Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Reggiani e Soldati, due grandi astrattisti italiani
Una ventina di opere di due grandi maestri della storia dell’arte italiana che sottolineano l’importanza e la portata del movimento astratto , dagli albori dei primi anni Trenta, fino agli anni Settanta del Novecento.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra Reggiani e Soldati, due grandi astrattisti italiani, proposta dalla Galleria Frediano Farsetti (Corso Italia 27, Cortina d’Ampezzo) presenta circa una ventina di opere di due grandi maestri della storia dell’arte italiana. I dipinti esposti sottolineano l’importanza e la portata del movimento astratto , dagli albori dei primi anni Trenta, fino agli anni Settanta del Novecento.
Nonostante l’alta qualità di questi contributi, la ricerca astratta italiana nei decenni tra le due guerre è rimasta relegata in secondo piano rispetto a quella figurativa, e questo sino agli anni Cinquanta, con la presa di coscienza delle nuove generazioni di artisti e con l’assunzione di questo modello a vero ideale, a vessillo del rinnovamento.
Fulcro di queste vicende fu la Galleria del Milione di Milano ove, nel 1934, fu siglata la prima Dichiarazione degli astrattisti italiani, con la chiara intenzione di realizzare un’arte basata essenzialmente su concetti matematici e geometrici, con la negazione dell’immagine ripresa dal vero.
I dipinti divennero così una sorta di postulati, ma non senza sentimento e poesia, come si può notare in alcune Composizioni di Atanasio Soldati, qui esposte, di chiara ispirazione lirica.
Entrambi i pittori presero parte all’avventura del MAC, Movimento Arte Concreta, dalla denominazione diffusa da Van Doesburg – animatore dell’avanguardia Neoplastica olandese - nel tentativo di avvicinamento alla cultura europea di Mondrian, Klee o Kandinsky.
L’avventura di Soldati si concluse prematuramente nel 1953, ma quella di Reggiani seguì un iter ben più lungo, permettendo al pittore di raggiungere una grande proprietà d’impianto, di colori e di soluzioni formali, ben visibili in opere quali Composizione n. 6 (1967) o Composizione n. 15 (1972).
Dunque un omaggio a questi due artisti uniti dal comune denominatore di una coscienza libera, di una mente geometrica dominata dal cuore e da una capacità intuitiva fuori del comune.
Per l’occasione è stato pubblicato un catalogo, con tavole a colori, biografie degli artisti, testo introduttivo a cura di Silvia Petrioli e schede a cura di Elisa Morello, Silvia Petrioli e Chiara Stefani.
Nonostante l’alta qualità di questi contributi, la ricerca astratta italiana nei decenni tra le due guerre è rimasta relegata in secondo piano rispetto a quella figurativa, e questo sino agli anni Cinquanta, con la presa di coscienza delle nuove generazioni di artisti e con l’assunzione di questo modello a vero ideale, a vessillo del rinnovamento.
Fulcro di queste vicende fu la Galleria del Milione di Milano ove, nel 1934, fu siglata la prima Dichiarazione degli astrattisti italiani, con la chiara intenzione di realizzare un’arte basata essenzialmente su concetti matematici e geometrici, con la negazione dell’immagine ripresa dal vero.
I dipinti divennero così una sorta di postulati, ma non senza sentimento e poesia, come si può notare in alcune Composizioni di Atanasio Soldati, qui esposte, di chiara ispirazione lirica.
Entrambi i pittori presero parte all’avventura del MAC, Movimento Arte Concreta, dalla denominazione diffusa da Van Doesburg – animatore dell’avanguardia Neoplastica olandese - nel tentativo di avvicinamento alla cultura europea di Mondrian, Klee o Kandinsky.
L’avventura di Soldati si concluse prematuramente nel 1953, ma quella di Reggiani seguì un iter ben più lungo, permettendo al pittore di raggiungere una grande proprietà d’impianto, di colori e di soluzioni formali, ben visibili in opere quali Composizione n. 6 (1967) o Composizione n. 15 (1972).
Dunque un omaggio a questi due artisti uniti dal comune denominatore di una coscienza libera, di una mente geometrica dominata dal cuore e da una capacità intuitiva fuori del comune.
Per l’occasione è stato pubblicato un catalogo, con tavole a colori, biografie degli artisti, testo introduttivo a cura di Silvia Petrioli e schede a cura di Elisa Morello, Silvia Petrioli e Chiara Stefani.
26
dicembre 2007
Reggiani e Soldati, due grandi astrattisti italiani
Dal 26 dicembre 2007 al 07 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE FREDIANO FARSETTI
Cortina D'Ampezzo, Corso Italia, 27, (Belluno)
Cortina D'Ampezzo, Corso Italia, 27, (Belluno)
Orario di apertura
10-13 e 16-19.30, festivi compresi
Vernissage
26 Dicembre 2007, ore 12
Ufficio stampa
HEADLINE
Autore