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Enigma Donna
Tra astrazione e realtà, le due artiste propongono una ricerca densa di enigmi, in un fluire di visioni catturate in prospettive di assoluta personalizzazione delle opere
Comunicato stampa
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Nel suggestivo complesso di edifici dell’antica officina, restaurati per l’impegno della Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo, sono programmate per l’estate 2007 alcune mostre d’arte, per continuare il discorso iniziato con successo nel 2005, al fine di fare apprezzare sempre più un bene unico e inestimabile della civiltà contadina della Valganna: il Maglio di Ghirla. E’ l’antico Maglio Pavoni (XV-XVI secolo) mosso dalle acque del torrente Margorabbia: qui avveniva la lavorazione del ferro per gli attrezzi agricoli del tempo e per la ferratura dei cavalli.
Tra astrazione e realtà, le due artiste propongono una ricerca densa di enigmi, in un fluire di visioni catturate in prospettive di assoluta personalizzazione delle opere.
Roselia Bonù e i nuovi orizzonti della materia. Una personalissima considerazione del ‘fare arte’ nella contemporaneità è la suggestiva formulazione che interpreta una sorta di ‘dinamismo materico’, in cui prendono consistenza riferimenti di Natura e di Cosmo, in affascinanti aggregazioni e disgregazioni di grande effetto visivo. L’idea del frammento è suggerita dalla stessa materia delle composizioni: sono cristalli colorati di variate forme e sfumature che alludono ad una sorta di ‘Big Bang’ dell’origine cosmica, da cui derivano ambienti geo-naturalistici marini o terrestri, che l’artista scandaglia in una fantastica descrizione.
Sono solitarie contemplazioni svelate da una luce che la materia proietta, alla scoperta di un universo pieno di mistero, nel significativo corrugarsi della superficie, a individuare acque, vulcani, in forme ed esplosioni antiche, esistenti al di là del breve tempo della vita umana.
Nicoletta Magnani e la carica inquietante del colore, in un dialogare dalle forti suggestioni con la figura femminile. Architetto, musicista e pittrice, Nicoletta esprime un talento compositivo molto personale nel creare lo spazio della rappresentazione in una eccitazione coloristica che va verso l’interiorità, dove si assommano le mille traiettorie del vivere.
La sua pittura vive in una intensa dicotomia, tra l’emergere ben modellato della forma corporea e la visualizzazione di vibrazioni derivate come da frattali, le cui frastagliature escono dal quadro per continuare a proiettarsi all’infinito. Ed è la figura di donna, scontornata e inserita solitaria in un mondo fantastico, a dare segnali di una scrittura visiva che suggerisce l’intricarsi drammatico dell’esistenzialità. Il soggetto femminile bene interpreta la vita nel suo trascorrere e svanire, evocato nella profondità di spazi fluidi luminescenti, mistero visionario sottratto alla forza di gravità.
Tra astrazione e realtà, le due artiste propongono una ricerca densa di enigmi, in un fluire di visioni catturate in prospettive di assoluta personalizzazione delle opere.
Roselia Bonù e i nuovi orizzonti della materia. Una personalissima considerazione del ‘fare arte’ nella contemporaneità è la suggestiva formulazione che interpreta una sorta di ‘dinamismo materico’, in cui prendono consistenza riferimenti di Natura e di Cosmo, in affascinanti aggregazioni e disgregazioni di grande effetto visivo. L’idea del frammento è suggerita dalla stessa materia delle composizioni: sono cristalli colorati di variate forme e sfumature che alludono ad una sorta di ‘Big Bang’ dell’origine cosmica, da cui derivano ambienti geo-naturalistici marini o terrestri, che l’artista scandaglia in una fantastica descrizione.
Sono solitarie contemplazioni svelate da una luce che la materia proietta, alla scoperta di un universo pieno di mistero, nel significativo corrugarsi della superficie, a individuare acque, vulcani, in forme ed esplosioni antiche, esistenti al di là del breve tempo della vita umana.
Nicoletta Magnani e la carica inquietante del colore, in un dialogare dalle forti suggestioni con la figura femminile. Architetto, musicista e pittrice, Nicoletta esprime un talento compositivo molto personale nel creare lo spazio della rappresentazione in una eccitazione coloristica che va verso l’interiorità, dove si assommano le mille traiettorie del vivere.
La sua pittura vive in una intensa dicotomia, tra l’emergere ben modellato della forma corporea e la visualizzazione di vibrazioni derivate come da frattali, le cui frastagliature escono dal quadro per continuare a proiettarsi all’infinito. Ed è la figura di donna, scontornata e inserita solitaria in un mondo fantastico, a dare segnali di una scrittura visiva che suggerisce l’intricarsi drammatico dell’esistenzialità. Il soggetto femminile bene interpreta la vita nel suo trascorrere e svanire, evocato nella profondità di spazi fluidi luminescenti, mistero visionario sottratto alla forza di gravità.
02
settembre 2007
Enigma Donna
Dal 02 al 16 settembre 2007
arte contemporanea
Location
MAGLIO
Massa Marittima, Loc. Ghirla, (Grosseto)
Massa Marittima, Loc. Ghirla, (Grosseto)
Orario di apertura
mercoledì 15.30 -18.30; sabato e domenica 10.30-12.30 / 15.30-18.30
Vernissage
2 Settembre 2007, ore 17.30
Autore
Curatore