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Riccardo Romani – AltrArte
La mostra di tele, chine, tecniche miste, lampade, quadri di luci ed oggettistica d’arte, vuole offrire ad un pubblico attento un sguardo d’insieme delle molteplici espressioni della dinamicità artistico-creativa del Maestro Riccardo Romani
Comunicato stampa
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La mostra di tele, chine, tecniche miste, lampade, quadri di luci ed oggettistica d’arte, vuole offrire ad un pubblico attento un sguardo d’insieme delle molteplici espressioni della dinamicità artistico-creativa del Maestro Riccardo Romani.
Creativo eclettico ed esuberante, il cinestesico Romani coglie nell’animo del quotidiano possibilità latenti, intime e luminose, colore, movimenti ed accelerazioni che allo stesso quotidiano restituisce in sofisticate opere sempre espressione di eccezionale vitalità interiore.
Nato a Roma nel 1955, cresce in quella stessa Via Margutta in cui solo dieci anni prima, come gli ricordava emozionato poco tempo fa il Maestro Emilio Vedova nella sua abitazione di Venezia, gli amici Renato Birolli, Giulio Turcato, Piero Dorazio, Renato Guttuso e lo stesso Vedova, si incontravano per organizzare il loro contributo alla Resistenza.
Eredita la sensibilità artistica dal padre Giovanni, maestro orafo della famiglia Bulgari, e dallo zio Augusto Cassandri, fonditore artistico della fonderia Cassandri-Vangelli autrice del restauro della statua dell’angelo di Castel Sant’Angelo, dai quali apprende anche le tecniche di lavorazione dell’oro. A 14 anni espone per la prima volta i suoi disegni nel corso della famosa tre giorni d’arte di Via Margutta, crocevia di frenetici movimenti artistici ed intellettuali.
Adolescente estremamente vivace ed intraprendente, frequenta una Roma in piena evoluzione artistica, le strade, i ritrovi e le mostre di Schifano, Festa, Angeli, Dorazio, Birolli, Guttuso, Afro, Borghese e Domenico Purificato (suo caro amico) titolare della Cattedra di pittura e direttore dell’Accademia di Belle Arti.
Appena ventenne diviene formatore artistico di Rizzoli Finarte, occupandosi di opere d’arte, mostre e fiere internazionali, che lo porteranno a muoversi in tutta Italia confrontandosi con ambienti, artisti e collezionisti di tutto il mondo.
Conosce e si confronta con Aligi Sassu, Alberto Sughi e Giovanni Cappelli. A quest’ultimo, poco prima della sua scomparsa, dedicherà una piccola personale -“Questa piccola mostra vuole essere un semplice contributo a un grande artista del silenzio pittorico”- allestita nel suo studio di Alghero.
Innamorato infatti della Sardegna, dei suoi profumi penetranti, dei colori schietti e diretti e del silenzio armonico dei suoi ampi orizzonti, nel 1980 vi trasferisce la propria residenza, lasciandosi travolgere da intense percezioni che lo hanno e tuttora lo inducono a nuove sperimentazioni, di cui parte oggetto della mostra che si terrà dal 8 dicembre al 15 gennaio p.v. presso la galleria CreArte.
“Il dinamismo nell’arte è tratto dagli impulsi creativi che il mio cervello riceve: sensazioni, suggestioni, stimoli continui, necessari, veloci… tanto che a volte non si ha neanche il tempo di elaborarli, di dargli forma materiale, che già vengono travolti da nuove idee, in un susseguirsi di emozioni.”
Mai inclini all’ammiccamento di tipo commerciale, a volte provocatorie, le espressioni della creatività di Riccardo Romani, dipinto, scultura, gioiello, fontana, progetto/realizzazione di campagna/giardino, studio/ritrovo, complemento d’abbigliamento o d’arredo, sono sempre frutto delle sue intime e spiccatissime sensibilità ed energia creative, “luci” apprezzate e fruite da amanti dell’arte di Miami, Londra, Francoforte, Barcellona, Madrid, Parigi, Milano, Alessandria, Stresa, Brescia, Padova, Bologna, Venezia, Sassari, Alghero, Cagliari, Parma, Firenze…
Le opere di Romani sono presenti nelle aste nazionali e nelle fiere di settore.
Creativo eclettico ed esuberante, il cinestesico Romani coglie nell’animo del quotidiano possibilità latenti, intime e luminose, colore, movimenti ed accelerazioni che allo stesso quotidiano restituisce in sofisticate opere sempre espressione di eccezionale vitalità interiore.
Nato a Roma nel 1955, cresce in quella stessa Via Margutta in cui solo dieci anni prima, come gli ricordava emozionato poco tempo fa il Maestro Emilio Vedova nella sua abitazione di Venezia, gli amici Renato Birolli, Giulio Turcato, Piero Dorazio, Renato Guttuso e lo stesso Vedova, si incontravano per organizzare il loro contributo alla Resistenza.
Eredita la sensibilità artistica dal padre Giovanni, maestro orafo della famiglia Bulgari, e dallo zio Augusto Cassandri, fonditore artistico della fonderia Cassandri-Vangelli autrice del restauro della statua dell’angelo di Castel Sant’Angelo, dai quali apprende anche le tecniche di lavorazione dell’oro. A 14 anni espone per la prima volta i suoi disegni nel corso della famosa tre giorni d’arte di Via Margutta, crocevia di frenetici movimenti artistici ed intellettuali.
Adolescente estremamente vivace ed intraprendente, frequenta una Roma in piena evoluzione artistica, le strade, i ritrovi e le mostre di Schifano, Festa, Angeli, Dorazio, Birolli, Guttuso, Afro, Borghese e Domenico Purificato (suo caro amico) titolare della Cattedra di pittura e direttore dell’Accademia di Belle Arti.
Appena ventenne diviene formatore artistico di Rizzoli Finarte, occupandosi di opere d’arte, mostre e fiere internazionali, che lo porteranno a muoversi in tutta Italia confrontandosi con ambienti, artisti e collezionisti di tutto il mondo.
Conosce e si confronta con Aligi Sassu, Alberto Sughi e Giovanni Cappelli. A quest’ultimo, poco prima della sua scomparsa, dedicherà una piccola personale -“Questa piccola mostra vuole essere un semplice contributo a un grande artista del silenzio pittorico”- allestita nel suo studio di Alghero.
Innamorato infatti della Sardegna, dei suoi profumi penetranti, dei colori schietti e diretti e del silenzio armonico dei suoi ampi orizzonti, nel 1980 vi trasferisce la propria residenza, lasciandosi travolgere da intense percezioni che lo hanno e tuttora lo inducono a nuove sperimentazioni, di cui parte oggetto della mostra che si terrà dal 8 dicembre al 15 gennaio p.v. presso la galleria CreArte.
“Il dinamismo nell’arte è tratto dagli impulsi creativi che il mio cervello riceve: sensazioni, suggestioni, stimoli continui, necessari, veloci… tanto che a volte non si ha neanche il tempo di elaborarli, di dargli forma materiale, che già vengono travolti da nuove idee, in un susseguirsi di emozioni.”
Mai inclini all’ammiccamento di tipo commerciale, a volte provocatorie, le espressioni della creatività di Riccardo Romani, dipinto, scultura, gioiello, fontana, progetto/realizzazione di campagna/giardino, studio/ritrovo, complemento d’abbigliamento o d’arredo, sono sempre frutto delle sue intime e spiccatissime sensibilità ed energia creative, “luci” apprezzate e fruite da amanti dell’arte di Miami, Londra, Francoforte, Barcellona, Madrid, Parigi, Milano, Alessandria, Stresa, Brescia, Padova, Bologna, Venezia, Sassari, Alghero, Cagliari, Parma, Firenze…
Le opere di Romani sono presenti nelle aste nazionali e nelle fiere di settore.
08
dicembre 2007
Riccardo Romani – AltrArte
Dall'otto dicembre 2007 al 15 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
CREARTE
Alghero, Via Sassari, 101, (Sassari)
Alghero, Via Sassari, 101, (Sassari)
Orario di apertura
10/13.00-17/20.30
Vernissage
8 Dicembre 2007, ore 18
Autore