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Gio’ Ruffatti – Oltre La Realtà
Personale in omaggio all’artista ferrarese di adozione, scomparso qualche anno fa
Comunicato stampa
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La pittura di Ruffatti, rigorosa, impegnata e fortemente vissuta in sintonia con il proprio vivere ha fatto di Ruffatti un artista molto apprezzato e stimato sia in Italia che all'estero.
Nato a Torino nel 1936. A solo dieci anni vince il suo primo concorso di pittura bandito dalla direzione della scuola L.A.Muratori da lui frequentata. Nel 1951 frequentalo studio del M° Dante Selva a Torino ove impara a perfezionare le tecniche coloristiche, l’impasto dei colori ad olio e le tecniche dell’incisione. Frequenta l’accademia del Nudo. Nel 1960 si trasferisce a Roma per un anno dove frequenta gli ambienti di via Margotta e incontra il pittore Sante Monachesi e la pittrice Novella Parigini. Numerosi sono i premi e i riconoscimenti ricevuti. Nel 1977 inizia ad insegnare negli Istituti Riuniti nel Polesine (Rovigo). Nel 1980 si trasferisce a Milano. Dopo un lungo periodo di inattività, nel 1985 decide di trasferirsi a Comacchio (paese natio della moglie), ove si spegnerà il 17 ottobre del 2000.
“Artista dal temperamento esplorativo, ed esplorativo inteso nel senso più ampio e anche congeniale della ricerca in profondità. Quella che più precisamente impegna e per la quale si può pure soffrire e, anzi, si soffre per davvero. Quella in grado di collocarsi prepotentemente nell’ambito di ciò che concorre a finalizzare e a dare respiro al bello, nel segno qualificante dei grandi valori dell’umano e della natura.
Alla pittura Giorgio Ruffatti, vi è giunto come per vocazione, se non proprio ed esclusivamente per la stessa, giovanissimo ancora ma già creativo di una molteplicità di ramificazioni tecniche, ad ognuna delle quali ha saputo concedere spazio narrativo, dimensione, capacità ed efficacia. Tecniche che vanno dal metafisico tecnologico, ispirato soprattutto al mezzo espressivo, all’informale ed infine all’iperrealismo, che a quanto si evince, ha sempre costituito la sua predilezione particolare. … Un artista sincero e che vale, dunque, Giorgio Ruffatti. Un artista che sa vestirsi di umiltà e che, in umiltà, sa creare atmosfere e accenti a schemi di notevole spessore umano e sociale. … Un artista che ha gusto e misura, intuizione e interiorità, che ha forza ideale, non disgiunta, questa, da un certo romanticismo, che vediamo spesso movimentarsi e avvolgersi di struggente poesia. … Un nome, quello di Giorgio Ruffatti, che per le sue mostre e gli ambiti riconoscimenti conseguiti, è molto conosciuto ed apprezzato anche su scala internazionale. Vanta un curriculum artistico di notevole rilevanza, sia qualificativa che quantitativa.”
Nato a Torino nel 1936. A solo dieci anni vince il suo primo concorso di pittura bandito dalla direzione della scuola L.A.Muratori da lui frequentata. Nel 1951 frequentalo studio del M° Dante Selva a Torino ove impara a perfezionare le tecniche coloristiche, l’impasto dei colori ad olio e le tecniche dell’incisione. Frequenta l’accademia del Nudo. Nel 1960 si trasferisce a Roma per un anno dove frequenta gli ambienti di via Margotta e incontra il pittore Sante Monachesi e la pittrice Novella Parigini. Numerosi sono i premi e i riconoscimenti ricevuti. Nel 1977 inizia ad insegnare negli Istituti Riuniti nel Polesine (Rovigo). Nel 1980 si trasferisce a Milano. Dopo un lungo periodo di inattività, nel 1985 decide di trasferirsi a Comacchio (paese natio della moglie), ove si spegnerà il 17 ottobre del 2000.
“Artista dal temperamento esplorativo, ed esplorativo inteso nel senso più ampio e anche congeniale della ricerca in profondità. Quella che più precisamente impegna e per la quale si può pure soffrire e, anzi, si soffre per davvero. Quella in grado di collocarsi prepotentemente nell’ambito di ciò che concorre a finalizzare e a dare respiro al bello, nel segno qualificante dei grandi valori dell’umano e della natura.
Alla pittura Giorgio Ruffatti, vi è giunto come per vocazione, se non proprio ed esclusivamente per la stessa, giovanissimo ancora ma già creativo di una molteplicità di ramificazioni tecniche, ad ognuna delle quali ha saputo concedere spazio narrativo, dimensione, capacità ed efficacia. Tecniche che vanno dal metafisico tecnologico, ispirato soprattutto al mezzo espressivo, all’informale ed infine all’iperrealismo, che a quanto si evince, ha sempre costituito la sua predilezione particolare. … Un artista sincero e che vale, dunque, Giorgio Ruffatti. Un artista che sa vestirsi di umiltà e che, in umiltà, sa creare atmosfere e accenti a schemi di notevole spessore umano e sociale. … Un artista che ha gusto e misura, intuizione e interiorità, che ha forza ideale, non disgiunta, questa, da un certo romanticismo, che vediamo spesso movimentarsi e avvolgersi di struggente poesia. … Un nome, quello di Giorgio Ruffatti, che per le sue mostre e gli ambiti riconoscimenti conseguiti, è molto conosciuto ed apprezzato anche su scala internazionale. Vanta un curriculum artistico di notevole rilevanza, sia qualificativa che quantitativa.”
19
ottobre 2007
Gio’ Ruffatti – Oltre La Realtà
Dal 19 ottobre al 04 novembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA SEKANINA ARTE CONTEMPORANEA
Ferrara, Via Giuseppe Garibaldi, 47, (Ferrara)
Ferrara, Via Giuseppe Garibaldi, 47, (Ferrara)
Orario di apertura
tutti i giorni 16-19.30; su appuntamento sabato e domenica
Vernissage
19 Ottobre 2007, ore 17.30
Autore