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Via libera. Giovani
Matteo Beltrami, Patrizia Giuliodori, Daniele Chiari ed Alessandra Zini sono i quattro protagonisti della rassegna pittorica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Associazione Culturale 8,75 Vetrina^ è lieta di presentare la rassegna “Via libera - Giovani” che, con le quattro personali di Matteo Beltrami, Patrizia Giuliodori, Daniele Chiari e Alessandra Zini, inaugurerà la nuova stagione espositiva in via della Croce Bianca. Un luogo aperto a ricerche giovani e frizzanti, a percorsi alternativi, che vanno dall’installazione alla fotografia, dalla scultura alla performance. Non una vera e propria galleria, ma una vetrina di idee, che si affaccia, dallo scorso marzo, sul cuore della città storica, a pochi passi da Palazzo Casotti, sostenendo l’arte e la cultura in tutte le sue forme.
Dopo il ciclo di apertura dedicato alle istallazioni artistiche e la rassegna fotografica in concomitanza con Fotografia Europea, l’Associazione Culturale 8,75, da sempre attiva nella promozione della cultura nella nostra città ed in particolare dei giovani talenti, si apre al mondo artistico giovanile con le personali di pittura di Matteo Beltrami, Patrizia Giuliodori, Daniele Chiari ed Alessandra Zini che, in un rincorrersi di forme e colori differenti o diametralmente opposti, trovano rispondenza nel tema del corpo, del volto e, più in generale, dell’uomo.
Il corpo, sulle tele di Beltrami, è delineato dalla semplicità del tratto infantile, in figure robotiche dai musi di latta che, attraverso un uso intenso e calibrato dei neri ed il segno nudo e tagliente, sottintende, nel frastuono che vorrebbe essere "fumettaro", lo spessore pittorico di un artista che ritrae con spietata e poetica verità gli incubi di una società che, nella precoce dissipazione, urla la sua voglia di vivere.
Primissimi piani sono, invece quelli di Patrizia Giuliodori che, partendo da una concezione figurativa nitida, ma non tradizionale, apre al bivio tra realtà dei lineamenti e surrealismo dei tagli e del colore, le cui ampie campiture determinano uno stile conciso e diretto, non privo di sfumature e dissolvenze, ottenute sempre per tassellature e giustapposizioni dei toni che, nella cromaticità rosata dei volti, si sciolgono in un tessuto vellutato estremamente personale.
L’uomo, a prima vista assente dalle tele di Chiari, si presenta poi, a poco a poco, tra le limpide maglie della sua pittura bluette, nella veste metonimica di una casa che, essendo contenitore, parla del suo intimo contenuto, ossia l’uomo. Avvolto in una luce soffusa, vive nel nido sicuro al tepore degli affetti, ma anche all’ombra incombente delle restrizioni domestiche, che generano deformazione e frattura.
Infine, all’insegna dell’ocra, dell’antracite e del castano, sono le figure indecise di Alessandra Zini, che si contorcono ai limiti di una tavoletta spezzata che ne divide le carni. Il pastello segue le venature del legno descrivendo un andamento sinuoso che solleva dai fondali cupi i corpi filiformi di queste sagome frammentate, che si celano allo sguardo con pesanti maschere di pece, in dittici nati dal nero che, appunto in esso, si risolvono.
Dopo il ciclo di apertura dedicato alle istallazioni artistiche e la rassegna fotografica in concomitanza con Fotografia Europea, l’Associazione Culturale 8,75, da sempre attiva nella promozione della cultura nella nostra città ed in particolare dei giovani talenti, si apre al mondo artistico giovanile con le personali di pittura di Matteo Beltrami, Patrizia Giuliodori, Daniele Chiari ed Alessandra Zini che, in un rincorrersi di forme e colori differenti o diametralmente opposti, trovano rispondenza nel tema del corpo, del volto e, più in generale, dell’uomo.
Il corpo, sulle tele di Beltrami, è delineato dalla semplicità del tratto infantile, in figure robotiche dai musi di latta che, attraverso un uso intenso e calibrato dei neri ed il segno nudo e tagliente, sottintende, nel frastuono che vorrebbe essere "fumettaro", lo spessore pittorico di un artista che ritrae con spietata e poetica verità gli incubi di una società che, nella precoce dissipazione, urla la sua voglia di vivere.
Primissimi piani sono, invece quelli di Patrizia Giuliodori che, partendo da una concezione figurativa nitida, ma non tradizionale, apre al bivio tra realtà dei lineamenti e surrealismo dei tagli e del colore, le cui ampie campiture determinano uno stile conciso e diretto, non privo di sfumature e dissolvenze, ottenute sempre per tassellature e giustapposizioni dei toni che, nella cromaticità rosata dei volti, si sciolgono in un tessuto vellutato estremamente personale.
L’uomo, a prima vista assente dalle tele di Chiari, si presenta poi, a poco a poco, tra le limpide maglie della sua pittura bluette, nella veste metonimica di una casa che, essendo contenitore, parla del suo intimo contenuto, ossia l’uomo. Avvolto in una luce soffusa, vive nel nido sicuro al tepore degli affetti, ma anche all’ombra incombente delle restrizioni domestiche, che generano deformazione e frattura.
Infine, all’insegna dell’ocra, dell’antracite e del castano, sono le figure indecise di Alessandra Zini, che si contorcono ai limiti di una tavoletta spezzata che ne divide le carni. Il pastello segue le venature del legno descrivendo un andamento sinuoso che solleva dai fondali cupi i corpi filiformi di queste sagome frammentate, che si celano allo sguardo con pesanti maschere di pece, in dittici nati dal nero che, appunto in esso, si risolvono.
14
settembre 2007
Via libera. Giovani
Dal 14 settembre all'otto novembre 2007
giovane arte
Location
8,75 VETRINA ASSOCIAZIONE CULTURALE
Reggio Nell'emilia, Via Della Croce Bianca, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Via Della Croce Bianca, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
Venerdì e sabato 16.30-19.30. Gli altri giorni su appuntamento
Vernissage
14 Settembre 2007, ore 17
Autore
Curatore