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Loredana Barillaro – Immutate esistenze
L’esposizione rientra nell’ambito dell’iniziativa L’Arte si Mostra in Succursale pensata sulla scia delle attività che già in passato il Gruppo Banca Sella ha organizzato a sostegno dell’arte
Comunicato stampa
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Loredana Barillaro nasce a Cosenza nel 1978, vive e lavora ad Acri (Cs). Inizia a dipingere da autodidatta. Al centro dei suoi lavori vi sono temi di impellenza sociale e il suo operare si pone dunque, come strumento di comunicazione e bisogno personale per gridare malesseri individuali e sociali.
Il lavoro degli ultimi anni è incentrato in particolar modo sui meccanismi che governano il mondo, la società, e sulle difficoltà dell’uomo nel districarsi in questi meccanismi. Il dolore, la sopraffazione, l’odio. Dunque un messaggio di ribellione, un urlo di giustizia, un mezzo per denunciare un martirio che non ha mai avuto fine, quello dell’uomo contemporaneo, e che si fa metafora dei meccanismi perversi – moderne tecniche di tortura – tipiche della società odierna. Una riflessione globale sul vivere dell’umanità mediante l’impiego di materiali derivanti dall’uso quotidiano come traccia del vivere. Una ricerca essenziale nella dicotomia fra interno ed esterno in un continuo interscambio fra la sfera interiore dell’animo e quella che si specchia nel mondo.
Sulla superficie dei dipinti compaiono inserti di vario tipo a togliere alla tela il suo carattere bidimensionale. Una sperimentazione velocissima e continua che conduce a lavori talvolta formalmente diversi gli uni dagli altri, ma che hanno un solo filo conduttore, la riflessione sull’uomo contemporaneo. Una sorta di viaggio che non cerca necessariamente un approdo.
Gli ultimi lavori sono incentrati in particolare sull’uso della stoffa che, da elemento leggerissimo (l’anima) può divenire sostanza materica (il corpo), perennemente compresa e compressa, dunque, fra l’anelito alla libertà e la costrizione di una società opprimente.
Il lavoro degli ultimi anni è incentrato in particolar modo sui meccanismi che governano il mondo, la società, e sulle difficoltà dell’uomo nel districarsi in questi meccanismi. Il dolore, la sopraffazione, l’odio. Dunque un messaggio di ribellione, un urlo di giustizia, un mezzo per denunciare un martirio che non ha mai avuto fine, quello dell’uomo contemporaneo, e che si fa metafora dei meccanismi perversi – moderne tecniche di tortura – tipiche della società odierna. Una riflessione globale sul vivere dell’umanità mediante l’impiego di materiali derivanti dall’uso quotidiano come traccia del vivere. Una ricerca essenziale nella dicotomia fra interno ed esterno in un continuo interscambio fra la sfera interiore dell’animo e quella che si specchia nel mondo.
Sulla superficie dei dipinti compaiono inserti di vario tipo a togliere alla tela il suo carattere bidimensionale. Una sperimentazione velocissima e continua che conduce a lavori talvolta formalmente diversi gli uni dagli altri, ma che hanno un solo filo conduttore, la riflessione sull’uomo contemporaneo. Una sorta di viaggio che non cerca necessariamente un approdo.
Gli ultimi lavori sono incentrati in particolare sull’uso della stoffa che, da elemento leggerissimo (l’anima) può divenire sostanza materica (il corpo), perennemente compresa e compressa, dunque, fra l’anelito alla libertà e la costrizione di una società opprimente.
05
dicembre 2007
Loredana Barillaro – Immutate esistenze
Dal 05 al 28 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
BANCA SELLA
Firenze, Viale Dei Mille, 7/9, (Firenze)
Firenze, Viale Dei Mille, 7/9, (Firenze)
Orario di apertura
Lunedì-venerdì 8.30-13.30 e 14.45-15.45
Autore
Curatore