Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
A.A. Rucci – Sugar Ache
seconda personale dell’artista all’interno di AR Gallery
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“I quadri sono come amanti che anelano di sentirsi desiderati, adorati e ammirati; piacere soltanto sarebbe una tragedia.” A.A.Rucci
Sentito per caso a un recente mostra: “Rucci ha trovato modo di dipingere se stesso insieme ad amori passati, presenti e futuri, evitando il sentimentalismo eccessivo, compito certamente non facile.”
AR Gallery è orgogliosa di presentare Sugar Ache, la mostra dei nuovi lavori di A.A.Rucci.
Sugar Ache, seconda personale dell’artista all’interno di AR Gallery, è una composizione di ingredienti per il piacere:
Colori che vibrano come corde di una chitarra elettrica di blues, creando un’armonica struttura visiva, che contraddice le imprevedibili fantasie narrative derivanti dalla ricerca di amore e comprensione. Il ritmo ottico esplorativo, l’avvicendarsi fra astrazione e figurativo, ricordano più il dramma mitteleuropeo che il design scandinavo o la cultura automobilistica americana.
Concentrando la complessità e l’emozione di una performance dal vivo in una singola immagine, Rucci offre allo spettatore una mini-epopea, che prende gradatamente forma, ravvivata dal tocco delle nostre esperienze personali. Mentre i dipinti solleticano il nostro senso di identificazione, per poi essere interamente divorati dalla memoria, la piacevole sensazione di tragico ottimismo ci comunica un senso di calore.
I signifiers architettonici riduttivi e persino la striscia verticale in ogni sua manifestazione rappresentano uno spazio immediato, tangibile, fisico, laddove le righe orizzontali illustrano uno spazio distante, futuro o atmosferico, l’orizzonte.
In ogni caso, si tratta di spazi psicologici atti a celebrare la bellezza della sofferenza, nonché la gioia e la verità della nostra esistenza.
Gli ingredienti per il piacere sono ben più di un enigma della felicità avvolto in un bouquet manieristico; Rucci edifica un mondo che svela e celebra la bellezza in tutti noi. Accettarci o meno è solo una nostra scelta.
A.A. Rucci è nato a Oberammergau, in Baviera, Germania. Dopo aver studiato Storia dell’Arte all’Università della Florida e all’Università di Cambridge, Inghilterra, ha lavorato come archeologo in Austria, prima di dedicarsi alla pittura a tempo pieno nel 2000. Dal 2006, l’artista vive a Brooklyn, New York. I suoi lavori sono stati protagonisti di innumerevoli mostre personali e collettive all’interno di gallerie e musei. Le ultime personali sono state esposte presso l’Ambrosino Gallery di Miami (2007, 2004, 2003), la Barbara Davis Gallery di Houston (2006) e la Mixed Greens Gallery di New York (2007 e 2005).
Sentito per caso a un recente mostra: “Rucci ha trovato modo di dipingere se stesso insieme ad amori passati, presenti e futuri, evitando il sentimentalismo eccessivo, compito certamente non facile.”
AR Gallery è orgogliosa di presentare Sugar Ache, la mostra dei nuovi lavori di A.A.Rucci.
Sugar Ache, seconda personale dell’artista all’interno di AR Gallery, è una composizione di ingredienti per il piacere:
Colori che vibrano come corde di una chitarra elettrica di blues, creando un’armonica struttura visiva, che contraddice le imprevedibili fantasie narrative derivanti dalla ricerca di amore e comprensione. Il ritmo ottico esplorativo, l’avvicendarsi fra astrazione e figurativo, ricordano più il dramma mitteleuropeo che il design scandinavo o la cultura automobilistica americana.
Concentrando la complessità e l’emozione di una performance dal vivo in una singola immagine, Rucci offre allo spettatore una mini-epopea, che prende gradatamente forma, ravvivata dal tocco delle nostre esperienze personali. Mentre i dipinti solleticano il nostro senso di identificazione, per poi essere interamente divorati dalla memoria, la piacevole sensazione di tragico ottimismo ci comunica un senso di calore.
I signifiers architettonici riduttivi e persino la striscia verticale in ogni sua manifestazione rappresentano uno spazio immediato, tangibile, fisico, laddove le righe orizzontali illustrano uno spazio distante, futuro o atmosferico, l’orizzonte.
In ogni caso, si tratta di spazi psicologici atti a celebrare la bellezza della sofferenza, nonché la gioia e la verità della nostra esistenza.
Gli ingredienti per il piacere sono ben più di un enigma della felicità avvolto in un bouquet manieristico; Rucci edifica un mondo che svela e celebra la bellezza in tutti noi. Accettarci o meno è solo una nostra scelta.
A.A. Rucci è nato a Oberammergau, in Baviera, Germania. Dopo aver studiato Storia dell’Arte all’Università della Florida e all’Università di Cambridge, Inghilterra, ha lavorato come archeologo in Austria, prima di dedicarsi alla pittura a tempo pieno nel 2000. Dal 2006, l’artista vive a Brooklyn, New York. I suoi lavori sono stati protagonisti di innumerevoli mostre personali e collettive all’interno di gallerie e musei. Le ultime personali sono state esposte presso l’Ambrosino Gallery di Miami (2007, 2004, 2003), la Barbara Davis Gallery di Houston (2006) e la Mixed Greens Gallery di New York (2007 e 2005).
25
ottobre 2007
A.A. Rucci – Sugar Ache
Dal 25 ottobre al 21 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
AR CONTEMPORARY GALLERY
Milano, Via Marco Polo, 11, (Milano)
Milano, Via Marco Polo, 11, (Milano)
Orario di apertura
Da Lunedì a Venerdì, dalle 12 alle 19, Sabato su appuntamento
Vernissage
25 Ottobre 2007, dalle 19 alle 21
Autore