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Soonja Han
Una serie di interessanti opere di Soonja Han sono qui proposte per presentare, attraverso la sua più recente produzione, un saggio significativo del lavoro dell’artista ed al tempo stesso un esempio dell’attuale ricerca visiva coreana
Comunicato stampa
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La Capricorno Gallery, che da anni presenta il meglio dell’arte contemporanea internazionale – con sedi a Capri e a Washington DC – ha recentemente inaugurato la personale dell’artista coreana Soonja Han negli spazi di Palazzo Crispi a Napoli. La mostra prosegue ora a Capri, nella sede della Capricorno Gallery. Il vernissage avrà luogo mercoledì 15 agosto, alle ore 18. Le opere resteranno esposte fino alla fine di novembre.
La mostra
Una serie di interessanti opere di Soonja Han sono qui proposte per presentare, attraverso la sua più recente produzione, un saggio significativo del lavoro dell’artista ed al tempo stesso un esempio dell’attuale ricerca visiva coreana.
I paesi orientali costituiscono oggi una nuova frontiera per la diffusione dell’arte. La nuova apertura verso l’esperienza artistica mondiale da parte di queste aree, sino a tempi recenti soggette a regimi totalitari, ne ha favorito una generale rinascita per quel che riguarda il pensiero artistico, determinando una rinnovata, consapevole e produttiva sensibilità artistica, che ha dato vita a numerosi artisti, molti dei quali provenienti proprio dalla Corea. Soonja Han è tra questi ultimi un esponente di spicco e la sua opera va considerata nella sua specificità e nei rapporti che intreccia con la produzione contemporanea di matrice occidentale.
Con il prevalere della tonalità bianca e della forma circolare Soonja Han dà vita a composizioni geometriche pulite, che rivelano parziali legami con l’arte minimalista occidentale degli anni Sessanta e con la pittura monocroma coreana degli anni Settanta. Eppure nel contesto storico e stilistico il suo lavoro possiede un’originalità che non appartiene a nessuna delle due correnti. L’artista non condivide infatti il meccanicismo sistematico che è alla base di tanto minimalismo, né allo spiritualismo cromatico e al pan-naturalismo di matrice orientale. La pittura astratta di Soonja Han contiene un’interiorità scoperta accidentalmente più che calcolata, lontana dalla sensibilità minimalista, e mostra un livello di significato che tende ad unificare le differenze e le particolarità della forma, dello stile e dei mezzi materiali, spesso eterogenei nelle sue realizzazioni, in una tensione continua verso l’unità.
Le immagini prevalentemente circolari che la Han predilige nelle sue composizioni rientrano coerentemente nel significato dell’opera, in cui i conflitti tendono ad essere integrati in una unità armonica. Iconograficamente la forma circolare evoca continuità, eternità, completezza e si riferisce a livello semiologico alla verità essenziale dello yin e dello yang, all’immortalità e alla natura. Ma ciò che qui più colpisce nel ricorso all’elemento circolare è una necessità interna all’opera stessa, che trova il proprio compimento proprio attraverso il cerchio. Tale necessità ha il carattere di un automatismo inconscio, che procede ad un’auto-scoperta, che l’artista gioca sul piano tutto psicologico del proprio mondo interiore.
Per usare le parole del critico Kim Hong-hee: “l’opera astratta di Soonja Han, che evoca la vitalità organica al di sopra della materialità inorganica, si affida ad una metodologia più inconscia che conscia ed antepone al sistema e al principio la psicologia interna ed il gusto individuale è al tempo stesso decostruttivo e femminile. Con questa artista, che unisce la psicologia al soggetto e l’inconscio al contenuto, viene manifestato un nuovo linguaggio astratto femminile non correlato al modernismo”.
Nota biografica
Soonja Han è nata a Seoul, Corea, nel 1952; vive e lavora a Parigi dal 1983.
Nel 1978 consegue il diploma presso il Dipartimento di Pittura dell’Hong-Ik, a Seoul, e successivamente presso l’école Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi.
Ha esposto in Corea, Giappone e in vari paesi europei, inclusi Italia, Francia, Repubblica Ceca.
Sin dal 1988 le sue opere sono presenti in numerose collettive presso importanti musei e gallerie negli Stati Uniti, Germania, Francia, Italia.
Tra gli eventi di rilievo programmati per il prossimo futuro segnaliamo la mostra che avrà luogo a settembre 2007 presso il Musée d’Art Moderne Saint étienne Métropole, Francia, che vedrà affiancati la Han ed un altro interessante maestro del panorama artistico coreano, Hwang Young Sung.
La mostra
Una serie di interessanti opere di Soonja Han sono qui proposte per presentare, attraverso la sua più recente produzione, un saggio significativo del lavoro dell’artista ed al tempo stesso un esempio dell’attuale ricerca visiva coreana.
I paesi orientali costituiscono oggi una nuova frontiera per la diffusione dell’arte. La nuova apertura verso l’esperienza artistica mondiale da parte di queste aree, sino a tempi recenti soggette a regimi totalitari, ne ha favorito una generale rinascita per quel che riguarda il pensiero artistico, determinando una rinnovata, consapevole e produttiva sensibilità artistica, che ha dato vita a numerosi artisti, molti dei quali provenienti proprio dalla Corea. Soonja Han è tra questi ultimi un esponente di spicco e la sua opera va considerata nella sua specificità e nei rapporti che intreccia con la produzione contemporanea di matrice occidentale.
Con il prevalere della tonalità bianca e della forma circolare Soonja Han dà vita a composizioni geometriche pulite, che rivelano parziali legami con l’arte minimalista occidentale degli anni Sessanta e con la pittura monocroma coreana degli anni Settanta. Eppure nel contesto storico e stilistico il suo lavoro possiede un’originalità che non appartiene a nessuna delle due correnti. L’artista non condivide infatti il meccanicismo sistematico che è alla base di tanto minimalismo, né allo spiritualismo cromatico e al pan-naturalismo di matrice orientale. La pittura astratta di Soonja Han contiene un’interiorità scoperta accidentalmente più che calcolata, lontana dalla sensibilità minimalista, e mostra un livello di significato che tende ad unificare le differenze e le particolarità della forma, dello stile e dei mezzi materiali, spesso eterogenei nelle sue realizzazioni, in una tensione continua verso l’unità.
Le immagini prevalentemente circolari che la Han predilige nelle sue composizioni rientrano coerentemente nel significato dell’opera, in cui i conflitti tendono ad essere integrati in una unità armonica. Iconograficamente la forma circolare evoca continuità, eternità, completezza e si riferisce a livello semiologico alla verità essenziale dello yin e dello yang, all’immortalità e alla natura. Ma ciò che qui più colpisce nel ricorso all’elemento circolare è una necessità interna all’opera stessa, che trova il proprio compimento proprio attraverso il cerchio. Tale necessità ha il carattere di un automatismo inconscio, che procede ad un’auto-scoperta, che l’artista gioca sul piano tutto psicologico del proprio mondo interiore.
Per usare le parole del critico Kim Hong-hee: “l’opera astratta di Soonja Han, che evoca la vitalità organica al di sopra della materialità inorganica, si affida ad una metodologia più inconscia che conscia ed antepone al sistema e al principio la psicologia interna ed il gusto individuale è al tempo stesso decostruttivo e femminile. Con questa artista, che unisce la psicologia al soggetto e l’inconscio al contenuto, viene manifestato un nuovo linguaggio astratto femminile non correlato al modernismo”.
Nota biografica
Soonja Han è nata a Seoul, Corea, nel 1952; vive e lavora a Parigi dal 1983.
Nel 1978 consegue il diploma presso il Dipartimento di Pittura dell’Hong-Ik, a Seoul, e successivamente presso l’école Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi.
Ha esposto in Corea, Giappone e in vari paesi europei, inclusi Italia, Francia, Repubblica Ceca.
Sin dal 1988 le sue opere sono presenti in numerose collettive presso importanti musei e gallerie negli Stati Uniti, Germania, Francia, Italia.
Tra gli eventi di rilievo programmati per il prossimo futuro segnaliamo la mostra che avrà luogo a settembre 2007 presso il Musée d’Art Moderne Saint étienne Métropole, Francia, che vedrà affiancati la Han ed un altro interessante maestro del panorama artistico coreano, Hwang Young Sung.
15
agosto 2007
Soonja Han
Dal 15 agosto al 30 novembre 2007
arte contemporanea
Location
CAPRICORNO GALLERY
Capri, Via Padre Reginaldo Giuliani, 15, (Napoli)
Capri, Via Padre Reginaldo Giuliani, 15, (Napoli)
Vernissage
15 Agosto 2007, ore 18
Autore