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Dzine – Bang
Contemporary Arts Society inizia l’autunno con “bang”, un solo show dell’artista multi-mediale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Contemporary Arts Society inizia l’autunno con “bang”, un solo show dell’artista multi-mediale DZINE. Saranno presentate nello spazio di Via del Babuino una serie di sculture, installazioni e opere pittoriche, il tutto esaltato da una sorpresa straordinaria, l’ultimo lavoro dell’artista: il DNIPRO – custom low rider bicycle and boat sculpture appena inaugurato sul Canal Grande all’inaugurazione dalla 52ma Biennale di Venezia presso il padiglione ucraino intitolato “A poem about an inland sea” a cura di Peter Doroshenko, direttore della Baltic Center for Contemporary Art, UK.
Di origini portoricane, Dzine vive e lavora a Chicago, ma lavora in tutto il mondo impegnandosi nella realizzazione di mostre in Asia, America ed Europa.
L’evento, curato da Morgan Morris e Barbara Pedini si articola in due eventi distinti: il primo sarà l’esibizione dei nuovissimi lavori dell’artista e di alcune installazioni presso gli spazi di via del Babuino 127 con inaugurazione il 9 ottobre; il secondo è l’evento sorpresa con Bucky Bexter e Phillip Sold dei Gotan Project che faranno una performance con l’ultima creazione della Biennale, la “DNIPRO”; un momento di grande suggestività quando il suono, la luce, il colore e la poesia della location, elementi fondanti il vocabolario artistico di Dzine, si fonderanno per creare un’opera d’arte multidimensionale.
Dzine, il cui spirito evoca a chi lo conosce, immediatamente il desiderio di creazione che pervade ogni opera, fonda la sua arte su tre principi estratti dalla vita di coloro che abitano le periferie delle multietniche città del mondo: street culture, design e DJ music.
Questi sobborghi, in cui domina il grigiore e la povertà, sono la culla della cultura della strada, di cui fanno parte integrante e necessaria la musica ed il disegno, unico modo per alcuni di sfuggire alla realtà di un mondo che non dà alcuna speranza di riscatto.
Le opere pittoriche, evoluzione dello stile dei graffiti, sono un mélange di colori intensi ed espressivi, separati da linee nette che ne evidenziano la potenza visiva. Ciò che contraddistingue queste opere è l’applicazione di una patina di Envirotex sulla superficie, per creare un effetto lucido, completato dall’applicazione di microsfere di vetro che donano un effetto tridimensionale. Il risultato sono opere che, pur disegnate su basi ultrapiatte, risultano vibranti, profonde e con un forte effetto riflettente.
Altro è invece Classic Dub Classics, distinta in quanto opera a sé. L’artista, fedele alla cultura dalla quale proviene, collabora continuativamente con molti DJ di fama internazionale e vuole dare un tributo a ciò che li rappresenta. Per Classic Dub Classic la superstar DJ giapponese Hiroshi Fujiwara ha fatto una composizione re-mix dalla famosa “Dolce Vita” di Fellini. Quest’ opera è un’installazione che verrà appositamente ricreata negli spazi della Contemporary Arts Society utilizzando foglie d’oro, nel giorno dell’inaugurazione.
Per l’installazione della DJ Boat, Dzine si basa sulla mentalità della strada, fondata sul desiderio di vivere in una dimensione diversa, in un mondo di fantasia quasi ultraterreno che si traduce nel concetto di lowriding. I colori forti, la musica alta e le grosse automobili americane rialzate sono la rappresentazione del sogno di questi giovani che guidano lentamente per il proprio quartiere senza una meta.
Dzine prende tutto ciò che appartiene alla cultura della strada e la fa propria per creare un mondo nuovo: il sogno psichedelico di questa finta ricchezza ostentata attraverso le automobili truccate, oggetto preferito dei machos, da dove esce una musica che è la rappresentazione della fusione delle diverse identità che a contatto l’una con l’altra si influenzano e si fondono per creare un tutt’uno eclettico e vibrante di note.
Chiamata Dnipro per celebrare il grande fiume del paese ucraino, è sì una matrice per rappresentare il tema della fusione multietnica, ma anche della somiglianza tra il sogno americano ed il sogno ucraino. I colori esterni della barca sono il giallo e l’azzurro tradizionali della bandiera ucraina, mentre l’interno è rivestito dai colori dei paramenti degli alti rappresentanti delle chiese cristiane, simbolo del crudo lusso ostentato. Al timone si trova una consolle da dj, sulla quale si esibiranno i musiciti Bucky Baxter e Philippe Solal dei Gotan Project, e, ovunque, schermi al plasma che trasmettono le interviste dell’artista ad alcuni giovani americani ed ucraini attraverso le quali Dzine cerca di capire come sono e come saranno i loro sogni.
Ancorata usando una particolare bicicletta a tre ruote, simbolo di un mezzo di trasporto molto comune nelle città, soprattutto in Asia, Dzine coinvolge i tre continenti per dimostrare che i desideri e le aspettative dei giovani, adulti del futuro, in fondo sono allineati su di uno stesso piano e uniti dall’arte e dalla musica, espressioni di vita.
Di origini portoricane, Dzine vive e lavora a Chicago, ma lavora in tutto il mondo impegnandosi nella realizzazione di mostre in Asia, America ed Europa.
L’evento, curato da Morgan Morris e Barbara Pedini si articola in due eventi distinti: il primo sarà l’esibizione dei nuovissimi lavori dell’artista e di alcune installazioni presso gli spazi di via del Babuino 127 con inaugurazione il 9 ottobre; il secondo è l’evento sorpresa con Bucky Bexter e Phillip Sold dei Gotan Project che faranno una performance con l’ultima creazione della Biennale, la “DNIPRO”; un momento di grande suggestività quando il suono, la luce, il colore e la poesia della location, elementi fondanti il vocabolario artistico di Dzine, si fonderanno per creare un’opera d’arte multidimensionale.
Dzine, il cui spirito evoca a chi lo conosce, immediatamente il desiderio di creazione che pervade ogni opera, fonda la sua arte su tre principi estratti dalla vita di coloro che abitano le periferie delle multietniche città del mondo: street culture, design e DJ music.
Questi sobborghi, in cui domina il grigiore e la povertà, sono la culla della cultura della strada, di cui fanno parte integrante e necessaria la musica ed il disegno, unico modo per alcuni di sfuggire alla realtà di un mondo che non dà alcuna speranza di riscatto.
Le opere pittoriche, evoluzione dello stile dei graffiti, sono un mélange di colori intensi ed espressivi, separati da linee nette che ne evidenziano la potenza visiva. Ciò che contraddistingue queste opere è l’applicazione di una patina di Envirotex sulla superficie, per creare un effetto lucido, completato dall’applicazione di microsfere di vetro che donano un effetto tridimensionale. Il risultato sono opere che, pur disegnate su basi ultrapiatte, risultano vibranti, profonde e con un forte effetto riflettente.
Altro è invece Classic Dub Classics, distinta in quanto opera a sé. L’artista, fedele alla cultura dalla quale proviene, collabora continuativamente con molti DJ di fama internazionale e vuole dare un tributo a ciò che li rappresenta. Per Classic Dub Classic la superstar DJ giapponese Hiroshi Fujiwara ha fatto una composizione re-mix dalla famosa “Dolce Vita” di Fellini. Quest’ opera è un’installazione che verrà appositamente ricreata negli spazi della Contemporary Arts Society utilizzando foglie d’oro, nel giorno dell’inaugurazione.
Per l’installazione della DJ Boat, Dzine si basa sulla mentalità della strada, fondata sul desiderio di vivere in una dimensione diversa, in un mondo di fantasia quasi ultraterreno che si traduce nel concetto di lowriding. I colori forti, la musica alta e le grosse automobili americane rialzate sono la rappresentazione del sogno di questi giovani che guidano lentamente per il proprio quartiere senza una meta.
Dzine prende tutto ciò che appartiene alla cultura della strada e la fa propria per creare un mondo nuovo: il sogno psichedelico di questa finta ricchezza ostentata attraverso le automobili truccate, oggetto preferito dei machos, da dove esce una musica che è la rappresentazione della fusione delle diverse identità che a contatto l’una con l’altra si influenzano e si fondono per creare un tutt’uno eclettico e vibrante di note.
Chiamata Dnipro per celebrare il grande fiume del paese ucraino, è sì una matrice per rappresentare il tema della fusione multietnica, ma anche della somiglianza tra il sogno americano ed il sogno ucraino. I colori esterni della barca sono il giallo e l’azzurro tradizionali della bandiera ucraina, mentre l’interno è rivestito dai colori dei paramenti degli alti rappresentanti delle chiese cristiane, simbolo del crudo lusso ostentato. Al timone si trova una consolle da dj, sulla quale si esibiranno i musiciti Bucky Baxter e Philippe Solal dei Gotan Project, e, ovunque, schermi al plasma che trasmettono le interviste dell’artista ad alcuni giovani americani ed ucraini attraverso le quali Dzine cerca di capire come sono e come saranno i loro sogni.
Ancorata usando una particolare bicicletta a tre ruote, simbolo di un mezzo di trasporto molto comune nelle città, soprattutto in Asia, Dzine coinvolge i tre continenti per dimostrare che i desideri e le aspettative dei giovani, adulti del futuro, in fondo sono allineati su di uno stesso piano e uniti dall’arte e dalla musica, espressioni di vita.
09
ottobre 2007
Dzine – Bang
Dal 09 ottobre 2007 al 04 gennaio 2008
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
CONTEMPORARY ARTS SOCIETY
Roma, Via Del Babuino, 127, (Roma)
Roma, Via Del Babuino, 127, (Roma)
Orario di apertura
Lunedì/Venerdì dalle 10 alle 18
Vernissage
9 Ottobre 2007, ore 18
Ufficio stampa
CONSOLO PRODUZIONI&CONSULENZA
Autore
Curatore