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Effetto Stalker #1
quattro protagonisti di rilievo della scena artistica nazionale ed internazionale – Andrea Galvani, Margherita Morgantin, Sara Rossi, Eli Stetrz – espongono opere video e fotografiche (linguaggi strettamente connessi all’immaginario cinematografico), con cui dar voce ad interpretazioni emotive o mentali del paesaggio
Comunicato stampa
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“Che si avverino i loro desideri,
che possano crederci e che possano ridere delle loro passioni;
infatti ciò che chiamiamo passione in realtà non è energia spirituale,
ma solo attrito tra l’animo e il mondo esterno”.
(Stalker, Andrej Tarkovskij, 1979)
La galleria dell’Arco presenta il primo di una serie di appuntamenti dedicati al tema del paesaggio: quattro protagonisti di rilievo della scena artistica nazionale ed internazionale - Andrea Galvani, Margherita Morgantin, Sara Rossi, Eli Stetrz - espongono opere video e fotografiche (linguaggi strettamente connessi all’immaginario cinematografico), con cui dar voce ad interpretazioni emotive o mentali del paesaggio.
Il percorso espositivo si snoda attraverso opere che stabiliscono col paesaggio una relazione interiore, fortemente evocativa, che esclude approcci documentaristici o realistici.
Il paesaggio naturale e/o urbano diventa qui mindscape o dreamscape, sintetizzato da parole chiave come attraversamento, passaggio, desiderio, metamorfosi. Ne deriva un’attitudine alterante, perfino surreale, riconducibile allo sguardo dell’artista e agli stessi luoghi osservati, da cui emanano forze sotterranee.
Il titolo prende spunto dal celebre film di Andrej Tarkovskij, Stalker, incentrato sul percorso iniziatico di due uomini condotti da una guida esperta (lo stalker) verso un luogo misterioso animato da strane forze cosmiche. Qui si trova una stanza in cui è possibile dare corpo ai propri desideri più profondi. L’intero film si sviluppa come un viaggio suggestivo attraverso un paesaggio straniante, in un susseguirsi pericoli, trappole, pause oniriche, elucubrazioni filosofiche e visioni deliranti.
Galvani espone due fotogrammi selezionati in esclusiva dall’ultimo progetto L’intelligenza del male, esposto in anteprima europea presso la galleria Circuit di Losanna, lo scorso giugno: un’esperienza di modificazione di un paesaggio innevato attraverso l’uso di fumogeni, per indagare le forme di percezione del territorio, il rapporto tra immagine e realtà, le alterazioni di stato della materia.
Inedito il lavoro di Stertz, Untitled, un’avventura sotto il pelo dell’acqua, sfidando la fragilità del respiro: l’immersione subacquea assume toni poetici e surreali nel tentativo di mettere in moto una bicicletta appesa a uno strano congegno di tubi, corde e bottiglie di plastica.
Margherita Morgantin e Sara Rossi presentano dei progetti nuovi di zecca – Untitled_Palermo e Untitled_Zen, e La città fantasma - appositamente realizzati in Sicilia. Se le intense fotografie di Rossi raccontano, tra accenti surreali, incantati e malinconici, la città fantasma di Poggioreale, rudere sopravvissuto al terribile terremoto del Belice che quarant’anni fa devastò un angolo di Sicilia, i disegni e le foto di Morgantin percorrono spazi urbani marginali e orizzonti naturali della città di Palermo: un tocco emotivo segna il transito dell’artista attraverso un paesaggio dilatato, modificato grazie a delicati interventi poetici.
che possano crederci e che possano ridere delle loro passioni;
infatti ciò che chiamiamo passione in realtà non è energia spirituale,
ma solo attrito tra l’animo e il mondo esterno”.
(Stalker, Andrej Tarkovskij, 1979)
La galleria dell’Arco presenta il primo di una serie di appuntamenti dedicati al tema del paesaggio: quattro protagonisti di rilievo della scena artistica nazionale ed internazionale - Andrea Galvani, Margherita Morgantin, Sara Rossi, Eli Stetrz - espongono opere video e fotografiche (linguaggi strettamente connessi all’immaginario cinematografico), con cui dar voce ad interpretazioni emotive o mentali del paesaggio.
Il percorso espositivo si snoda attraverso opere che stabiliscono col paesaggio una relazione interiore, fortemente evocativa, che esclude approcci documentaristici o realistici.
Il paesaggio naturale e/o urbano diventa qui mindscape o dreamscape, sintetizzato da parole chiave come attraversamento, passaggio, desiderio, metamorfosi. Ne deriva un’attitudine alterante, perfino surreale, riconducibile allo sguardo dell’artista e agli stessi luoghi osservati, da cui emanano forze sotterranee.
Il titolo prende spunto dal celebre film di Andrej Tarkovskij, Stalker, incentrato sul percorso iniziatico di due uomini condotti da una guida esperta (lo stalker) verso un luogo misterioso animato da strane forze cosmiche. Qui si trova una stanza in cui è possibile dare corpo ai propri desideri più profondi. L’intero film si sviluppa come un viaggio suggestivo attraverso un paesaggio straniante, in un susseguirsi pericoli, trappole, pause oniriche, elucubrazioni filosofiche e visioni deliranti.
Galvani espone due fotogrammi selezionati in esclusiva dall’ultimo progetto L’intelligenza del male, esposto in anteprima europea presso la galleria Circuit di Losanna, lo scorso giugno: un’esperienza di modificazione di un paesaggio innevato attraverso l’uso di fumogeni, per indagare le forme di percezione del territorio, il rapporto tra immagine e realtà, le alterazioni di stato della materia.
Inedito il lavoro di Stertz, Untitled, un’avventura sotto il pelo dell’acqua, sfidando la fragilità del respiro: l’immersione subacquea assume toni poetici e surreali nel tentativo di mettere in moto una bicicletta appesa a uno strano congegno di tubi, corde e bottiglie di plastica.
Margherita Morgantin e Sara Rossi presentano dei progetti nuovi di zecca – Untitled_Palermo e Untitled_Zen, e La città fantasma - appositamente realizzati in Sicilia. Se le intense fotografie di Rossi raccontano, tra accenti surreali, incantati e malinconici, la città fantasma di Poggioreale, rudere sopravvissuto al terribile terremoto del Belice che quarant’anni fa devastò un angolo di Sicilia, i disegni e le foto di Morgantin percorrono spazi urbani marginali e orizzonti naturali della città di Palermo: un tocco emotivo segna il transito dell’artista attraverso un paesaggio dilatato, modificato grazie a delicati interventi poetici.
05
novembre 2007
Effetto Stalker #1
Dal 05 novembre 2007 al 15 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELL’ARCO
Palermo, Via Siracusa, 9, (Palermo)
Palermo, Via Siracusa, 9, (Palermo)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 19,30;
la domenica solo la mattina, il lunedì solo il pomeriggio
Autore
Curatore