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Cristiano Tassinari / Svitlana Grebenyuk – Mnemosyne
un nuovo progetto di Chiara Canali, che esplora il linguaggio della memoria attraverso l’arte di due giovani artisti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Spazio 8, nuovissima location di archeologia industriale in via Col di Lana 8, è la sede espositiva scelta per presentare in modo inedito e suggestivo le ricerche figurative di Cristiano Tassinari e Svitlana Grebenyuk, vincitori dell’edizione 2006 del Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana. L’esposizione – dal 4 al 21 ottobre 2007 - crea un corto circuito tra diverse espressioni dell’arte contemporanea, un confronto tra due mondi visivi che riflettono le identità e i background culturali dei due artisti. Un evento per conoscere due nuovi talenti che stanno attirando l’attenzione della critica e del pubblico: un ulteriore momento di scoperta all’interno dei numerosi appuntamenti previsti per il 6 ottobre in occasione della terza Giornata del Contemporaneo.
Un viaggio emozionale che si snoda lungo il filtro della “memoria individuale e collettiva” (Mnemosyne): questo è il percorso espositivo ideato da Chiara Canali per mettere in dialogo le installazioni di Cristiano Tassinari e Svitlana Grebenyuk, che con linguaggi e scelte tematiche differenti rileggono luoghi e immagini attraverso la costante di un’alchimia coloristica e materica. Si incontrano così le incrostazioni e stratificazioni segniche di Tassinari con i ricordi espressionistici e allegorici della Grebenyuk. Due differenti formazioni e provenienze si confrontano: da un lato il ricordo delle sinopie e degli affreschi, dall’altro i colori innaturali e la luce della terra ucraina. Partendo dalle rispettive culture e terre d’origine, gli artisti riescono a innovare i linguaggi della tradizione, creando immagini visionarie sospese in un’ideale a-temporalità
Cristiano Tassinari, artista risultato vincitore della 58a edizione del PREMIO MICHETTI, presenta un intervento di 26 incisioni, un repertorio di ritratti frutto di progressive sovrapposizioni di materie, tecniche e supporti. Un lavoro complesso in cui si possono cogliere riferimenti che spaziano da memorie passate a quelle presenti della storia dell’arte: dalla classicità della ritrattistica romana, alla contemporaneità di Richter per la trasposizione libera da fotografia a pittura, fino al “ritocco” fotografico di Thomas Ruff.
Nell’opera di Svitlana Grebenyuk è fondamentale il rapporto che si instaura tra natura, individui e colore, elemento di grande impatto emozionale e valore espressivo, che connota la tradizione artistica russa. L’artista ricostruisce un paesaggio domestico, una sorta di natura selvaggia con relativi suoni e rumori per svelarne l’armonia, la bellezza, ma allo stesso tempo denunciarne l'innaturalità, la cattività che si evince dai meccanismi tecnici messi allo scoperto nell’installazione stessa.
Un viaggio emozionale che si snoda lungo il filtro della “memoria individuale e collettiva” (Mnemosyne): questo è il percorso espositivo ideato da Chiara Canali per mettere in dialogo le installazioni di Cristiano Tassinari e Svitlana Grebenyuk, che con linguaggi e scelte tematiche differenti rileggono luoghi e immagini attraverso la costante di un’alchimia coloristica e materica. Si incontrano così le incrostazioni e stratificazioni segniche di Tassinari con i ricordi espressionistici e allegorici della Grebenyuk. Due differenti formazioni e provenienze si confrontano: da un lato il ricordo delle sinopie e degli affreschi, dall’altro i colori innaturali e la luce della terra ucraina. Partendo dalle rispettive culture e terre d’origine, gli artisti riescono a innovare i linguaggi della tradizione, creando immagini visionarie sospese in un’ideale a-temporalità
Cristiano Tassinari, artista risultato vincitore della 58a edizione del PREMIO MICHETTI, presenta un intervento di 26 incisioni, un repertorio di ritratti frutto di progressive sovrapposizioni di materie, tecniche e supporti. Un lavoro complesso in cui si possono cogliere riferimenti che spaziano da memorie passate a quelle presenti della storia dell’arte: dalla classicità della ritrattistica romana, alla contemporaneità di Richter per la trasposizione libera da fotografia a pittura, fino al “ritocco” fotografico di Thomas Ruff.
Nell’opera di Svitlana Grebenyuk è fondamentale il rapporto che si instaura tra natura, individui e colore, elemento di grande impatto emozionale e valore espressivo, che connota la tradizione artistica russa. L’artista ricostruisce un paesaggio domestico, una sorta di natura selvaggia con relativi suoni e rumori per svelarne l’armonia, la bellezza, ma allo stesso tempo denunciarne l'innaturalità, la cattività che si evince dai meccanismi tecnici messi allo scoperto nell’installazione stessa.
03
ottobre 2007
Cristiano Tassinari / Svitlana Grebenyuk – Mnemosyne
Dal 03 al 21 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
SPAZIO 8
Milano, Viale Col Di Lana, 8, (Milano)
Milano, Viale Col Di Lana, 8, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 20.00
Sabato e domenica dalle 11 alle 20.00
Vernissage
3 Ottobre 2007, ore 18.30
Autore
Curatore