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Max Mandel – Appunti di viaggio
La mostra presenta le fotografie a carattere artistico del milanese Max Mandel. Ha detto di lui il grande Henri Cartier-Bresson: “Max Mandel è un occhio: sa vedere. Questa è la grande Arte, questo è il dono rarissimo.”
Comunicato stampa
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L'Associazione Incontri nel Mediterraneo di Verona presenta la mostra del fotografo milanese Max Mandel dal titolo Appunti di viaggio, che inaugura sabato 29 settembre alle ore 18.00 presso “La scarpetta di Venere” di Stradone S. Fermo 4 (Verona). Fotografo e ricercatore iconografico, specializzato in ambito archeologico, per lavoro Mandel ha viaggiato spesso tra Europa, Asia e America, autore di reportages fotografici in missioni scientifiche del Ministero della Pubblica Istruzione (“L'Architettura Armena delle origini”, “L'Architettura romana in Anatolia”) e ha visto pubblicare le sue fotografie presso case editrici italiane e straniere, tra cui Edizioni San Paolo, Mondadori, Franco Maria Ricci, Jaca Book, Giunti, Bolis, Lucchetti. Tra le sue pubblicazioni citiamo il libro “Il Tigri e l'Eufrate, i fiumi del paradiso”, un'opera delle ed. San Paolo con uno splendido repertorio fotografico, il racconto di un viaggio storico e geografico lungo il Tigri e l'Eufrate condotto scientificamente e con passione, evocando i significati di civiltà, di fede e di arte che l'uomo ha scoperto e mai concluso alla ricerca di se stesso. Alle fotografie archeologiche, di architettura e di reportage, affianca quelle di carattere artistico, ed ha all'attivo numerose mostre, personali e collettive, in Italia e all'estero. Nel 2004 espone ad Atami, in Giappone, in occasione della Zoom International Photografic Exibition, partecipandovi anche nel 2005, questa volta a Tokyo. Nel 2005 espone presso il Museo Nazionale della Fotografia di Brescia, nel 2006 Al Cantone della Musica di Pieve di Ledro (Bellusco) e presso il Centro Culturale Sator di Milano. In passato ha esposto anche presso il Museo d'Arte Moderna della Turchia (Konya), varie volte a Milano e a Torino. Collaboratore dal 1988 con lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, ne documenta le campagne di scavo e di restauro tra Giordania, Siria ed Egitto, rivelando doti artistiche sostenute da una particolare cultura di formazione archeologica.
Le parole che meglio possono avvicinare alle sue fotografie sono quelle che gli ha dedicato il grande Henri Cartier-Bresson: “Max Mandel è un occhio: sa vedere.” Affascinato dalla realtà assoluta e dal rispetto per la verità quotidiana colta dal Realismo, il maestro francese così parla ancora del fotografo milanese: “È scoprire un mondo nuovo, e un'arte di tutto rispetto, il vedere questa realtà dettagliata colta da Max Mandel, e accorgersi che è un'opera d'arte assoluta, e al tempo stesso una particella autentica della nostra vita quotidiana. Questa è la grande Arte, questo è il dono rarissimo”.
Max Mandel coglie la magia delle cose, dei luoghi e delle persone con il suo obiettivo, trasforma dei bicchieri di un ristorante in un'immagine carica di profondità e richiami magici, dà uno spessore nuovo a ciò che osserva e filtra tramite la sua personale visione del mondo.
Le parole che meglio possono avvicinare alle sue fotografie sono quelle che gli ha dedicato il grande Henri Cartier-Bresson: “Max Mandel è un occhio: sa vedere.” Affascinato dalla realtà assoluta e dal rispetto per la verità quotidiana colta dal Realismo, il maestro francese così parla ancora del fotografo milanese: “È scoprire un mondo nuovo, e un'arte di tutto rispetto, il vedere questa realtà dettagliata colta da Max Mandel, e accorgersi che è un'opera d'arte assoluta, e al tempo stesso una particella autentica della nostra vita quotidiana. Questa è la grande Arte, questo è il dono rarissimo”.
Max Mandel coglie la magia delle cose, dei luoghi e delle persone con il suo obiettivo, trasforma dei bicchieri di un ristorante in un'immagine carica di profondità e richiami magici, dà uno spessore nuovo a ciò che osserva e filtra tramite la sua personale visione del mondo.
29
settembre 2007
Max Mandel – Appunti di viaggio
Dal 29 settembre al 29 ottobre 2007
fotografia
Location
LA SCARPETTA DI VENERE
Verona, Stradone San Fermo, 4, (Verona)
Verona, Stradone San Fermo, 4, (Verona)
Orario di apertura
tutti i giorni 12.00 - 24.00, escluso la domenica
Vernissage
29 Settembre 2007, ore 18.00
Autore