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Ritratti
Come vediamo gli altri e noi stessi? Ci giudichiamo quando ci rappresentiamo? Sono domande di grande interesse e attualità perché la convergenza dello sguardo sul volto e sul corpo non solo dice moltissimo di quello che viene rappresentato (o tralasciato), ma dice altrettanto di come l’artista ci vede, e non da ultimo, ci giudica
Comunicato stampa
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L’occhio percepisce il mondo, ne cattura le impressioni che il cervello e la mano elaborano in manufatti o artefatti. Il risultato dell’opera è determinato dalla personalità dell’autore, dalle sue scelte culturali (stile e consapevolezza dei linguaggi), ma anche da una componente imprevedibile, quella che i surrealisti chiamavano hasard, la casualità. Come vediamo gli altri e noi stessi? Ci giudichiamo quando ci rappresentiamo? Sono domande di grande interesse e attualità perché la convergenza dello sguardo sul volto e sul corpo non solo dice moltissimo di quello che viene rappresentato (o tralasciato), ma dice altrettanto di come l’artista ci vede, e non da ultimo, ci giudica. Fare il volto al secolo significa metterne in fila i ritratti. Di ritratti, autoritratti e protagonismi, espressi mediante tecniche le più diverse, da quelle ereditate dalla tradizione (disegno, pittura e scultura) a quelle sperimentate nella modernità (fotografia, pubblicità e video), è ricchissima l’arte occidentale. L’immagine dell’artista, del suo guardare interpretando l’Altro da Sé, è un tema tanto fascinoso quanto complesso perché attraverso il ritratto si può dare una lettura antropologica della società che lo ha in una certa misura determinato. Un tempo, a partire dal Rinascimento, il ritratto rispondeva alle attese socialmente codificate e riconoscibili, era status. Oggi non è più così. Ed è questo che la mostra alla Galleria 3/5 vuole verificare attraverso una selezione di lavori di artisti del nostro tempo, anche se di generazioni diverse. Nel ritratto contemporaneo si possono individuare due linee di ricerca: una che mira alla rappresentazione mimetica del soggetto, indagandolo in modo iperrealista, un’altra che amplia l’indagine spostando l’accento sulle possibilità metaforiche, evidenziandone la “caratterialità”. Il focus scelto dall’artista può essere soltanto un volto, un corpo, o addirittura un frammento del corpo tagliato e ingrandito; queste scissioni, queste vivisezioni della figura diventano tanto più inquietanti quanto più riescono a far emergere la conflittualità nascosta del soggetto, il proprio spaesamento. Sono biografie, piccoli racconti, in alcuni casi delicati e poetici, in altri espressivamente tragici. Monna Lisa non potrebbe essere più il ritratto contemporaneo perché è molto raro leggere nelle nostre facce quel cenno di sorriso che attesta un perfetto equilibrio tra uomo e natura così come era stato raggiunto nel Rinascimento.
Famiglie virtuali, coppie temporanee e fluttuanti
Famiglie virtuali, coppie temporanee e fluttuanti
13
ottobre 2007
Ritratti
Dal 13 al 27 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
3)5 ARTE CONTEMPORANEA
Rieti, Via Dell'ospizio Cerroni, 3/5, (Rieti)
Rieti, Via Dell'ospizio Cerroni, 3/5, (Rieti)
Orario di apertura
martedì - sabato 16-19.30. Festivi e domenica su appuntamento
Vernissage
13 Ottobre 2007, ore 18.00
Autore
Curatore