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Archeologia del presente: scultura ambientale di Paolo Pelosini
L’installazione rappresenta uno dei recenti lavori dell’artista, da anni impegnato in una ricercaespressiva che ruota intorno al concetto di recupero e riutilizzo di materiali considerati di scarto, come lamiere squarciate, chiodi, segnali stradali, bidoni e barattoli abbandonati
Comunicato stampa
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In occasione della Giornata del Contemporaneo, l’Associazione Caleidoscopio di Claudio Giannini, in collaborazione con Revel, presenta un nuovo progetto di Paolo Pelosini, una scultura ambientale che sarà installata nel cortile interno del nuovo spazio polifunzionale Revel, lo "scalo d'Isola". L’installazione rappresenta uno dei recenti lavori dell’artista, da anni impegnato in una ricercaespressiva che ruota intorno al concetto di recupero e riutilizzo di materiali considerati di scarto, come lamiere squarciate, chiodi, segnali stradali, bidoni e barattoli abbandonati. Da quello che il mondo abbandona l’artista ne scorge una forza ancora pulsante: forme latenti che grazie allasua gestualità tornano a una nuova vita. Rottami, lamiere, detriti ferrosi gettati via, tutto può essereriabilitato e assumere una funzione diversa, ma soprattutto attraverso l’arte si può cogliere labellezza anche in ciò che normalmente è considerato brutto e destinato alla distruzione.Le sculture di Pelosini sono generalmente di metallo e ricavate da oggetti trovati per le strade diManhattan o nelle campagne della sua terra originaria, la Versilia: brandelli di lamiera, chel’artista chiama “pietra locale”, una materia urbana ancora contaminata dallo sporco e dagli odori della città. Da questi ferri vecchi e arrugginiti Pelosini riesce a intuirne nuove potenzialità espressive, iniziando a manipolarle, squarciarle e tagliarle fino a ricomporle in opere di grande forza poetica e impatto visivo. Prendono così vita angeli caduti, corpi dilaniati, carcasse di animali, come uccelli, pesci, cavalli, opere forgiate attraverso il gesto dell’accetta: figure liberate da materiali che appartengono a mondi devastati e in rovina, ma che per l’artista si rivelano giacimenti di ispirazione in attesa di essere plasmati. Assemblaggi e intrecci di metallo rivelano inediti effetti pittorici attraverso l’uso di un linguaggio decisamente contemporaneo, un fare artistico che non rinuncia all’efficacia comunicativa nel trasmettere emozioni, a volte scomode, suggestioni cariche di vitalità e memoria. Archeologia del presente: scultura ambientale di Paolo Pelosini A cura di Federico Poletti
BIOGRAFIA RAGIONATA Paolo Pelosini (Massarosa, 1945) vive e lavora tra l’Italia e New YorkSi è diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti a Firenze e successivamente ha conseguito unalaurea in pittura e storia dell’arte all’Università del Minnesota. Dalle prime esperienze in pittura di stampo minimalista e concettuale degli anni Settanta è poi passato alla scultura. L’artista, nato a Massarosa, si trasferisce negli anni Sessanta in America, prima a Minneapolis, poi Cleveland, dove accetta la cattedra di disegno e pittura al Cleveland Institute of Art, per approdare infine dal 1975 aNew York. Attualmente si divide tra l’Italia e il suo studio di New York. Da oltre vent’anni realizza sculture in metallo ricavato da oggetti trovati per le strade di Manhattan o raccolti in giro per le campagne della Versilia. Lo scultore inizia un progetto senza un’idea precisa, squarcia la lamiera con un’accetta, creando contorni taglienti e liberando la forma secondo un processo, fisico e impulsivo: un lavoro di forte coinvolgimento attraverso il corpo e che rimandaper certi versi alla tecnica del dripping utilizzata da Pollock. I soggetti delle sue opere spaziano da tematiche sacre (crocifissioni, angeli caduti) a figure di animali (carcasse di cavalli, pesci, uccelli), fino a rivisitazioni di soggetti legati all’arte classica e medievale. MOSTRE RECENTI 2004 Palazzo Minucci Solaini, Volterra 2004 Chiesa del Suffragio, Carrara 2005 Studio d’Ars, Milano 2005 Behind the green door, New York 2005 Eickholt Gallery, New York 2005 CVB Space, New York 2006 Gallery M, New York 2006 Chiesa di San Filippo, Harlem, New York 2006 Castello Malaspina, Massa
BIOGRAFIA RAGIONATA Paolo Pelosini (Massarosa, 1945) vive e lavora tra l’Italia e New YorkSi è diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti a Firenze e successivamente ha conseguito unalaurea in pittura e storia dell’arte all’Università del Minnesota. Dalle prime esperienze in pittura di stampo minimalista e concettuale degli anni Settanta è poi passato alla scultura. L’artista, nato a Massarosa, si trasferisce negli anni Sessanta in America, prima a Minneapolis, poi Cleveland, dove accetta la cattedra di disegno e pittura al Cleveland Institute of Art, per approdare infine dal 1975 aNew York. Attualmente si divide tra l’Italia e il suo studio di New York. Da oltre vent’anni realizza sculture in metallo ricavato da oggetti trovati per le strade di Manhattan o raccolti in giro per le campagne della Versilia. Lo scultore inizia un progetto senza un’idea precisa, squarcia la lamiera con un’accetta, creando contorni taglienti e liberando la forma secondo un processo, fisico e impulsivo: un lavoro di forte coinvolgimento attraverso il corpo e che rimandaper certi versi alla tecnica del dripping utilizzata da Pollock. I soggetti delle sue opere spaziano da tematiche sacre (crocifissioni, angeli caduti) a figure di animali (carcasse di cavalli, pesci, uccelli), fino a rivisitazioni di soggetti legati all’arte classica e medievale. MOSTRE RECENTI 2004 Palazzo Minucci Solaini, Volterra 2004 Chiesa del Suffragio, Carrara 2005 Studio d’Ars, Milano 2005 Behind the green door, New York 2005 Eickholt Gallery, New York 2005 CVB Space, New York 2006 Gallery M, New York 2006 Chiesa di San Filippo, Harlem, New York 2006 Castello Malaspina, Massa
06
ottobre 2007
Archeologia del presente: scultura ambientale di Paolo Pelosini
Dal 06 al 27 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
REVEL – SCALO D’ISOLA
Milano, Via Thaon Di Revel Genova, 3, (Milano)
Milano, Via Thaon Di Revel Genova, 3, (Milano)
Autore
Curatore