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Poliorama Pittoresco
Dipinti e Disegni dell’ottocento Siciliano
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’esposizione è promossa dall'Associazione “amici della pittura siciliana dell’ottocento”, con il patrocinio della presidenza della regione siciliana, dell’assessorato regionale dei beni culturali, della provincia regionale di agrigento, del comune di agrigento e della camera di commercio di agrigento.
La scelta del titolo Poliorama Pittoresco ripropone quello di una celebre rivista illustrata pubblicata a Napoli nei decenni pre-unitari e ci introduce subito al tema conduttore del percorso scientifico: sottolineare i molteplici e variegati caratteri della pittura dell’Ottocento nell'Isola, oggetto negli ultimi anni di un rinnovato interesse della critica e di una crescente vivacità del mercato, ma anche di un intenso slancio degli studi e di un appassionato gradimento del pubblico.
Stimolato da questo clima e riprendendo il filo di Ottocento siciliano, la mostra curata da Barbera ad Agrigento nel 2001 per la stessa Associazione amici della pittura siciliana dell’ottocento, nasce il progetto di Poliorama Pittoresco, una selezione di dipinti e disegni di pittori siciliani del secolo XIX, molti inediti o poco noti, appartenenti sia a collezioni private che a importanti collezioni pubbliche come la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, la Galleria d’Arte Moderna di Palermo, la Fondazione Banco di Sicilia, il Museo Civico di Termini Imerese, il Museo Civico di Caltagirone e la Biblioteca Civica “Ursino Recupero” di Catania.
Il percorso espositivo si articola in sezioni tematiche che ripropongono l’ordinamento con cui abitualmente i dipinti venivano presentati nelle mostre ottocentesche: gli studi accademici e le composizioni di soggetto storico, letterario o mitologico, le scene di genere, i ritratti, gli interni, i paesaggi e le vedute, i paesaggi con figure. In conclusione, sono inseriti alcuni dipinti non riconducibili per soggetto e tema ai precedenti ma che integrano e completano il percorso pittorico dell’Ottocento siciliano affascinante e ricco di molteplici sfaccettature.
In mostra 58 dipinti di 37 diversi artisti: alcuni già noti a pubblico e critica come Giuseppe Sciuti, Francesco Lojacono, Antonino Leto, Giuseppe Patania, Michele Catti, Ettore De Maria Bergler, Filippo Liardo e Francesco Zerilli, altri meno o per niente conosciuti come Ettore Cumbo, Sebastiano Guzzone, Calcedonio Reina, Pasquale Liotta, Antonino Perdichizzi. Tutti attivi nell’intero arco del secolo fino alle soglie del Novecento, una significativa e nutrita parte di essi proviene dall’area centro-settentrionale dell’isola, zona ancora poco esplorata dagli studiosi.
Tra le opere di maggior rilievo si possono ammirare numerosi inediti tra cui una tela di Giuseppe Sciuti del 1879 dal titolo Appio Claudio risponde a Cinea che Pirro esca d’Italia, poi si tratterà la pace, bozzetto per il concorso delle decorazioni della Sala Gialla del Senato, vinto da Maccari; una tavola di Filippo Liardo, Nevicata a Roccadipapa, già nella celebre collezione Libertini di Catania e di cui si erano perse le tracce dagli anni Quaranta, che aggiunge un importante tassello alla ricostruzione del percorso artistico del pittore; una grande tela di Salvatore Marchesi, dipinta nel momento di maggiore fama dell'artista, che rappresenta la sacrestia della chiesa della Gancia di Palermo; un dipinto di Antonino Leto, Il richiamo, di straordinaria qualità pittorica, presentato alla mostra postuma sul pittore alla Biennale di Venezia del 1924.
La mostra si chiude simbolicamente con uno straordinario e documentato dipinto di Domenico Morelli, Re Lear, anch’esso già nella collezione Libertini ed ora in una raccolta privata palermitana: un’opera mai esposta che testimonia del particolare interesse del collezionismo siciliano per il grande maestro napoletano.
Accanto ai dipinti, viene presentata una selezione di circa venti disegni del tutto inediti (Velasco, Riolo, Lo Forte, Patania gli autori più noti) che ben documenta gli aspetti e i caratteri stilistici del ricco e ancora poco approfondito settore della grafica siciliana ottocentesca.
L'esposizione si avvale di un autorevole comitato scientifico formato, oltre che dal curatore Gioacchino Barbera, da Ivana Bruno, Gabriella Costantino, Anna Maria Damigella, Simonetta La Barbera, Diana Malignaggi, Luisa Martorelli, Fernando Mazzocca, Antonella Purpura, Carlo Sisi.
Il catalogo a cura di Gioacchino Barbera, edito da Silvana Editoriale, comprende alcuni saggi introduttivi, ampie schede storico-critiche di tutte le opere in mostra, le biografie degli artisti e la bibliografia generale.
La scelta del titolo Poliorama Pittoresco ripropone quello di una celebre rivista illustrata pubblicata a Napoli nei decenni pre-unitari e ci introduce subito al tema conduttore del percorso scientifico: sottolineare i molteplici e variegati caratteri della pittura dell’Ottocento nell'Isola, oggetto negli ultimi anni di un rinnovato interesse della critica e di una crescente vivacità del mercato, ma anche di un intenso slancio degli studi e di un appassionato gradimento del pubblico.
Stimolato da questo clima e riprendendo il filo di Ottocento siciliano, la mostra curata da Barbera ad Agrigento nel 2001 per la stessa Associazione amici della pittura siciliana dell’ottocento, nasce il progetto di Poliorama Pittoresco, una selezione di dipinti e disegni di pittori siciliani del secolo XIX, molti inediti o poco noti, appartenenti sia a collezioni private che a importanti collezioni pubbliche come la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, la Galleria d’Arte Moderna di Palermo, la Fondazione Banco di Sicilia, il Museo Civico di Termini Imerese, il Museo Civico di Caltagirone e la Biblioteca Civica “Ursino Recupero” di Catania.
Il percorso espositivo si articola in sezioni tematiche che ripropongono l’ordinamento con cui abitualmente i dipinti venivano presentati nelle mostre ottocentesche: gli studi accademici e le composizioni di soggetto storico, letterario o mitologico, le scene di genere, i ritratti, gli interni, i paesaggi e le vedute, i paesaggi con figure. In conclusione, sono inseriti alcuni dipinti non riconducibili per soggetto e tema ai precedenti ma che integrano e completano il percorso pittorico dell’Ottocento siciliano affascinante e ricco di molteplici sfaccettature.
In mostra 58 dipinti di 37 diversi artisti: alcuni già noti a pubblico e critica come Giuseppe Sciuti, Francesco Lojacono, Antonino Leto, Giuseppe Patania, Michele Catti, Ettore De Maria Bergler, Filippo Liardo e Francesco Zerilli, altri meno o per niente conosciuti come Ettore Cumbo, Sebastiano Guzzone, Calcedonio Reina, Pasquale Liotta, Antonino Perdichizzi. Tutti attivi nell’intero arco del secolo fino alle soglie del Novecento, una significativa e nutrita parte di essi proviene dall’area centro-settentrionale dell’isola, zona ancora poco esplorata dagli studiosi.
Tra le opere di maggior rilievo si possono ammirare numerosi inediti tra cui una tela di Giuseppe Sciuti del 1879 dal titolo Appio Claudio risponde a Cinea che Pirro esca d’Italia, poi si tratterà la pace, bozzetto per il concorso delle decorazioni della Sala Gialla del Senato, vinto da Maccari; una tavola di Filippo Liardo, Nevicata a Roccadipapa, già nella celebre collezione Libertini di Catania e di cui si erano perse le tracce dagli anni Quaranta, che aggiunge un importante tassello alla ricostruzione del percorso artistico del pittore; una grande tela di Salvatore Marchesi, dipinta nel momento di maggiore fama dell'artista, che rappresenta la sacrestia della chiesa della Gancia di Palermo; un dipinto di Antonino Leto, Il richiamo, di straordinaria qualità pittorica, presentato alla mostra postuma sul pittore alla Biennale di Venezia del 1924.
La mostra si chiude simbolicamente con uno straordinario e documentato dipinto di Domenico Morelli, Re Lear, anch’esso già nella collezione Libertini ed ora in una raccolta privata palermitana: un’opera mai esposta che testimonia del particolare interesse del collezionismo siciliano per il grande maestro napoletano.
Accanto ai dipinti, viene presentata una selezione di circa venti disegni del tutto inediti (Velasco, Riolo, Lo Forte, Patania gli autori più noti) che ben documenta gli aspetti e i caratteri stilistici del ricco e ancora poco approfondito settore della grafica siciliana ottocentesca.
L'esposizione si avvale di un autorevole comitato scientifico formato, oltre che dal curatore Gioacchino Barbera, da Ivana Bruno, Gabriella Costantino, Anna Maria Damigella, Simonetta La Barbera, Diana Malignaggi, Luisa Martorelli, Fernando Mazzocca, Antonella Purpura, Carlo Sisi.
Il catalogo a cura di Gioacchino Barbera, edito da Silvana Editoriale, comprende alcuni saggi introduttivi, ampie schede storico-critiche di tutte le opere in mostra, le biografie degli artisti e la bibliografia generale.
27
ottobre 2007
Poliorama Pittoresco
Dal 27 ottobre 2007 al 10 febbraio 2008
arte moderna
Location
SPAZI ESPOSITIVI CHIARAMONTANI
Agrigento, Via San Francesco D'assisi, 1, (Agrigento)
Agrigento, Via San Francesco D'assisi, 1, (Agrigento)
Biglietti
Intero euro 4,00
Ridotto euro 1,00 giovani con meno di 18 anni, persone con più di 60 anni
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 10,00 – 13,00 / 16,00 – 19,30
Vernissage
27 Ottobre 2007, ore 18
Sito web
www.ottocentosiciliano.it
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
CAMPODIVOLO
Autore
Curatore