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Arte Realtà Utopia
I quattro pittori presentano i loro lavori frutto di uno scambio produttivo di impressioni e sensazioni, la mostra raccoglie una selezione di opere che ripercorrono il loro cammino artistico
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Angelica propone gli artisti Mauro Baldino,
Massimo Fiocco, Antonio Laglia e Gianluca Tedaldi e un
critico Gerum Tabak. I quattro pittori presentano i loro
lavori frutto di uno scambio produttivo di impressioni e
sensazioni, la mostra raccoglie una selezione di opere che
ripercorrono il loro cammino artistico; per alcuni di loro
iniziato con l’importante conoscenza del maestro della
Scuola Romana Alberto Ziveri.
Tiziana Di Bartolomeo
Mauro Baldino
Una mai sazia curiosità tecnica sospinge Baldino verso una
sperimentazione orientata principalmente verso il pigmento.
L'utilizzo di vernici e smalti industriali, la
sovrimpressione delle stesure di colore, il modellare con la
materia colorante, rendono questa pittura libera e liberano
mano e spirito da ogni sovrastruttura, preservando il
background dell'artista da ogni allettamento forzato o
posticcio.
Antonio Libutti
Antonio Laglia
Un lungo e sofferto esercizio grava felicemente su questa
pittura in cui la delicatezza cromatica, giocando su toni
caldi e intenzionalmente espressivi, avvolge figure e
oggetti in una atmosfera di drammatica e malinconica
tensione. La visione è sempre stimolante, aperta ad
un’osservazione che va oltre il vero alle radici delle
situazioni umane.
Dino Carlesi
(…) Le immagini sono intense cariche di storia, il tessuto
cromatico è materico, pastoso e rivela una grande pratica
della pittura. Al di là della “citazione”, gli echi
fiamminghi, a cui le immagini e le atmosfere ci rimandano,
rivelano il percorso storico che Laglia ha introiettato e
che sapientemente, con grande rigore compositivo e
stilistico, riemerge filtrato e carico di tutta
un’esperienza; esperienza di chi ama la pittura di chi se
ne nutre di chi ne fa terreno di confronto e di crescita.
Giulia De Silvestri
Gianluca Tedaldi
Gianluca Tedaldi cattura il paesaggio come da un obiettivo;
è questo un esempio di come la pittura abbia ricevuto
dall'invenzione della fotografia nuovi stimoli, è
l'esempio di come questa tecnica abbia modificato anche il
modo di vedere e di guardare il mondo. Nel taglio che
l'artista dà a certe sue opere l'interesse per il soggetto
non meno che per certe angolazioni risulta chiaro: cercare e
rappresentare vedute complesse, accettare i suggerimenti che
la natura sembra dare all'occhio, organo privilegiato di
esplorazione e contemplazione. Che sia un albero solitario
in un campo di grano appena arato o un pittore immerso
nell'erba, le tonalità si fanno ariose, respirabili, il
pigmento acquista solarità; è tutto ciò che spesso la
natura ha chiesto all'arte. Degas fra gli altri fu
affascinato da certe inquadrature fotografiche, che
sembravano fornirgli come un approfondimento
dell'impressione fuggevole. Inquadratura e vie moderne o
inquadratura della vita moderna suggestionano Tedaldi, la
sua tavolozza dai colori caldi come in una tarda mattinata
in Via Veneto.
Antonio Libutti
Massimo Fiocco, Antonio Laglia e Gianluca Tedaldi e un
critico Gerum Tabak. I quattro pittori presentano i loro
lavori frutto di uno scambio produttivo di impressioni e
sensazioni, la mostra raccoglie una selezione di opere che
ripercorrono il loro cammino artistico; per alcuni di loro
iniziato con l’importante conoscenza del maestro della
Scuola Romana Alberto Ziveri.
Tiziana Di Bartolomeo
Mauro Baldino
Una mai sazia curiosità tecnica sospinge Baldino verso una
sperimentazione orientata principalmente verso il pigmento.
L'utilizzo di vernici e smalti industriali, la
sovrimpressione delle stesure di colore, il modellare con la
materia colorante, rendono questa pittura libera e liberano
mano e spirito da ogni sovrastruttura, preservando il
background dell'artista da ogni allettamento forzato o
posticcio.
Antonio Libutti
Antonio Laglia
Un lungo e sofferto esercizio grava felicemente su questa
pittura in cui la delicatezza cromatica, giocando su toni
caldi e intenzionalmente espressivi, avvolge figure e
oggetti in una atmosfera di drammatica e malinconica
tensione. La visione è sempre stimolante, aperta ad
un’osservazione che va oltre il vero alle radici delle
situazioni umane.
Dino Carlesi
(…) Le immagini sono intense cariche di storia, il tessuto
cromatico è materico, pastoso e rivela una grande pratica
della pittura. Al di là della “citazione”, gli echi
fiamminghi, a cui le immagini e le atmosfere ci rimandano,
rivelano il percorso storico che Laglia ha introiettato e
che sapientemente, con grande rigore compositivo e
stilistico, riemerge filtrato e carico di tutta
un’esperienza; esperienza di chi ama la pittura di chi se
ne nutre di chi ne fa terreno di confronto e di crescita.
Giulia De Silvestri
Gianluca Tedaldi
Gianluca Tedaldi cattura il paesaggio come da un obiettivo;
è questo un esempio di come la pittura abbia ricevuto
dall'invenzione della fotografia nuovi stimoli, è
l'esempio di come questa tecnica abbia modificato anche il
modo di vedere e di guardare il mondo. Nel taglio che
l'artista dà a certe sue opere l'interesse per il soggetto
non meno che per certe angolazioni risulta chiaro: cercare e
rappresentare vedute complesse, accettare i suggerimenti che
la natura sembra dare all'occhio, organo privilegiato di
esplorazione e contemplazione. Che sia un albero solitario
in un campo di grano appena arato o un pittore immerso
nell'erba, le tonalità si fanno ariose, respirabili, il
pigmento acquista solarità; è tutto ciò che spesso la
natura ha chiesto all'arte. Degas fra gli altri fu
affascinato da certe inquadrature fotografiche, che
sembravano fornirgli come un approfondimento
dell'impressione fuggevole. Inquadratura e vie moderne o
inquadratura della vita moderna suggestionano Tedaldi, la
sua tavolozza dai colori caldi come in una tarda mattinata
in Via Veneto.
Antonio Libutti
09
novembre 2007
Arte Realtà Utopia
Dal 09 al 25 novembre 2007
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA ANGELICA – GALLERIA ANGELICA
Roma, Via Di Sant'agostino, 11, (Roma)
Roma, Via Di Sant'agostino, 11, (Roma)
Orario di apertura
Lun. al Ven. 10-12,30 / 14-18,30. Sabato 10-13, Domenica chiuso
Vernissage
9 Novembre 2007, ore 18
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