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Ferdinando Pagani – Linguaggi intimi
Tele monocrome, ritmate da lievi e morbide variazioni di colore. Può intendersi come un punto di svolta la mostra “Linguaggi intimi” di Ferdinando Pagani
Comunicato stampa
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Tele monocrome, ritmate da lievi e morbide variazioni di colore. Può intendersi come un punto di svolta la mostra “Linguaggi intimi” di Ferdinando Pagani allo Spazio Zero di Gallarate dal 10 al 25 novembre. L’esposizione organizzata da Metamusa arti ed eventi culturali e curata da Alessandro Castiglioni presenta una selezione di opere realizzate nell’ultimo anno che segnano un passaggio dalla riflessione sulla realtà a una lezione più intellettuale attraverso il lento svolgersi del dato naturale con colori spessi e materici, fino a giungere ai delicati momenti dedicati al dialogo tra musica e atto pittorico.
«Dalla densa espressività – spiega Alessandro Castiglioni - Pagani è passato alla riflessione intellettuale, rigorosa e metodica. Quella che per anni è stata chiamata astrazione analitica, pittura non oggettiva, diventa qui metodo di indagine interiore. Paradossalmente queste omogenee ed enigmatiche campiture cromatiche (in cui un nitidissimo giallo invade tutto) parlano di uomo e natura. Di interno ed esterno. Parlano di silenzio e meditazione, i linguaggi intimi che studiano l’anima ridefiniscono le ragioni stesse del fare pittura. Una ricerca dunque del primario, una pittura introspettiva in bilico tra neoplatonismo e filosofia zen, uno sguardo sull’interiorità del pittore ma anche di tutti coloro che guardano queste opere».
La mostra sarà anche l’occasione per presentare Ritmi, Spazi, Silenzi, catalogo curato sempre da Alessandro Castiglioni, che ripercorre gli ultimi dieci anni di attività di Ferdinando Pagani.
L’artista in mostra
Ferdinando Pagani nasce a Milano il 27 maggio 1939 dove dopo studi commerciali, intraprende la carriera amministrativa. Frequenta fin da giovane lo studio di Rodolfo Savi, inserendosi in un contesto artistico che ricorda il tradizionale lavoro di “bottega”, ed i corsi della “Scuola Superiore d’Arte” del Castello Sforzesco di Milano.
Dal 1967 al 1995 è l’illustratore del “Notiziario” bimestrale della Banca Commerciale di Milano. Dalla prima metà degli anni ’90 riprende lo studio di materie artistiche frequentando la “Scuola Libera Serale presso l’Accademia di Brera a Milano ed i corsi di incisione del prof. Fraternali presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino fino a diplomarsi in Pittura, nel 2003, presso l’Accademia di Milano. Presidente, oltre che docente di acquarello, del Centro Artecultura Bustese (CAB), cura nel 2003, per i XXV anni di attività del Centro, un’importante mostra con relativo catalogo presso Palazzo Marliani-Cicogna di Busto Arsizio. Membro della Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese continua a svolgere la propria attività di pittore presso il proprio studio a Busto Arsizio, città in cui è apprezzato e sostenuto anche dalle istituzioni locali.
«Dalla densa espressività – spiega Alessandro Castiglioni - Pagani è passato alla riflessione intellettuale, rigorosa e metodica. Quella che per anni è stata chiamata astrazione analitica, pittura non oggettiva, diventa qui metodo di indagine interiore. Paradossalmente queste omogenee ed enigmatiche campiture cromatiche (in cui un nitidissimo giallo invade tutto) parlano di uomo e natura. Di interno ed esterno. Parlano di silenzio e meditazione, i linguaggi intimi che studiano l’anima ridefiniscono le ragioni stesse del fare pittura. Una ricerca dunque del primario, una pittura introspettiva in bilico tra neoplatonismo e filosofia zen, uno sguardo sull’interiorità del pittore ma anche di tutti coloro che guardano queste opere».
La mostra sarà anche l’occasione per presentare Ritmi, Spazi, Silenzi, catalogo curato sempre da Alessandro Castiglioni, che ripercorre gli ultimi dieci anni di attività di Ferdinando Pagani.
L’artista in mostra
Ferdinando Pagani nasce a Milano il 27 maggio 1939 dove dopo studi commerciali, intraprende la carriera amministrativa. Frequenta fin da giovane lo studio di Rodolfo Savi, inserendosi in un contesto artistico che ricorda il tradizionale lavoro di “bottega”, ed i corsi della “Scuola Superiore d’Arte” del Castello Sforzesco di Milano.
Dal 1967 al 1995 è l’illustratore del “Notiziario” bimestrale della Banca Commerciale di Milano. Dalla prima metà degli anni ’90 riprende lo studio di materie artistiche frequentando la “Scuola Libera Serale presso l’Accademia di Brera a Milano ed i corsi di incisione del prof. Fraternali presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino fino a diplomarsi in Pittura, nel 2003, presso l’Accademia di Milano. Presidente, oltre che docente di acquarello, del Centro Artecultura Bustese (CAB), cura nel 2003, per i XXV anni di attività del Centro, un’importante mostra con relativo catalogo presso Palazzo Marliani-Cicogna di Busto Arsizio. Membro della Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese continua a svolgere la propria attività di pittore presso il proprio studio a Busto Arsizio, città in cui è apprezzato e sostenuto anche dalle istituzioni locali.
10
novembre 2007
Ferdinando Pagani – Linguaggi intimi
Dal 10 al 25 novembre 2007
arte contemporanea
Location
SPAZIO ZERO
Gallarate, Via Scipione Ronchetti, 6, (Varese)
Gallarate, Via Scipione Ronchetti, 6, (Varese)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16.30-19.00,
domenica 10.00-12.00/16.30-19.00; lunedì chiuso
Vernissage
10 Novembre 2007, ore 18
Ufficio stampa
METAMUSA
Autore
Curatore