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Agim Sulaj
una quindicina di opere recenti ad olio
Comunicato stampa
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La Galleria Stefano Forni è lieta di informare che Sabato 8 Settembre 2007 alle ore 17 si inaugura, nelle sale di Piazza Cavour 2, la mostra personale dell’artista albanese Agim Sulaj, in cui saranno esposte una quindicina di opere recenti ad olio.
Agim Sulaj, nato a Tirana nel 1960, è già vincitore di tre premi (1998- 2000-2002) al concorso per umoristi grafici "Eurohumor" promosso da Primalpe, Città di Borgo San Dalmazzo, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Scuola di Pace di Boves. E' presente al "Premio Michetti 2007" a cura di Maurizio Sciaccaluga. Agim Sulaj si è diplomato nell'Accademia di Belle Arti a Tirana nell'85 dove, nell'86, nella Galleria Nazionale, ci fu la sua prima personale. Attualmente vive a Rimini.
“Un albero bello, forte, rigoglioso, con le radici scoperte come una ferita. Il tema dello sradicamento, nel suo significato simbolico di perdita di contatto con la terra, con le proprie origini e la propria identità, balza fuori dal quadro. Ed è un segnale forte per gli artisti che lavorano lontani dal proprio luogo di provenienza. Una ferita, una nostalgia, una scelta che, anche se voluta, mostra profonde lacerazioni. Su questo albero poggiano le parole di Agim Sulaj, il pittore che l’ha dipinto e che ci parla della sua esperienza di artista albanese trasferitosi da più di dieci anni a Rimini”.
Manuela Angelici
Agim Sulaj, nato a Tirana nel 1960, è già vincitore di tre premi (1998- 2000-2002) al concorso per umoristi grafici "Eurohumor" promosso da Primalpe, Città di Borgo San Dalmazzo, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Scuola di Pace di Boves. E' presente al "Premio Michetti 2007" a cura di Maurizio Sciaccaluga. Agim Sulaj si è diplomato nell'Accademia di Belle Arti a Tirana nell'85 dove, nell'86, nella Galleria Nazionale, ci fu la sua prima personale. Attualmente vive a Rimini.
“Un albero bello, forte, rigoglioso, con le radici scoperte come una ferita. Il tema dello sradicamento, nel suo significato simbolico di perdita di contatto con la terra, con le proprie origini e la propria identità, balza fuori dal quadro. Ed è un segnale forte per gli artisti che lavorano lontani dal proprio luogo di provenienza. Una ferita, una nostalgia, una scelta che, anche se voluta, mostra profonde lacerazioni. Su questo albero poggiano le parole di Agim Sulaj, il pittore che l’ha dipinto e che ci parla della sua esperienza di artista albanese trasferitosi da più di dieci anni a Rimini”.
Manuela Angelici
08
settembre 2007
Agim Sulaj
Dall'otto settembre all'otto ottobre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA STEFANO FORNI
Bologna, Piazza Cavour, 2, (Bologna)
Bologna, Piazza Cavour, 2, (Bologna)
Orario di apertura
dal Martedì al Sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30
Vernissage
8 Settembre 2007, ore 17
Autore