delle tradizionali pagnottelle benedette.
Il percorso espositivo si compone anche questo anno di tre sezioni distinte legate insieme da un forte denominatore comune: la quarta edizione della “Mostra degli attrezzi agricoli”, la terza mostra fotografica su Morlupo e dintorni, e una piccola rassegna di immagini e video d’annata dedicati ad alcune delle vecchie edizioni della Festa di Sant’Antonio Abate.
Rispetto al passato, gli attrezzi agricoli gentilmente prestati dal Museo storico-etnografico “Casolare 311” e dai cittadini morlupesi Franco De Mattia, Roberto Moroni e Antonio Pisola, sono stati riuniti per temi - dalla mietitura e la lavorazione del grano, all’allevamento del bestiame - con lo scopo di far rivivere, perché non se ne perda memoria, un quadro storico fatto di “Vecchi Mestieri e Antiche Tradizioni”.
Tra i pezzi più originali: “U schioppettu”: un giocattolo fatto con legno di sambuco o biancospino, che serviva a sparare delle palline di stoppa, che prima andavano opportunamente masticate; e “U caracione”: un caratteristico strumento di legno che produceva un rauco gracidio, che aveva il compito di sostituire il suono dei campanelli nelle funzioni religiose che si svolgevano durante la Settimana Santa.
La mostra fotografica ha invece come argomento centrale “Le fontane e fontanili di Morlupo”, immortalati dagli scatti di Franco Fabbro e protagonisti anche del calendario disponibile in mostra gratuitamente. Un tema che sarà perno di una manifestazione che l’Associazione Fratelli di Sant’Antonio Abate si propone di organizzare in primavera (titolo provvisorio: “Adottiamo un fontanile”), che avrà come scopo principale quello di bonificare l’area in cui si trova uno di questi “manufatti minori”, oggi abbandonati all’incuria e coperti da rovi e immondizie. Un’azione simbolica per attirare l’attenzione sull’importanza delle risorse idriche e valorizzare questi piccoli monumenti della civiltà contadina.
Questa nuova edizione inoltre, inaugura un’importante collaborazione con alcuni dei Comuni vicini a Morlupo, che hanno prestato delle significative immagini d’epoca, e che potrebbe essere embrione di una serie di mostre itineranti a tema aperte anche al territorio di Castelnuovo di Porto, Capena, Rignano Flaminio, Sant’Oreste…: dai borghi medievali ai mestieri scomparsi.
Chiude il percorso una sala dedicata ad alcuni contributi multimediali – slideshow fotografici e brevi spezzoni video d’annata – che documentano le edizioni 1986, 1987, 1988 e 2007 della Festa di Sant’Antonio a Morlupo. Filmati amatoriali, gentilmente forniti da Franco De Mattia e Virgilio Munelli, che hanno il merito di raccontare in maniera genuina com’erano Morlupo e i suoi abitanti venti anni fa.
L’edizione 2007 e i suoi protagonisti sono invece narrati da un montaggio di Riccardo Rossiello, che ha ricostruito per immagini la preparazione dei vari eventi della Festa, dal Grande Fuoco alle mostre di Palazzo Borghese.
In questa sala sarà disponibile materiale informativo riguardante il Parco Naturale di Veio, nella cui area rientra anche il territorio di Morlupo.
La mostra resterà aperta fino al 20 gennaio (dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 19).
L’ingresso è gratuito.
* Istituito nel 1997, il Parco di Veio racchiude un’area di grande valore storico, archeologico e naturalistico che si estende per circa 15mila ettari a nord di Roma, tra la via Cassia e la via Flaminia. Comprende parte dei Comuni di Roma (XX Municipio), Sacrofano, Formello, Castelnuovo di Porto, Campagnano di Roma, Mazzano Romano, Magliano Romano, Morlupo e Riano. Circa 270 ettari del territorio del Comune di Morlupo rientrano nel Parco; pari all’11% del territorio comunale.
Sabato 12 gennaio alle ore 18.30, nelle sale di Palazzo Borghese a Morlupo, sarà inaugurato al pubblico l’allestimento “Vecchi Mestieri & Antiche Tradizioni”, secondo appuntamento della serie “Il Territorio di Morlupo dalle Tradizioni contadine al Parco di Veio”.
L’evento, organizzato dall’Associazione Fratelli di Sant’Antonio Abate – Morlupo (già “Comitato Parrocchiale Festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate”), si affianca, come consuetudine, alle celebrazioni religiose e folcloristiche che si svolgono in paese nei giorni a ridosso del 17 gennaio: l’accensione del tradizionale “Grande Fuoco” in piazza Giovanni XXIII, la sfilata storica, la benedizione degli animali, il Palio della Stella, la distribuzione alla popolazione delle tradizionali pagnottelle benedette.
Il percorso espositivo si compone anche questo anno di tre sezioni distinte legate insieme da un forte denominatore comune: la quarta edizione della “Mostra degli attrezzi agricoli”, la terza mostra fotografica su Morlupo e dintorni, e una piccola rassegna di immagini e video d’annata dedicati ad alcune delle vecchie edizioni della Festa di Sant’Antonio Abate.
Rispetto al passato, gli attrezzi agricoli gentilmente prestati dal Museo storico-etnografico “Casolare 311” e dai cittadini morlupesi Franco De Mattia, Roberto Moroni e Antonio Pisola, sono stati riuniti per temi - dalla mietitura e la lavorazione del grano, all’allevamento del bestiame - con lo scopo di far rivivere, perché non se ne perda memoria, un quadro storico fatto di “Vecchi Mestieri e Antiche Tradizioni”.
Tra i pezzi più originali: “U schioppettu”: un giocattolo fatto con legno di sambuco o biancospino, che serviva a sparare delle palline di stoppa, che prima andavano opportunamente masticate; e “U caracione”: un caratteristico strumento di legno che produceva un rauco gracidio, che aveva il compito di sostituire il suono dei campanelli nelle funzioni religiose che si svolgevano durante la Settimana Santa.
La mostra fotografica ha invece come argomento centrale “Le fontane e fontanili di Morlupo”, immortalati dagli scatti di Franco Fabbro e protagonisti anche del calendario disponibile in mostra gratuitamente. Un tema che sarà perno di una manifestazione che l’Associazione Fratelli di Sant’Antonio Abate si propone di organizzare in primavera (titolo provvisorio: “Adottiamo un fontanile”), che avrà come scopo principale quello di bonificare l’area in cui si trova uno di questi “manufatti minori”, oggi abbandonati all’incuria e coperti da rovi e immondizie. Un’azione simbolica per attirare l’attenzione sull’importanza delle risorse idriche e valorizzare questi piccoli monumenti della civiltà contadina.
Questa nuova edizione inoltre, inaugura un’importante collaborazione con alcuni dei Comuni vicini a Morlupo, che hanno prestato delle significative immagini d’epoca, e che potrebbe essere embrione di una serie di mostre itineranti a tema aperte anche al territorio di Castelnuovo di Porto, Capena, Rignano Flaminio, Sant’Oreste…: dai borghi medievali ai mestieri scomparsi.
Chiude il percorso una sala dedicata ad alcuni contributi multimediali – slideshow fotografici e brevi spezzoni video d’annata – che documentano le edizioni 1986, 1987, 1988 e 2007 della Festa di Sant’Antonio a Morlupo. Filmati amatoriali, gentilmente forniti da Franco De Mattia e Virgilio Munelli, che hanno il merito di raccontare in maniera genuina com’erano Morlupo e i suoi abitanti venti anni fa.
L’edizione 2007 e i suoi protagonisti sono invece narrati da un montaggio di Riccardo Rossiello, che ha ricostruito per immagini la preparazione dei vari eventi della Festa, dal Grande Fuoco alle mostre di Palazzo Borghese.
In questa sala sarà disponibile materiale informativo riguardante il Parco Naturale di Veio, nella cui area rientra anche il territorio di Morlupo.
La mostra resterà aperta fino al 20 gennaio (dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 19).
L’ingresso è gratuito.
* Istituito nel 1997, il Parco di Veio racchiude un’area di grande valore storico, archeologico e naturalistico che si estende per circa 15mila ettari a nord di Roma, tra la via Cassia e la via Flaminia. Comprende parte dei Comuni di Roma (XX Municipio), Sacrofano, Formello, Castelnuovo di Porto, Campagnano di Roma, Mazzano Romano, Magliano Romano, Morlupo e Riano. Circa 270 ettari del territorio del Comune di Morlupo rientrano nel Parco; pari all’11% del territorio comunale.
12
gennaio 2008
Vecchi Mestieri & Antiche Tradizioni
Dal 12 al 20 gennaio 2008
Location
PALAZZETTO BORGHESE
Morlupo, Piazzetta Camillo Benso Conte Di Cavour, 3, (ROMA)
Morlupo, Piazzetta Camillo Benso Conte Di Cavour, 3, (ROMA)
Orario di apertura
dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 19
Vernissage
12 Gennaio 2008, ore 18.30