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Yalós. Why glass?
dalla seconda metà del ‘900, mentre la produzione industriale e di massa sostituisce il vetro con materiali plastici, artisti e architetti hanno preso a riscoprire questo materiale trovando in esso la strada per nuove forme espressive
Comunicato stampa
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Dopo Keramikos, ceramica nel Novecento, presentata con successo da Claudia Gian Ferrari nel Dicembre 2006, presentiamo ora il progetto di massima di una nuova esposizione sul vetro contemporaneo nella galleria CLAUDIA GIAN FERRARI
a Milano e, contemporaneamente, alla CATERINA TOGNON ARTE CONTEMPORANEA a Venezia.
Perché sempre più molti artisti decidono, almeno una volta nella loro carriera, di avvicinarsi alla materia vetro e di sperimentarla come personale medium espressivo?
Cosa li attrae?
Invenzione antichissima, si dice il primo materiale chimico creato dall’uomo, il vetro è stato tradizionalmente usato solo in un ambito funzionale e/o decorativo.
Dalla seconda metà del ‘900, mentre la produzione industriale e di massa sostituisce il vetro con materiali plastici, artisti e architetti hanno preso a riscoprire questo materiale trovando in esso la strada per nuove forme espressive.
Fragile e insieme resistente, fuso come bronzo o soffiato come bolla di sapone, leggero o pesante, trasparente o colorato, seducente ma tagliente, affilato, eventualmente pericoloso, duttile nella creazione e poi improvvisamente rigido, liscio e ruvido, massiccio come pietra o sottile e trasparente da risultare evanescente…..
Solo per il fatto di usarlo l’artista subito sorprende, emoziona e suscita reazioni istintive, diremmo ancestrali.
Il rischio è che gli autori, travolti essi stessi dalla seduzione della materia, ne rimangano vittime in un gioco di sterile bellezza.
Nel curare questo progetto, ci siamo poste alla ricerca di opere che aggiungessero forti significati all’uso di un materiale fino a oggi poco praticato nelle arti visive. Alcuni artisti hanno raggiunto l’obiettivo cimentandosi con il vetro in maniera del tutto casuale. Altri, per converso, hanno sviluppato verso di esso una forma di “fedeltà” quasi assoluta.
Riteniamo, tuttavia, che gli artisti selezionati siano comunque riusciti a piegare questa “aristocratica” materia ai loro specifici desideri di comunicazione, e ci narrino del nuovo.
La mostra sarà accompagnata da catalogo con saggio critico di Luca Massimo Barbero.
Claudia Gian Ferrari e Caterina Tognon
a Milano e, contemporaneamente, alla CATERINA TOGNON ARTE CONTEMPORANEA a Venezia.
Perché sempre più molti artisti decidono, almeno una volta nella loro carriera, di avvicinarsi alla materia vetro e di sperimentarla come personale medium espressivo?
Cosa li attrae?
Invenzione antichissima, si dice il primo materiale chimico creato dall’uomo, il vetro è stato tradizionalmente usato solo in un ambito funzionale e/o decorativo.
Dalla seconda metà del ‘900, mentre la produzione industriale e di massa sostituisce il vetro con materiali plastici, artisti e architetti hanno preso a riscoprire questo materiale trovando in esso la strada per nuove forme espressive.
Fragile e insieme resistente, fuso come bronzo o soffiato come bolla di sapone, leggero o pesante, trasparente o colorato, seducente ma tagliente, affilato, eventualmente pericoloso, duttile nella creazione e poi improvvisamente rigido, liscio e ruvido, massiccio come pietra o sottile e trasparente da risultare evanescente…..
Solo per il fatto di usarlo l’artista subito sorprende, emoziona e suscita reazioni istintive, diremmo ancestrali.
Il rischio è che gli autori, travolti essi stessi dalla seduzione della materia, ne rimangano vittime in un gioco di sterile bellezza.
Nel curare questo progetto, ci siamo poste alla ricerca di opere che aggiungessero forti significati all’uso di un materiale fino a oggi poco praticato nelle arti visive. Alcuni artisti hanno raggiunto l’obiettivo cimentandosi con il vetro in maniera del tutto casuale. Altri, per converso, hanno sviluppato verso di esso una forma di “fedeltà” quasi assoluta.
Riteniamo, tuttavia, che gli artisti selezionati siano comunque riusciti a piegare questa “aristocratica” materia ai loro specifici desideri di comunicazione, e ci narrino del nuovo.
La mostra sarà accompagnata da catalogo con saggio critico di Luca Massimo Barbero.
Claudia Gian Ferrari e Caterina Tognon
17
gennaio 2008
Yalós. Why glass?
Dal 17 gennaio al 20 marzo 2008
arte contemporanea
Location
CLAUDIA GIAN FERRARI
Milano, Via Filippo Corridoni, 41, (Milano)
Milano, Via Filippo Corridoni, 41, (Milano)
Orario di apertura
lun-ven 10-19
Vernissage
17 Gennaio 2008, ore 18.30
Autore