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Graciela Iturbide – El baño de Frida
Nel 2005, per la prima volta dopo 51 anni dalla morte di Frida Kahlo, è stato riaperto il bagno di “Casa Azul”, abitazione privata della pittrice. In questa occasione Graciela Iturbide ha compiuto un “viaggio” nel privato dell’artista messicana e, in una settimana di permanenza, ha raccolto con la sua macchina fotografica “testimoni” fondamentali del suo percorso umano e artistico
Comunicato stampa
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Sabato 8 dicembre alle ore 20.00 si inaugura presso il Foyer del TEATRO FUEDDU E GESTU a Villasor (CA) “El baño de Frida”, mostra della fotografa messicana Graciela Iturbide.
Nel 2005, per la prima volta dopo 51 anni dalla morte di Frida Kahlo, è stato riaperto il bagno di “Casa Azul”, abitazione privata della pittrice. In questa occasione Graciela Iturbide ha compiuto un “viaggio” nel privato dell’artista messicana e, in una settimana di permanenza, ha raccolto con la sua macchina fotografica “testimoni” fondamentali del suo percorso umano e artistico: medicine, protesi, corpetti e corsetti, grembiuli ospedalieri e animali impagliati, il ritratto di Stalin e la sua borsa dell’acqua calda. Spesso sporchi di colore, questi oggetti testimoniano l’impossibilità, da parte di Frida, di separare vita privata e vita artistica, dolore fisic! o e sollievo creativo, fusione simboleggiata dal bagno, luogo fondamentale dove iniziava le sue giornate e dove tornava spesso ambientandovi più di un’opera (famoso il suo autoritratto nella vasca).
Una prima parte del lavoro di Graciela Iturbide, una versione a colori e con un taglio maggiormente documentaristico, è stata proposta alla National Gallery of Art di Washington. I lavori presentati in questa occasione, invece, sono frutto di un secondo “colloquio” tra le due donne messicane, avvenuto nel 2006; incontro in cui la fotografa ha cercato di entrare in intimo contatto con la pittrice, confrontandosi con il suo mito e la sua umanità: un percorso fatto da 15 fotografie in bianco e nero che si conclude con l’autoritratto che Iturbide realizza riproponendo la posizione adottata da Frida in una celebre opera.
La mostra proposta a Villasor viene presentata per la prima volta in Europa. Nella primavera del 20! 08 la mostra sarà esposta a Roma e per l’occasione la cas a editrice Punctum realizzerà il catalogo di accompagnamento.
L’inaugurazione sarà preceduta dagli interventi del regista Giampietro Orrù, di Salvatore Ligios direttore di Su Palatu, di Luciano Marrocu assessore alla Cultura della Provincia di Cagliari, della scrittrice Anna Cristina Secci e del critico d’arte Alessandra Menesini.
La mostra rimarrà aperta sino al 30 dicembre 2007 e potrà essere visitata tutti i giorni, dalle ore 16.30 alle 20.30 (lunedì chiuso). L’ingresso è gratuito.
L’esposizione è organizzata in collaborazione con la Compagnia teatrale Fueddu e Gestu, il museo della fotografia Su Palatu, il Comune di Villasor, la Provincia di Cagliari, la Regione Autonoma della Sardegna, la società Palacomposita e la casa editrice Punctum.
Graciela Iturbide nasce nel 1942 a Città del Messico. Nel 1969 inizia i suoi studi nel Centro Universitario de Estudios Cinematográficos de la Universidad Nacional Autónoma de México, dedicandosi inzialmente allo studio del cinema. È stata assistente del grande fotografo Manuel Alvarez Bravo, importante figura che ha influenzato il suo percorso artistico. Nel 1974 inizia a viaggiare frequentemente verso Panama. Il 1975 è l’anno della prima esposizione, con il lavoro “ Tres fotógrafas mexicanas”. Nel 1986 riceve il premio dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro dell’ONU per il portfolio “El empleo a su carencia (Chile,1986)”. Nel 1987 riceve il premio W.Eugene Smith per il suo lavoro nello Juchitán seguito nel 1988 dal John Simon Guggenheim Memorial Felloswhip con il progetto “Celebración y Muerte” e il primo premio al Mois de la! Photographie di Parigi.
Nel 1990 espone “External Encounters, Internal Imagings: The Photographs of Graciela Iturbide” nel Museum of Modern Art di San Francisco, premiata con il Gran Premio Internazionale di Hokkaido in Giappone. Tra i tanti libri si ricorda: “Images of the spirit” nel 1996. In Italia ha pubblicato “Mozambico” nel 2006 e “Roma. Graciela Iturbide” nel 2007. Vive e lavora a Città del Messico.
Nel 2005, per la prima volta dopo 51 anni dalla morte di Frida Kahlo, è stato riaperto il bagno di “Casa Azul”, abitazione privata della pittrice. In questa occasione Graciela Iturbide ha compiuto un “viaggio” nel privato dell’artista messicana e, in una settimana di permanenza, ha raccolto con la sua macchina fotografica “testimoni” fondamentali del suo percorso umano e artistico: medicine, protesi, corpetti e corsetti, grembiuli ospedalieri e animali impagliati, il ritratto di Stalin e la sua borsa dell’acqua calda. Spesso sporchi di colore, questi oggetti testimoniano l’impossibilità, da parte di Frida, di separare vita privata e vita artistica, dolore fisic! o e sollievo creativo, fusione simboleggiata dal bagno, luogo fondamentale dove iniziava le sue giornate e dove tornava spesso ambientandovi più di un’opera (famoso il suo autoritratto nella vasca).
Una prima parte del lavoro di Graciela Iturbide, una versione a colori e con un taglio maggiormente documentaristico, è stata proposta alla National Gallery of Art di Washington. I lavori presentati in questa occasione, invece, sono frutto di un secondo “colloquio” tra le due donne messicane, avvenuto nel 2006; incontro in cui la fotografa ha cercato di entrare in intimo contatto con la pittrice, confrontandosi con il suo mito e la sua umanità: un percorso fatto da 15 fotografie in bianco e nero che si conclude con l’autoritratto che Iturbide realizza riproponendo la posizione adottata da Frida in una celebre opera.
La mostra proposta a Villasor viene presentata per la prima volta in Europa. Nella primavera del 20! 08 la mostra sarà esposta a Roma e per l’occasione la cas a editrice Punctum realizzerà il catalogo di accompagnamento.
L’inaugurazione sarà preceduta dagli interventi del regista Giampietro Orrù, di Salvatore Ligios direttore di Su Palatu, di Luciano Marrocu assessore alla Cultura della Provincia di Cagliari, della scrittrice Anna Cristina Secci e del critico d’arte Alessandra Menesini.
La mostra rimarrà aperta sino al 30 dicembre 2007 e potrà essere visitata tutti i giorni, dalle ore 16.30 alle 20.30 (lunedì chiuso). L’ingresso è gratuito.
L’esposizione è organizzata in collaborazione con la Compagnia teatrale Fueddu e Gestu, il museo della fotografia Su Palatu, il Comune di Villasor, la Provincia di Cagliari, la Regione Autonoma della Sardegna, la società Palacomposita e la casa editrice Punctum.
Graciela Iturbide nasce nel 1942 a Città del Messico. Nel 1969 inizia i suoi studi nel Centro Universitario de Estudios Cinematográficos de la Universidad Nacional Autónoma de México, dedicandosi inzialmente allo studio del cinema. È stata assistente del grande fotografo Manuel Alvarez Bravo, importante figura che ha influenzato il suo percorso artistico. Nel 1974 inizia a viaggiare frequentemente verso Panama. Il 1975 è l’anno della prima esposizione, con il lavoro “ Tres fotógrafas mexicanas”. Nel 1986 riceve il premio dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro dell’ONU per il portfolio “El empleo a su carencia (Chile,1986)”. Nel 1987 riceve il premio W.Eugene Smith per il suo lavoro nello Juchitán seguito nel 1988 dal John Simon Guggenheim Memorial Felloswhip con il progetto “Celebración y Muerte” e il primo premio al Mois de la! Photographie di Parigi.
Nel 1990 espone “External Encounters, Internal Imagings: The Photographs of Graciela Iturbide” nel Museum of Modern Art di San Francisco, premiata con il Gran Premio Internazionale di Hokkaido in Giappone. Tra i tanti libri si ricorda: “Images of the spirit” nel 1996. In Italia ha pubblicato “Mozambico” nel 2006 e “Roma. Graciela Iturbide” nel 2007. Vive e lavora a Città del Messico.
08
dicembre 2007
Graciela Iturbide – El baño de Frida
Dall'otto al 30 dicembre 2007
fotografia
Location
TEATRO FUEDDU E GESTU
Villasor, Via San Sperate, (Cagliari)
Villasor, Via San Sperate, (Cagliari)
Orario di apertura
tutti i giorni, dalle ore 16.30 alle 20.30 (lunedì chiuso).
Vernissage
8 Dicembre 2007, ore 20
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