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Inaugurazione
verrà inaugurato il castello di Formigine per il quale Studio Azzurro ha ideato il percorso multimediale permanente
Comunicato stampa
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Il castello di Formigine abbassa il ponte levatoio. Situato nel centro storico della cittadina a pochi chilometri da Modena, il monumento è il simbolo di un territorio dall’attuale vocazione industriale, un tempo meta di villeggiatura per la famiglia d’Este.
L’obiettivo dei lavori di restauro è stato quello di recuperare gli elementi architettonici e i caratteri fondamentali per una corretta lettura evolutiva del complesso che gli interventi seguiti ai bombardamenti bellici avevano in parte occultato. Il progetto architettonico, curato dagli architetti Domenico Biondi e Vincenzo Vandelli, è stato preceduto da una fase conoscitiva articolata in indagini storiche, rilievo sistematico, analisi chimico-fisiche dei componenti, stratigrafia degli elevati, mappatura del degrado e da una delle più rilevanti campagne archeologiche della Regione Emilia-Romagna. Tali indagini dono state dirette dagli esperti dell’Università di Venezia in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e di Bologna.
Il rinvenimento di 260 sepolture risalenti all’XI secolo hanno permesso di datare il primo nucleo abitato, sebbene il primo documento scritto sia costituito dalle cronache modenesi del Trecento, che fanno risalire la costruzione da parte del Comune di Modena al 1201. Fra il XIV e il XV secolo, in particolare durante il dominio dei Pio di Carpi, la funzione difensiva cedette il posto a quella residenziale, con il conseguente trasferimento della popolazione all’esterno della rocca. Nel 1599, la morte senza eredi di Marco III Pio determinò il passaggio di Formigine agli Estensi, che lo detennero fino al 1648, quando venne ceduto al marchese Mario Calcagnini, funzionario ducale. Al termine della seconda guerra mondiale, il Comune di Formigine acquisì l’intero complesso castellano per adattarlo a residenza municipale.
Oggi, il castello di Formigine ritorna all’antico splendore. Le sale interne, quasi completamente spoglie di decorazioni, ad eccezione di alcune testimonianze di pregio quali l’affresco raffigurante la Madonna con il Bambino e i motivi vegetali che hanno ispirato il logo, sono impreziosite dagli allestimenti del Museo e Centro di documentazione, che presenta la direzione scientifica del prof. Sauro Gelichi. Saranno visibili, infatti, i reperti provenienti dallo scavo archeologico (in parte ancora visitabile nel parco interno), e le opere multimediali e interattive di Studio Azzurro, noto centro di ricerca artistica milanese che negli ultimi anni si è dedicato in modo particolare alla divulgazione culturale attraverso la progettazione di mostre e di musei tematici.
Il Museo e Centro di documentazione verrà ospitato all’interno della rocchetta, la sezione medievale, mentre la parte rinascimentale, occupata dal palazzo marchionale, accoglierà la sala del Consiglio comunale e di rappresentanza del Sindaco, per onorare l'antica funzione istituzionale, una caffetteria-ristorante, una sala matrimoni e ulteriori spazi per convegni e meeting per aziende o altri enti. Si tratta di un intervento che ha ricevuto uno speciale riconoscimento dall'istituto Italiano dei Castelli per la qualità del restauro architettonico e la valorizzazione delle destinazioni di fruizione pubblica.
All'interno del castello verranno adibiti spazi espositivi per le mostre temporanee e per i prodotti tipici del territorio, segno di una precisa politica culturale che ha l'obiettivo di far rivivere le antiche mura come luogo di incontro, di accoglienza turistica e di fruizione di eventi di vario tipo.
Il programma culturale inizia il 29 settembre con la cerimonia inaugurale. Dopo il taglio del nastro alla presenza delle Autorità, previsto per le 16.00, sarà possibile visitare il castello. Tali visite proseguiranno il 30 settembre e tutti i fine settimana di ottobre fino a dicembre su prenotazione. Sempre il 29 settembre, alle 21, le mura del castello saranno la suggestiva scenografia dello spettacolo su Leonardo da Vinci del premio Nobel Dario Fo. Il 30 settembre, alle 10, si terrà la prima seduta in adunanza aperta del Consiglio comunale, occasione in cui verrà firmato il Patto di Amicizia con la città di Saumur, nella Loira, a testimonianza dell’inizio dei rapporti del Comune di Formigine con altre realtà caratterizzate dalla presenza di castelli, oltre a quelli già consolidati con i Comuni proprietari di castelli della Provincia di Modena.
Un importante evento sportivo è previsto per il 13 ottobre, quando partirà proprio dal castello di Formigine il Giro dell’Emilia. E’ invece previsto il coinvolgimento dei più piccoli nella rassegna provinciale Oh che bel castello, di scena il 20 e 21 ottobre. Le relazioni esistenti fra cinque artiste formiginesi e alcune delle più significative esperienze nel panorama dell’arte contemporanea attuale (Bertozzi&Casoni, Andrea Chiesi, Marcello Grassi, Elisa Rossi e Francesco Bocchini) verranno indagate dal 28 ottobre al 2 dicembre nella mostra Binomi, a cura di Nadia Raimondi. Appuntamento imperdibile per gli amanti della musica jazz il 30 novembre, 1 e 2 dicembre. A scaldare l’inverno saranno infatti le note suadenti di Woma Jazz, l’unico festival jazz di sole artiste donne. L’anno si concluderà con un’altra grande mostra dedicata all’arte contemporanea. Angela Vettese, direttrice della Galleria Civica di Modena, curerà l’esposizione dedicata a Carlo Cattelani, collezionista di artisti quali Andy Warhol, Lucio Fontana, Alberto Burri, Nam Jum Paik e Mario Schifano.
Il progetto ha ottenuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna ed è stato condotto sotto l’Alta Sorveglianza delle competenti Soprintendenze (Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le Province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Modena e Reggio Emilia).
L’obiettivo dei lavori di restauro è stato quello di recuperare gli elementi architettonici e i caratteri fondamentali per una corretta lettura evolutiva del complesso che gli interventi seguiti ai bombardamenti bellici avevano in parte occultato. Il progetto architettonico, curato dagli architetti Domenico Biondi e Vincenzo Vandelli, è stato preceduto da una fase conoscitiva articolata in indagini storiche, rilievo sistematico, analisi chimico-fisiche dei componenti, stratigrafia degli elevati, mappatura del degrado e da una delle più rilevanti campagne archeologiche della Regione Emilia-Romagna. Tali indagini dono state dirette dagli esperti dell’Università di Venezia in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e di Bologna.
Il rinvenimento di 260 sepolture risalenti all’XI secolo hanno permesso di datare il primo nucleo abitato, sebbene il primo documento scritto sia costituito dalle cronache modenesi del Trecento, che fanno risalire la costruzione da parte del Comune di Modena al 1201. Fra il XIV e il XV secolo, in particolare durante il dominio dei Pio di Carpi, la funzione difensiva cedette il posto a quella residenziale, con il conseguente trasferimento della popolazione all’esterno della rocca. Nel 1599, la morte senza eredi di Marco III Pio determinò il passaggio di Formigine agli Estensi, che lo detennero fino al 1648, quando venne ceduto al marchese Mario Calcagnini, funzionario ducale. Al termine della seconda guerra mondiale, il Comune di Formigine acquisì l’intero complesso castellano per adattarlo a residenza municipale.
Oggi, il castello di Formigine ritorna all’antico splendore. Le sale interne, quasi completamente spoglie di decorazioni, ad eccezione di alcune testimonianze di pregio quali l’affresco raffigurante la Madonna con il Bambino e i motivi vegetali che hanno ispirato il logo, sono impreziosite dagli allestimenti del Museo e Centro di documentazione, che presenta la direzione scientifica del prof. Sauro Gelichi. Saranno visibili, infatti, i reperti provenienti dallo scavo archeologico (in parte ancora visitabile nel parco interno), e le opere multimediali e interattive di Studio Azzurro, noto centro di ricerca artistica milanese che negli ultimi anni si è dedicato in modo particolare alla divulgazione culturale attraverso la progettazione di mostre e di musei tematici.
Il Museo e Centro di documentazione verrà ospitato all’interno della rocchetta, la sezione medievale, mentre la parte rinascimentale, occupata dal palazzo marchionale, accoglierà la sala del Consiglio comunale e di rappresentanza del Sindaco, per onorare l'antica funzione istituzionale, una caffetteria-ristorante, una sala matrimoni e ulteriori spazi per convegni e meeting per aziende o altri enti. Si tratta di un intervento che ha ricevuto uno speciale riconoscimento dall'istituto Italiano dei Castelli per la qualità del restauro architettonico e la valorizzazione delle destinazioni di fruizione pubblica.
All'interno del castello verranno adibiti spazi espositivi per le mostre temporanee e per i prodotti tipici del territorio, segno di una precisa politica culturale che ha l'obiettivo di far rivivere le antiche mura come luogo di incontro, di accoglienza turistica e di fruizione di eventi di vario tipo.
Il programma culturale inizia il 29 settembre con la cerimonia inaugurale. Dopo il taglio del nastro alla presenza delle Autorità, previsto per le 16.00, sarà possibile visitare il castello. Tali visite proseguiranno il 30 settembre e tutti i fine settimana di ottobre fino a dicembre su prenotazione. Sempre il 29 settembre, alle 21, le mura del castello saranno la suggestiva scenografia dello spettacolo su Leonardo da Vinci del premio Nobel Dario Fo. Il 30 settembre, alle 10, si terrà la prima seduta in adunanza aperta del Consiglio comunale, occasione in cui verrà firmato il Patto di Amicizia con la città di Saumur, nella Loira, a testimonianza dell’inizio dei rapporti del Comune di Formigine con altre realtà caratterizzate dalla presenza di castelli, oltre a quelli già consolidati con i Comuni proprietari di castelli della Provincia di Modena.
Un importante evento sportivo è previsto per il 13 ottobre, quando partirà proprio dal castello di Formigine il Giro dell’Emilia. E’ invece previsto il coinvolgimento dei più piccoli nella rassegna provinciale Oh che bel castello, di scena il 20 e 21 ottobre. Le relazioni esistenti fra cinque artiste formiginesi e alcune delle più significative esperienze nel panorama dell’arte contemporanea attuale (Bertozzi&Casoni, Andrea Chiesi, Marcello Grassi, Elisa Rossi e Francesco Bocchini) verranno indagate dal 28 ottobre al 2 dicembre nella mostra Binomi, a cura di Nadia Raimondi. Appuntamento imperdibile per gli amanti della musica jazz il 30 novembre, 1 e 2 dicembre. A scaldare l’inverno saranno infatti le note suadenti di Woma Jazz, l’unico festival jazz di sole artiste donne. L’anno si concluderà con un’altra grande mostra dedicata all’arte contemporanea. Angela Vettese, direttrice della Galleria Civica di Modena, curerà l’esposizione dedicata a Carlo Cattelani, collezionista di artisti quali Andy Warhol, Lucio Fontana, Alberto Burri, Nam Jum Paik e Mario Schifano.
Il progetto ha ottenuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna ed è stato condotto sotto l’Alta Sorveglianza delle competenti Soprintendenze (Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le Province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Modena e Reggio Emilia).
29
settembre 2007
Inaugurazione
29 settembre 2007
arte contemporanea
Location
CASTELLO
Formigine, (Modena)
Formigine, (Modena)
Vernissage
29 Settembre 2007, ore 16
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore