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Umberto Milani
La mostra propone un importante gruppo di opere: quindici olii su tela e sei sculture, anche di grande formato, e una decina di carte che testimoniano il dialogo continuo e fecondo tra pittura e scultura del periodo informale
Comunicato stampa
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Lo Studio d'Arte del Lauro inaugura la nuova stagione espositiva con una mostra personale di Umberto Milani. La mostra propone un importante gruppo di opere: quindici olii su tela e sei sculture, anche di grande formato, e una decina di carte che testimoniano il dialogo continuo e fecondo tra pittura e scultura del periodo informale.
Fra i pochi artisti italiani di statura europea, Milani e la sua opera sono ancora in attesa di una lettura e una diffusione adeguata, a discapito del pubblico e dei giovani artisti.
La pittura di Milani rappresenta una versione ricca e personale dell'informale europeo, la sua scultura recupera valenze primordiali, microcosmi ctonii di terra e materia appena emersa dal caos, sulla quale l'uomo lascia le prime tracce. L'incessante progressione della sua ricerca lo inoltra nel periodo più alto, avvicinandolo ad artisti come Kline, Giacometti, Wols e Pollok.
Scrive Claudio Cerritelli, concludendo il suo testo in catalogo:
"Una solitaria inquietudine guida l'artista nei suoi modi infiniti di interrogare lo spazio come continuo ritorno nel grembo della materia, sia solidificata nelle intuizioni della terza dimensione sia fissata nelle essenze inafferrabili del colore. Ogni opera nasce da una oscura urgenza, muove dal di dentro le trasmutazioni della materia, senza ossessioni progettuali ma con spontanea capacità di trarre forza dai segni precari della vita, affinchè l'arte sappia essere – come avviene sempre in Milani – esercizio provvisorio di una conoscenza poetica destinata a durare".
Umberto Milani (Milano, 1912 – 1969) frequenta le lezioni di scultura di Adolfo Wildt all'Accademia di Brera, dove incontra, tra gli altri, Fontana, Melotti e Broggini. Nel 1946 tiene la sua prima personale a Milano alla galleria Il Milione. Dai primi anni Cinquanta inizia una collaborazione con i maggiori architetti operanti a Milano, da qui nascono le plastiche parietali per le Triennali milanesi. Nel 1958 e nel 1962 è presente con una sala personale alla Biennale di Venezia, presentato da Marco Valsecchi e Franco Russoli. Espone in diverse antologiche pubbliche e le sue opere sono esposte nei più importanti musei italiani.
Fra i pochi artisti italiani di statura europea, Milani e la sua opera sono ancora in attesa di una lettura e una diffusione adeguata, a discapito del pubblico e dei giovani artisti.
La pittura di Milani rappresenta una versione ricca e personale dell'informale europeo, la sua scultura recupera valenze primordiali, microcosmi ctonii di terra e materia appena emersa dal caos, sulla quale l'uomo lascia le prime tracce. L'incessante progressione della sua ricerca lo inoltra nel periodo più alto, avvicinandolo ad artisti come Kline, Giacometti, Wols e Pollok.
Scrive Claudio Cerritelli, concludendo il suo testo in catalogo:
"Una solitaria inquietudine guida l'artista nei suoi modi infiniti di interrogare lo spazio come continuo ritorno nel grembo della materia, sia solidificata nelle intuizioni della terza dimensione sia fissata nelle essenze inafferrabili del colore. Ogni opera nasce da una oscura urgenza, muove dal di dentro le trasmutazioni della materia, senza ossessioni progettuali ma con spontanea capacità di trarre forza dai segni precari della vita, affinchè l'arte sappia essere – come avviene sempre in Milani – esercizio provvisorio di una conoscenza poetica destinata a durare".
Umberto Milani (Milano, 1912 – 1969) frequenta le lezioni di scultura di Adolfo Wildt all'Accademia di Brera, dove incontra, tra gli altri, Fontana, Melotti e Broggini. Nel 1946 tiene la sua prima personale a Milano alla galleria Il Milione. Dai primi anni Cinquanta inizia una collaborazione con i maggiori architetti operanti a Milano, da qui nascono le plastiche parietali per le Triennali milanesi. Nel 1958 e nel 1962 è presente con una sala personale alla Biennale di Venezia, presentato da Marco Valsecchi e Franco Russoli. Espone in diverse antologiche pubbliche e le sue opere sono esposte nei più importanti musei italiani.
03
ottobre 2007
Umberto Milani
Dal 03 ottobre al 30 novembre 2007
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARTE DEL LAURO
Milano, Via Mosè Bianchi, 60, (Milano)
Milano, Via Mosè Bianchi, 60, (Milano)
Orario di apertura
Martedì / Giovedì ore 10.00-14.00 e 16.30-19.30
Vernissage
3 Ottobre 2007, ore 18.00
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