"Dieci anni fa Pierangelo Nizzia decise di raccontare gli oggetti resi inutili dal trascorrere del tempo e di luoghi abbandonati; girando per vallate strette, spopolate dall’emigrazione, per pianure stravolte dall’industrialismo degli anni del boom economico, in cerca di tracce, che fossero sopravvissute all’abbandono ed alla fretta del nuovo. Convinto che i luoghi sono capaci di conservare la memoria delle vite che li hanno popolati, anche dopo molto tempo, e che il ricordo si riverbera nel silenzio e nell’assenza. Le fotografie erano il tentativo di fermare sulla lastra fotografica le ombre che abitavano le stanze delle case vuote, si nutrivano dell’illusione che qualcosa potesse sopravvivere e conservarsi. Dopo dieci anni, molti dei luoghi che aveva raffigurato non esistono più, abbattuti e sostituiti per far posto al nuovo. Le fotografie che li ritraevano sembrano avere subito lo stesso destino. Hanno cominciato ad ingiallire, a sfumare, perdere contorni che sembravano netti e definiti. Sono invecchiate e tendono a perdere consistenza, fino quasi a scomparire, lasciando sulla stampa la traccia di una traccia. Questa mostra fotografica davvero interessante sarà visitabile dal giovedì al sabato dalle ore 16.00 alle 19.00.