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Clizia e la natura. Animali fantastici e altre meraviglie
Dai bestiari medievali, che Clizia reinterpreta con taglio fortemente ironico, ad animali fiabeschi, il contatto con la natura è forte nell’artista, che nel suo vagare attraverso l’Italia, ha spesso scelto studi situati in luoghi in cui il dialogo con l’ambiente fosse significativo
Comunicato stampa
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Quale spazio può essere più adatto di un Ecomuseo per ospitare una mostra che racconta il rapporto di Clizia con la natura e gli animali?
Un rapporto colto, che affonda le proprie radici in un amore per le lettere e per le fantasie nate intorno all’evoluzione del nostro pianeta.
Dai bestiari medievali, che Clizia reinterpreta con taglio fortemente ironico, ad animali fiabeschi, il contatto con la natura è forte nell’artista, che nel suo vagare attraverso l’Italia, ha spesso scelto studi situati in luoghi in cui il dialogo con l’ambiente fosse significativo.
Da qui nascono una serie di paesaggi antropomorfi in cui figure sono nascoste nei profili delle colline o della vegetazione, ma anche libri per i ragazzi, come quelli di Pinotto l’Ecologo (da lui scritti e illustrati), nati per spiegare ai bambini l’importanza per l’ambiente. Ma il bestiario di Clizia è forse l’esempio più forte di questa passione. Fischietti e ceramiche sono figure vive, animali dall’espressione molto umana, dai sentimenti forti. Sguardi divertiti, gattini imbronciati, uccellini fischianti (veri e propri fischietti funzionanti) appoggiati su animali più grandi, mobiles con pescatori.
Ma anche animali fantastici: forte è la presenza di pesci abissali, figure arcaiche, ibridi tra pesci sconosciuti e il simbolo della luna, che frequentemente, insieme al sole, ricorre nelle immagini di Clizia. Incisioni e sculture riportano motivi geometrici e graffiture che caratterizzano il segno dell’artista.
Laboratori di ceramica sono previsti per le scuole, per ricordare l’importanza che Clizia attribuiva all’insegnamento dell’arte.
Clizia (Mario Giani)
Nasce nel 1923 a Torino.
Nel 1956 allestisce la prima mostra a Torino e l’anno successivo si trasferisce in Germania, nella Foresta Nera, per affinare la propria tecnica sotto la direzione del famoso ceramista Richard Bampi.
Lo stesso anno espone a Parigi e si trasferisce a vivere a Sanremo, dove si attiva per creare laboratori artistici per ragazzi e per rilanciare il turismo grazie ad attività teatrali, espositive e letterarie.
Nel 1958 trasferisce il suo studio e la sua dimora presso i ruderi di Bussana Vecchia, allora disabitata, e fonda la Colonia Internazionale degli Artisti, attirando pittori, scultori e scrittori dall’Italia e dall’Europa.
Nel 1963 si trasferisce a Costigliole d’Asti dove crea e dirige una scuola comunale di ceramica.
Nel 1967 torna a Torino, stabilendosi a Testona, dove si dedica alla creazione di gioielli artistici.
Nel 1970 si trasferisce nella Cascina Speranza, a Bussolino di Gassino (To), dove riprende l’attività di ceramista e continua a lavorare fino alla scomparsa nel luglio del 2000.
Allievo di Mario Giansone in Italia e di Richard Bampi in Germania, Clizia ha speso tutta la propria vita a diffondere la propria esperienza nelle scuole (con particolare attenzione per i disabili) non ponendo, nelle proprie opere, confini tra scultura, teatro, musica, grafica ed illustrazione. Clizia si è misurato con qualsiasi forma espressiva ed in tutte si percepisce il distillato delle precedenti esperienze, della cultura filtrata dalle migliaia di libri letti con attenzione e passione, delle ore spese a trovare il colore giusto di un inchiostro o di uno smalto.
Clizia ha partecipato alle più importanti rassegne internazionali dedicate alla ceramica ed ha allestito prestigiose personali a Parigi, Colonia, Dortmund, Costanza, Monaco, Milano, Torino, Caltagirone, e in numerose altre città europee.
Pubblicazioni
Pinotto ecologo, Paravia, 1971
I figli di Pinotto ecologo, Paravia, 1972
I nipoti di Pinotto ecologo, Paravia, 1972
Un milione di paesaggi.
Gioco educativo, Paravia, 1974
Presepio, ed. Gioco Clizia, 1975
Quadrato magico,
ed. Gioco Clizia, 1975
Terracotta, Ed.Baltea, 1978
L’artigianato della stampa, Daniela Piazza Editore, 1983.
Un rapporto colto, che affonda le proprie radici in un amore per le lettere e per le fantasie nate intorno all’evoluzione del nostro pianeta.
Dai bestiari medievali, che Clizia reinterpreta con taglio fortemente ironico, ad animali fiabeschi, il contatto con la natura è forte nell’artista, che nel suo vagare attraverso l’Italia, ha spesso scelto studi situati in luoghi in cui il dialogo con l’ambiente fosse significativo.
Da qui nascono una serie di paesaggi antropomorfi in cui figure sono nascoste nei profili delle colline o della vegetazione, ma anche libri per i ragazzi, come quelli di Pinotto l’Ecologo (da lui scritti e illustrati), nati per spiegare ai bambini l’importanza per l’ambiente. Ma il bestiario di Clizia è forse l’esempio più forte di questa passione. Fischietti e ceramiche sono figure vive, animali dall’espressione molto umana, dai sentimenti forti. Sguardi divertiti, gattini imbronciati, uccellini fischianti (veri e propri fischietti funzionanti) appoggiati su animali più grandi, mobiles con pescatori.
Ma anche animali fantastici: forte è la presenza di pesci abissali, figure arcaiche, ibridi tra pesci sconosciuti e il simbolo della luna, che frequentemente, insieme al sole, ricorre nelle immagini di Clizia. Incisioni e sculture riportano motivi geometrici e graffiture che caratterizzano il segno dell’artista.
Laboratori di ceramica sono previsti per le scuole, per ricordare l’importanza che Clizia attribuiva all’insegnamento dell’arte.
Clizia (Mario Giani)
Nasce nel 1923 a Torino.
Nel 1956 allestisce la prima mostra a Torino e l’anno successivo si trasferisce in Germania, nella Foresta Nera, per affinare la propria tecnica sotto la direzione del famoso ceramista Richard Bampi.
Lo stesso anno espone a Parigi e si trasferisce a vivere a Sanremo, dove si attiva per creare laboratori artistici per ragazzi e per rilanciare il turismo grazie ad attività teatrali, espositive e letterarie.
Nel 1958 trasferisce il suo studio e la sua dimora presso i ruderi di Bussana Vecchia, allora disabitata, e fonda la Colonia Internazionale degli Artisti, attirando pittori, scultori e scrittori dall’Italia e dall’Europa.
Nel 1963 si trasferisce a Costigliole d’Asti dove crea e dirige una scuola comunale di ceramica.
Nel 1967 torna a Torino, stabilendosi a Testona, dove si dedica alla creazione di gioielli artistici.
Nel 1970 si trasferisce nella Cascina Speranza, a Bussolino di Gassino (To), dove riprende l’attività di ceramista e continua a lavorare fino alla scomparsa nel luglio del 2000.
Allievo di Mario Giansone in Italia e di Richard Bampi in Germania, Clizia ha speso tutta la propria vita a diffondere la propria esperienza nelle scuole (con particolare attenzione per i disabili) non ponendo, nelle proprie opere, confini tra scultura, teatro, musica, grafica ed illustrazione. Clizia si è misurato con qualsiasi forma espressiva ed in tutte si percepisce il distillato delle precedenti esperienze, della cultura filtrata dalle migliaia di libri letti con attenzione e passione, delle ore spese a trovare il colore giusto di un inchiostro o di uno smalto.
Clizia ha partecipato alle più importanti rassegne internazionali dedicate alla ceramica ed ha allestito prestigiose personali a Parigi, Colonia, Dortmund, Costanza, Monaco, Milano, Torino, Caltagirone, e in numerose altre città europee.
Pubblicazioni
Pinotto ecologo, Paravia, 1971
I figli di Pinotto ecologo, Paravia, 1972
I nipoti di Pinotto ecologo, Paravia, 1972
Un milione di paesaggi.
Gioco educativo, Paravia, 1974
Presepio, ed. Gioco Clizia, 1975
Quadrato magico,
ed. Gioco Clizia, 1975
Terracotta, Ed.Baltea, 1978
L’artigianato della stampa, Daniela Piazza Editore, 1983.
19
gennaio 2008
Clizia e la natura. Animali fantastici e altre meraviglie
Dal 19 gennaio al 23 marzo 2008
arte contemporanea
Location
MUSEO ETNOGRAFICO DEL MULINO NUOVO
Settimo Torinese, Via Ludovico Ariosto, 36/BIS, (Torino)
Settimo Torinese, Via Ludovico Ariosto, 36/BIS, (Torino)
Orario di apertura
domenica dalle 15 alle 19; da lunedì a venerdi: visite guidate per gruppi e scuole su prenotazione
Autore