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Malafestival 2007 – Ars in mala causa
Caratteristica dominante, come sempre, l’accostamento tra arti performative innovative e problematiche sociali contemporanee, approfondite attraverso progetti satellite, incontri, convegni
Comunicato stampa
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Il Malafestival – ars in mala causa all’interno del circuito Piemonte dal Vivo giunge quest’anno alla VI edizione con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Sistema Teatro Torino, Comune di Avigliana, Compagnia di San Paolo che ha selezionato l’iniziativa nell’ambito dell’edizione 2007 del bando Arti Sceniche in Compagnia, Fondazione CRT, Istituto IMAIE arricchendosi e rinnovandosi nei luoghi, nei generi, nelle tematiche e nelle strategie di programmazione.
La naturale propensione del Malafestival alla creazione di reti con soggetti appartenenti a differenti ambiti, la capacità di ascoltare il proprio pubblico e i nuovi “linguaggi” contemporanei senza mai perdere in qualità e sorpresa, ha generato un festival ricco di idee e di propositi che artisti, critici, pubblico affezionati gli donano.
Il Malafestival è un festival dai forti e necessari contenuti socio-politici, offre continui spunti di riflessione attraverso spettacoli e artisti internazionali, differenti per metodologia e linguaggi scenico/artistici, affini per passione, tematiche, obiettivi. Il rapporto tra organizzatori e artisti si fonda su una reciproca e paziente comprensione di poetica, intenti, progettualità e questo permette al festival di non tradirsi mai, di mantenere la propria forza, coerenza, qualità, umanità. Un lavoro faticoso e allo stesso tempo ricco di soddisfazioni basato su intenti, speranze, idee che prescindono dall’evento in sé, verso il ritrovamento di un antropologico significato sociale del fare arte.
Caratteristica dominante, come sempre, l’accostamento tra arti performative innovative e problematiche sociali contemporanee, approfondite attraverso progetti satellite, incontri, convegni. Rapporto uomo-macchina, detenzione, disagio e diversità, particolari eventi politici sono gli spunti di riflessione del Festival.
Dopo la dissacrante anteprima di luglio Hipermembrana a Torino (progetto Membrana) creata appositamente per il Malafestival da Marcel.lì Antunez Roca (fondatore Fura del Baus) con una equipe italo-spagnola verrà presentato un ulteriore progetto formativo/produttivo del Tam TeatroMusica che creerà a ottobre una particolare performance teatral musicale attraverso un laboratorio (progetto Creative Survival) con le Residenti di SCA Arcobaleno del C.C. “Lorusso e Cutugno” di Torino.
A ottobre 2007 verranno inoltre presentati eventi/progetto quali Avanti Pop dei Têtes de Bois o come il Progetto EutopiE del collettivo Dromedari.org e artisti del calibro di Moni Ovadia, Jango Edwards e Peter Ercolano, Ulderico Pesce, ResExtensa, Tony Clifton Circus, Compagnia teatrale Krypton, La Città del Teatro, TAM TeatroMusica + East Rodeo e molti altri, in una mescolanza di generi e linguaggi scenici nelle particolari “location” del Malafestival 2007.
Spettacoli grotteschi e ironici raccolti dall’esplosiva tematica “confinati/folli/militanti” verranno rappresentati presso il C.C. Lorusso e Cutugno di Torino, in una ex dinamitificio -ora Museo-, una ex fabbrica, una ex casa di produzione cinematografica (ora Teatro Espace).
Ricordiamo, tra i momenti significativi del Festival, quello dei Têtes de Bois (a Sanremo con Paolo Rossi), Moni Ovadia e Ulderico Pesce col nuovo progetto dal titolo Avanti Pop legato alle condizioni dei lavoratori all’interno delle fabbriche. Un evento musical-teatrale con più di 15 artisti che coinvolge molti nomi di spicco del teatro contemporaneo e che si modella a seconda del luogo in cui viene rappresentato. Lo spettacolo sarà realizzato per Malafestival a partire dalla storia del Dinamitificio Nobel di Avigliana (TO).
Il 14 ottobre ad Avigliana verrà dedicato un pomeriggio al tema del Teatro e Disabilità “We want rock and roll – il disagio del teatro” con spettacoli e interventi di teatro/danza e musicali.
“Il Malafestival è una piccola eutopia: un luogo felice. E' uno di quei "luoghi" dove il teatro é vissuto e coltivato come necessità primaria, oltre le logiche del marketing culturale e delle strategie del successo. Oltre le illusioni dei grandi eventi e dei grandi nomi che, come la monocoltura, e le coltivazioni intensive alla fine desertificano il terreno, dopo la finta ed effimera abbondanza.
Le logiche dell'onestà e della bellezza, della coltivazione biologica e della diversificazione, della creatività tecnologica e dei rapporti umani, muovono il Malafestival. Per questo ha un alto valore politico, estetico e sociale.
Il Malafestival è davvero capace di percepire un diverso modo di intendere l'impegno politico del fare teatro, un impegno che si esprime attraverso una progettualità e uno stile che esiste prima e oltre gli eventuali argomenti affrontati negli spettacoli e che supera di fatto le convenzionali barriere tra forma e contenuto politico. Grazie alle persone che ogni anno lo creano, il Malafestival è veramente uno dei pochi "luoghi felici" dove "altri teatri" sono ancora possibili.”
Giacomo Verde
(Progetto EutopiE)
La naturale propensione del Malafestival alla creazione di reti con soggetti appartenenti a differenti ambiti, la capacità di ascoltare il proprio pubblico e i nuovi “linguaggi” contemporanei senza mai perdere in qualità e sorpresa, ha generato un festival ricco di idee e di propositi che artisti, critici, pubblico affezionati gli donano.
Il Malafestival è un festival dai forti e necessari contenuti socio-politici, offre continui spunti di riflessione attraverso spettacoli e artisti internazionali, differenti per metodologia e linguaggi scenico/artistici, affini per passione, tematiche, obiettivi. Il rapporto tra organizzatori e artisti si fonda su una reciproca e paziente comprensione di poetica, intenti, progettualità e questo permette al festival di non tradirsi mai, di mantenere la propria forza, coerenza, qualità, umanità. Un lavoro faticoso e allo stesso tempo ricco di soddisfazioni basato su intenti, speranze, idee che prescindono dall’evento in sé, verso il ritrovamento di un antropologico significato sociale del fare arte.
Caratteristica dominante, come sempre, l’accostamento tra arti performative innovative e problematiche sociali contemporanee, approfondite attraverso progetti satellite, incontri, convegni. Rapporto uomo-macchina, detenzione, disagio e diversità, particolari eventi politici sono gli spunti di riflessione del Festival.
Dopo la dissacrante anteprima di luglio Hipermembrana a Torino (progetto Membrana) creata appositamente per il Malafestival da Marcel.lì Antunez Roca (fondatore Fura del Baus) con una equipe italo-spagnola verrà presentato un ulteriore progetto formativo/produttivo del Tam TeatroMusica che creerà a ottobre una particolare performance teatral musicale attraverso un laboratorio (progetto Creative Survival) con le Residenti di SCA Arcobaleno del C.C. “Lorusso e Cutugno” di Torino.
A ottobre 2007 verranno inoltre presentati eventi/progetto quali Avanti Pop dei Têtes de Bois o come il Progetto EutopiE del collettivo Dromedari.org e artisti del calibro di Moni Ovadia, Jango Edwards e Peter Ercolano, Ulderico Pesce, ResExtensa, Tony Clifton Circus, Compagnia teatrale Krypton, La Città del Teatro, TAM TeatroMusica + East Rodeo e molti altri, in una mescolanza di generi e linguaggi scenici nelle particolari “location” del Malafestival 2007.
Spettacoli grotteschi e ironici raccolti dall’esplosiva tematica “confinati/folli/militanti” verranno rappresentati presso il C.C. Lorusso e Cutugno di Torino, in una ex dinamitificio -ora Museo-, una ex fabbrica, una ex casa di produzione cinematografica (ora Teatro Espace).
Ricordiamo, tra i momenti significativi del Festival, quello dei Têtes de Bois (a Sanremo con Paolo Rossi), Moni Ovadia e Ulderico Pesce col nuovo progetto dal titolo Avanti Pop legato alle condizioni dei lavoratori all’interno delle fabbriche. Un evento musical-teatrale con più di 15 artisti che coinvolge molti nomi di spicco del teatro contemporaneo e che si modella a seconda del luogo in cui viene rappresentato. Lo spettacolo sarà realizzato per Malafestival a partire dalla storia del Dinamitificio Nobel di Avigliana (TO).
Il 14 ottobre ad Avigliana verrà dedicato un pomeriggio al tema del Teatro e Disabilità “We want rock and roll – il disagio del teatro” con spettacoli e interventi di teatro/danza e musicali.
“Il Malafestival è una piccola eutopia: un luogo felice. E' uno di quei "luoghi" dove il teatro é vissuto e coltivato come necessità primaria, oltre le logiche del marketing culturale e delle strategie del successo. Oltre le illusioni dei grandi eventi e dei grandi nomi che, come la monocoltura, e le coltivazioni intensive alla fine desertificano il terreno, dopo la finta ed effimera abbondanza.
Le logiche dell'onestà e della bellezza, della coltivazione biologica e della diversificazione, della creatività tecnologica e dei rapporti umani, muovono il Malafestival. Per questo ha un alto valore politico, estetico e sociale.
Il Malafestival è davvero capace di percepire un diverso modo di intendere l'impegno politico del fare teatro, un impegno che si esprime attraverso una progettualità e uno stile che esiste prima e oltre gli eventuali argomenti affrontati negli spettacoli e che supera di fatto le convenzionali barriere tra forma e contenuto politico. Grazie alle persone che ogni anno lo creano, il Malafestival è veramente uno dei pochi "luoghi felici" dove "altri teatri" sono ancora possibili.”
Giacomo Verde
(Progetto EutopiE)
11
ottobre 2007
Malafestival 2007 – Ars in mala causa
Dall'undici al 28 ottobre 2007
arte contemporanea
performance - happening
incontro - conferenza
performance - happening
incontro - conferenza
Location
EX DINAMITIFICIO NOBEL
Avigliana, Viale Alfred Nobel, (Torino)
Avigliana, Viale Alfred Nobel, (Torino)
Sito web
www.opusrt.it
Ufficio stampa
EMANUELA BERNASCONE