Entanglement, le decisioni delle particelle




La collaborazione tra Daniela ddm Di Maro e Roberto Pugliese nasce nel 2006. Provenienti rispettivamente da Accademia di Belle Arti e Conservatorio di Musica (corso di Musica elettronica e nuove tecnologie), i loro lavori sono incentrati sullo studio e il rapporto tra l’uomo (Natura) e le nuove tecnologie (artificio), sviluppati sotto auree definibili come meditative e di ricerca.

Infatti, tutte le opere grafiche realizzate da ddm sono dettate da profondi viaggi interiori, privi di ogni controllo razionale, di ogni pensiero, come tali sono le sonorità create da Roberto, elaborazioni prima mentali e poi sintetiche, di “nuovi mondi possibili” (paralleli), dove le classiche leggi scientifiche sono stravolte e pregne di atmosfere meditative.

Le loro interazioni, hanno trovato come prima fonte espressiva, quella della videoart, dando vita a “sonorizzazioni” in simbiosi con le immagini e, viceversa, “videizzazioni” in simbiosi con il suono.

Dal connubio tra energia visivo-istintiva e energia sonoro-istintiva, come in un ENTANGLEMENT, ossia il meccanismo che lega misteriosamente ogni particella esistente (e non) ad un’altra, sono nati una serie di progetti in cui si evince il forte legame, attraverso ricerche di tipo sperimentale e riflessioni legate alla nuova visione della fisica e meccanica quantistica.

Le opere presentate in “Entanglement, le decisioni delle particelle”, si incontrano e si allontanano come in una osmosi energetica, nonostante la molteplicità linguistica, simbolica e tecnica.

Sono tre le ultime installazioni denominate “audioparticles picture” (quadro di audioparticelle) che racchiudono in uno o più istanti, la ricerca meditativa tra le forme della Natura, di linee, di tratto e soprattutto di “vuoto”, tramutate in ambientazioni sonore e intitolate rispettivamente “Line in, line out=empty 1,2,3”.

“Stand-by” è il video presente nella rassegna “VideoartYearbook2007”, e indaga sull’interazione dell’uomo con la tecnologia e sulla percezione ambigua di sequenze di immagini, con un sottile riferimento (di contestazione) ad una particella luminosa, un “fotone” intrappolato nel nero del congegno televisivo.

“Audio-Sphere” è l’installazione in cui l’interazione del fruitore con delle sfere trasparenti, fa si che le particelle dell’elemento maggiormente presente sul nostro pianeta, l’Acqua, cambino la propria natura sonora.

Un particolare ringraziamento va alle aziende LOVERI e EDIROL, che, con il temporaneo prestito dei loro materiali hanno permesso la realizzazione dell’evento.