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Asta di vetri
Più di duecento i lotti di vetri storici e artistici, per lo più provenienti da collezioni private, messi all’incanto con valutazioni interessanti che si prevede superino largamente il prezzo di stima
Comunicato stampa
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Nell'anno delle celebrazioni del Trecentenario Dorotheum debutta in Italia con le aste di gioielli e vetri il 4 e il 5 dicembre 2007 nella sede di Milano a Palazzo Amman.
Più di duecento i lotti di vetri storici e artistici, per lo più provenienti da collezioni private, messi all'incanto con valutazioni interessanti che si prevede superino largamente il prezzo di stima.
In asta importanti pezzi disegnati da grandi artisti e designer del panorama artistico internazionale.
La raccolta, garantita per epoca, qualità e attribuzione, copre un lasso di tempo che va dai primi del '900 fino al 2000, divenendo rappresentativa di un intero secolo della storia del vetro. Gli oggetti, in particolare dagli anni '70, sono realizzati in tiratura limitata, con tecnica finissima e materiali preziosi, offrono una tra le migliori testimonianze di come l'Arte del Vetro possa essere oggi riconosciuta come Arte Maggiore.
Tra i pezzi più preziosi citiamo Gli amanti di Fulvio Bianconi, realizzato per Venini, vaso a due corpi in vetro soffiato color ambra e blu, risalente al 1950 circa e probabile pezzo unico (stima 9.000-11.000 euro); dello stesso artista è il delicato e prezioso centrotavola in più pezzi (stima 6.000-7.000 euro). Un altro pezzo unico degno di nota è Sguardo interno, un vaso in vetro opaco bianco e avorio a fasce verticali con murrine in cristallo e rosso, realizzato da Yoichi Ohira nel 2002; l'artista ha autenticato il pezzo apponendo la sua firma (stima 7.500-8.000 euro).
Per singolarità si distingue la pannocchia in vetro color ametista e lattimo disegnata da Napoleone Martinuzzi, maestro vetraio del '900, per il decoro del Vittoriale degli italiani per l'amico Gabriele D'Annunzio ed esposta in esemplare analogo nella stanza della musica (stima 1.000-1.500 euro).
Di Umberto Bellotto, grande maestro vetraio che usava accostare il vetro al ferro battuto, sono i due raffinatissimi vasi rosso rubino e in vetro calcedonio verde, con base a tralcio di vite, presenti all'asta (stime 2.500-3.000 euro e 4.000-6.000 euro).
Diversi i lotti provenienti dalla Fucina degli Angeli, fornace fondata dal maestro vetraio Egidio Costantini a Venezia nella prima metà degli anni '50, con la quale hanno collaborato i maggiori maestri dell'arte del XX secolo come Ernst, Picasso, Cocteau di cui si ammirano diversi esemplari. La corrente, nata e vissuta alla luce del Museo Guggenheim di Venezia quando la stessa Peggy metteva in contatto gli artisti con il fondatore della fornace, è presente con lotti di grande prestigio quali Il pedone in vetro sommerso blu facente parte della scacchiera "L'Immortale" realizzata da Egidio Costantini nel 1967 su disegno di Max Ernst (stima 4.000-6.000 euro) e Ermes, placca in vetro trasparente con firma in rilievo di Jean Cocteau, incisa nel 1963 (stima 1.500-2.500 euro). Ricco di fascino è il disegno di Fauno di Pablo Picasso realizzato in vetro blu da Egidio Costantini nel 1964 (stima 2.000-3.000 euro).
Ispirata ad un disegno di Henry Moore, nel periodo della mostra al Forte di Belvedere a Firenze, è la scultura in vetro massiccio realizzata da Ermanno Nason nel 1972 per Cenedese (stima 4.500-5.000 euro).
Curiosa la storia che accompagna la coppa "nuziale" in vetro azzurro le cui pareti presentano entro contrapposti medaglioni i ritratti degli sposi di profilo e due scene con La Cavalcata d'Amore verso la fonte e Il Bagno nella fontana di giovinezza. La coppa, infatti, è una copia della coppa Barovier datata 1460/70 esposta al museo vetrario di Murano così chiamata poiché la tradizione vorrebbe che essa fosse stata decorata da Marietta figlia del famoso vetrario Angelo, vissuto nel corso del XV secolo (stima 1.700-2.000 euro).
Ampiamente rappresentato anche il campo del design con pezzi, tra gli altri, di Gae Aulenti, Tapio Wirkkala e Jean Hans Harp. Di particolare rilevanza la placca in vetro paglierino firmata da Harp nel 1965 (stima 1.500-2.500 euro) e la Coppa Coreani del 1975, ideate dal designer finlandese Tapio Wirkkala (stima 1.600-1.800 euro).
L'antichissima tradizione del Vetro Muranese rivive intatta nella serie di animali proposta in asta: di grande interesse l'ippopotamo in vetro massiccio verde iridato di Flavio Poli per Seguso Vetri d'Arte del 1938 (stima 8.000-10.000) e la grande tartaruga in vetro color tè con guscio decorato a murrine quadrate realizzato nel 1965 da Ludovico Diaz de Santillana per Venini (stima 6.000-8.000). Numerosi gli esemplari di animali in vetro sommerso che Antonio Da Ros firma, dagli anni '50 agli anni '70, per Cenedese come il pesce nei toni del topazio del 1960 (stima 2.5000-3.000) e il gruppo di pinguini del 1965 (stima 3.000-5.000).
Predominante la presenza delle produzioni muranesi con oggetti provenienti dalle vetrerie Barovier & Toso, CVM Pauly & C., Venini, Vistosi, oltre che una parte significativa del prestigioso archivio storico della Seguso Vetri d'Arte, con pezzi originali risalenti agli anni dal 1950 al 1970.
Sempre per Seguso sono stati realizzati altri pezzi, dalle forme morbide e dai colori delicati: ricorda una goccia il vaso in vetro opaco nei toni dell'avorio con il collo svasato, datato 1952-55 (stima 3.500-4.000 euro); il corpo cilindrico del vaso a "merletto" in vetro opaco bianco è impreziosito da decori in foglia oro e risale agli anni '80 (stima 6.300-7.000 euro).
Pezzo unico, la vetrata in vetri policromi con decori a smalti destinata ad esposizioni internazionali, firmata dal maestro vetraio Anzolo Fuga nel 1980 (stima 5.000-7.000 euro).
Di più recente produzione Falange in vetro satinato ed inciso ad impronta digitale con base in pâte de verre di Lino Tagliapietra, del 1989, esposta al Corning Museum of Glass di New York (stima 4.000-6.000 euro). È stato invece presentato alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano il grande vaso in pasta vitrea blu decorato a canne policrome, realizzato nel 1992 da Laura De Santillana, Lino Tagliapietra e Francesco Binfarè per Eos-Murano.
Accompagna l'asta un esaustivo catalogo, che documenta approfonditamente gran parte dei pezzi in asta.
Più di duecento i lotti di vetri storici e artistici, per lo più provenienti da collezioni private, messi all'incanto con valutazioni interessanti che si prevede superino largamente il prezzo di stima.
In asta importanti pezzi disegnati da grandi artisti e designer del panorama artistico internazionale.
La raccolta, garantita per epoca, qualità e attribuzione, copre un lasso di tempo che va dai primi del '900 fino al 2000, divenendo rappresentativa di un intero secolo della storia del vetro. Gli oggetti, in particolare dagli anni '70, sono realizzati in tiratura limitata, con tecnica finissima e materiali preziosi, offrono una tra le migliori testimonianze di come l'Arte del Vetro possa essere oggi riconosciuta come Arte Maggiore.
Tra i pezzi più preziosi citiamo Gli amanti di Fulvio Bianconi, realizzato per Venini, vaso a due corpi in vetro soffiato color ambra e blu, risalente al 1950 circa e probabile pezzo unico (stima 9.000-11.000 euro); dello stesso artista è il delicato e prezioso centrotavola in più pezzi (stima 6.000-7.000 euro). Un altro pezzo unico degno di nota è Sguardo interno, un vaso in vetro opaco bianco e avorio a fasce verticali con murrine in cristallo e rosso, realizzato da Yoichi Ohira nel 2002; l'artista ha autenticato il pezzo apponendo la sua firma (stima 7.500-8.000 euro).
Per singolarità si distingue la pannocchia in vetro color ametista e lattimo disegnata da Napoleone Martinuzzi, maestro vetraio del '900, per il decoro del Vittoriale degli italiani per l'amico Gabriele D'Annunzio ed esposta in esemplare analogo nella stanza della musica (stima 1.000-1.500 euro).
Di Umberto Bellotto, grande maestro vetraio che usava accostare il vetro al ferro battuto, sono i due raffinatissimi vasi rosso rubino e in vetro calcedonio verde, con base a tralcio di vite, presenti all'asta (stime 2.500-3.000 euro e 4.000-6.000 euro).
Diversi i lotti provenienti dalla Fucina degli Angeli, fornace fondata dal maestro vetraio Egidio Costantini a Venezia nella prima metà degli anni '50, con la quale hanno collaborato i maggiori maestri dell'arte del XX secolo come Ernst, Picasso, Cocteau di cui si ammirano diversi esemplari. La corrente, nata e vissuta alla luce del Museo Guggenheim di Venezia quando la stessa Peggy metteva in contatto gli artisti con il fondatore della fornace, è presente con lotti di grande prestigio quali Il pedone in vetro sommerso blu facente parte della scacchiera "L'Immortale" realizzata da Egidio Costantini nel 1967 su disegno di Max Ernst (stima 4.000-6.000 euro) e Ermes, placca in vetro trasparente con firma in rilievo di Jean Cocteau, incisa nel 1963 (stima 1.500-2.500 euro). Ricco di fascino è il disegno di Fauno di Pablo Picasso realizzato in vetro blu da Egidio Costantini nel 1964 (stima 2.000-3.000 euro).
Ispirata ad un disegno di Henry Moore, nel periodo della mostra al Forte di Belvedere a Firenze, è la scultura in vetro massiccio realizzata da Ermanno Nason nel 1972 per Cenedese (stima 4.500-5.000 euro).
Curiosa la storia che accompagna la coppa "nuziale" in vetro azzurro le cui pareti presentano entro contrapposti medaglioni i ritratti degli sposi di profilo e due scene con La Cavalcata d'Amore verso la fonte e Il Bagno nella fontana di giovinezza. La coppa, infatti, è una copia della coppa Barovier datata 1460/70 esposta al museo vetrario di Murano così chiamata poiché la tradizione vorrebbe che essa fosse stata decorata da Marietta figlia del famoso vetrario Angelo, vissuto nel corso del XV secolo (stima 1.700-2.000 euro).
Ampiamente rappresentato anche il campo del design con pezzi, tra gli altri, di Gae Aulenti, Tapio Wirkkala e Jean Hans Harp. Di particolare rilevanza la placca in vetro paglierino firmata da Harp nel 1965 (stima 1.500-2.500 euro) e la Coppa Coreani del 1975, ideate dal designer finlandese Tapio Wirkkala (stima 1.600-1.800 euro).
L'antichissima tradizione del Vetro Muranese rivive intatta nella serie di animali proposta in asta: di grande interesse l'ippopotamo in vetro massiccio verde iridato di Flavio Poli per Seguso Vetri d'Arte del 1938 (stima 8.000-10.000) e la grande tartaruga in vetro color tè con guscio decorato a murrine quadrate realizzato nel 1965 da Ludovico Diaz de Santillana per Venini (stima 6.000-8.000). Numerosi gli esemplari di animali in vetro sommerso che Antonio Da Ros firma, dagli anni '50 agli anni '70, per Cenedese come il pesce nei toni del topazio del 1960 (stima 2.5000-3.000) e il gruppo di pinguini del 1965 (stima 3.000-5.000).
Predominante la presenza delle produzioni muranesi con oggetti provenienti dalle vetrerie Barovier & Toso, CVM Pauly & C., Venini, Vistosi, oltre che una parte significativa del prestigioso archivio storico della Seguso Vetri d'Arte, con pezzi originali risalenti agli anni dal 1950 al 1970.
Sempre per Seguso sono stati realizzati altri pezzi, dalle forme morbide e dai colori delicati: ricorda una goccia il vaso in vetro opaco nei toni dell'avorio con il collo svasato, datato 1952-55 (stima 3.500-4.000 euro); il corpo cilindrico del vaso a "merletto" in vetro opaco bianco è impreziosito da decori in foglia oro e risale agli anni '80 (stima 6.300-7.000 euro).
Pezzo unico, la vetrata in vetri policromi con decori a smalti destinata ad esposizioni internazionali, firmata dal maestro vetraio Anzolo Fuga nel 1980 (stima 5.000-7.000 euro).
Di più recente produzione Falange in vetro satinato ed inciso ad impronta digitale con base in pâte de verre di Lino Tagliapietra, del 1989, esposta al Corning Museum of Glass di New York (stima 4.000-6.000 euro). È stato invece presentato alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano il grande vaso in pasta vitrea blu decorato a canne policrome, realizzato nel 1992 da Laura De Santillana, Lino Tagliapietra e Francesco Binfarè per Eos-Murano.
Accompagna l'asta un esaustivo catalogo, che documenta approfonditamente gran parte dei pezzi in asta.
04
dicembre 2007
Asta di vetri
Dal 04 al 05 dicembre 2007
arti decorative e industriali
asta
asta
Location
DOROTHEUM – PALAZZO AMMAN
Milano, Via Arrigo Boito, 8, (Milano)
Milano, Via Arrigo Boito, 8, (Milano)
Orario di apertura
ore 17
Vernissage
4 Dicembre 2007, ore 17
Ufficio stampa
IRMA BIANCHI