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Ovidiu Paulescu – Bianco e Nero… quasi
Teatro e politica, individuo e società, vita e morte. Il progetto propone un’autopsia dello spettacolo realizzato attraverso fotografie, documenti storici, video e una performance con la lettura di un testo teatrale del terzo secolo avanti Cristo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Fra il sogno e la realtà, ne troppo onirico ne troppo reale, c’è il teatro … perché … perché il TEATRO? … Non è una rappresentazione metaforica del sogno il buio che precede l’apertura del sipario? Non é una RAPPRESENTAZIONE metaforica del sogno ciò che resta sotto ai riflettori dalla prima all’ultima scena? Non è una RAPPRESENTAZIONE simbolica del risveglio l’applauso che suggella la FINE del sogno-spettacolo?... BUON SOGNO! … ma sopratutto … BUON RISVEGLO, che è ben più difficile … “ (Tratto da ‘Il n’y aura pas du titre’ di O.P)
Bianco e Nero potrebbe essere il titolo di una qualsiasi mostra. Numerosi artisti si sono avvicinati nel corso della storia al concetto di colore e l’antagonismo di questi non-colori sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista socio-politico. Bianco e Nero…quasi è un’impresa critica, pseudo polemica che invita ad un profondo processo di coscienza e riflessione dell'individuo nei momenti storici cruciali e sul carattere teatrale della vita e della politica. Il pesante “quasi” si trasforma nel sottile filo che segna l’istante fra la vita e la morte, il momento decisivo del nostro ruolo nella storia.
Con Bianco e Nero…quasi Paulescu propone per la prima volta in Italia un progetto sperimentale che attraverso una selezione di opere elaborate durante gli ultimi 20 anni, crea un dialogo tra due diverse epoche – la tumultuosa rivoluzione francese e la controversa rivoluzione romena del 1989, tra vita reale e teatro – la vita reale dell' artista e la vita ideologica del teatro parigino Behague. Lo scopo è di sollecitare una riflessione senza dare delle risposte, incitare senza soddisfare.
Teatro e politica, individuo e società, vita e morte. Il progetto propone un’autopsia dello spettacolo realizzato attraverso fotografie, documenti storici, una performance con la lettura di un testo teatrale del terzo secolo avanti Cristo e una serie di video di importante peso storico e culturale. Una testimonianza video dell'artista ci propone un veicolo di analisi selettiva individuale mentre un video sui concetti di amore e odio attraverso varie culture si trasforma in uno strumento di dialogo politico.
A margine sarà presentato il manoscritto “Le français dans ses plus belles expressions” in collaborazione con la casa editrice “Carte Segrete”.
Hanno partecipato al progetto personalità come Carole Bouquet, André Wilms, Jacqueline Risset, Olivier Rolin, Charles Aznavour, Gilbert & George, Jannis Kounellis, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Georg Baselitz, Christian Boltanski, Achille Bonito Oliva, Mimmo Paladino, Claude Berri, Max Gallo, Elisabeth Anderson, Peter Kemp, Thomas Hirschhorn, Wanda Mihuleac, Arturo Brachetti, Maurizio Scapparo, Jean-Paul Gaultier, Giovanna Colonna, Henriette Walter, Jean Dutourd, Marcus Steinweg, Paul Poupard, Bernard Kouchner, Fausto Anzelmo, Patrick Poivre D’Arvor, Bernard Ruiz-Picasso, Dominique Paini, Bruno Racin,Theodor Stanger.
Bianco e Nero potrebbe essere il titolo di una qualsiasi mostra. Numerosi artisti si sono avvicinati nel corso della storia al concetto di colore e l’antagonismo di questi non-colori sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista socio-politico. Bianco e Nero…quasi è un’impresa critica, pseudo polemica che invita ad un profondo processo di coscienza e riflessione dell'individuo nei momenti storici cruciali e sul carattere teatrale della vita e della politica. Il pesante “quasi” si trasforma nel sottile filo che segna l’istante fra la vita e la morte, il momento decisivo del nostro ruolo nella storia.
Con Bianco e Nero…quasi Paulescu propone per la prima volta in Italia un progetto sperimentale che attraverso una selezione di opere elaborate durante gli ultimi 20 anni, crea un dialogo tra due diverse epoche – la tumultuosa rivoluzione francese e la controversa rivoluzione romena del 1989, tra vita reale e teatro – la vita reale dell' artista e la vita ideologica del teatro parigino Behague. Lo scopo è di sollecitare una riflessione senza dare delle risposte, incitare senza soddisfare.
Teatro e politica, individuo e società, vita e morte. Il progetto propone un’autopsia dello spettacolo realizzato attraverso fotografie, documenti storici, una performance con la lettura di un testo teatrale del terzo secolo avanti Cristo e una serie di video di importante peso storico e culturale. Una testimonianza video dell'artista ci propone un veicolo di analisi selettiva individuale mentre un video sui concetti di amore e odio attraverso varie culture si trasforma in uno strumento di dialogo politico.
A margine sarà presentato il manoscritto “Le français dans ses plus belles expressions” in collaborazione con la casa editrice “Carte Segrete”.
Hanno partecipato al progetto personalità come Carole Bouquet, André Wilms, Jacqueline Risset, Olivier Rolin, Charles Aznavour, Gilbert & George, Jannis Kounellis, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Georg Baselitz, Christian Boltanski, Achille Bonito Oliva, Mimmo Paladino, Claude Berri, Max Gallo, Elisabeth Anderson, Peter Kemp, Thomas Hirschhorn, Wanda Mihuleac, Arturo Brachetti, Maurizio Scapparo, Jean-Paul Gaultier, Giovanna Colonna, Henriette Walter, Jean Dutourd, Marcus Steinweg, Paul Poupard, Bernard Kouchner, Fausto Anzelmo, Patrick Poivre D’Arvor, Bernard Ruiz-Picasso, Dominique Paini, Bruno Racin,Theodor Stanger.
11
dicembre 2007
Ovidiu Paulescu – Bianco e Nero… quasi
Dall'undici al 12 dicembre 2007
performance - happening
Location
STABILIMENTI CULTURALI
Roma, Via San Liberio, 11, (Roma)
Roma, Via San Liberio, 11, (Roma)
Vernissage
11 Dicembre 2007, ore 18:30 performance alle 19 e alle21)
Autore
Curatore