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Luciano Massari – Arcipelaghi
Con la personale “Arcipelaghi”, lo scultore Luciano Massari affronta il tema del rapporto della materia – il marmo – con la dimensione mentale del viaggio. Ne vengono fuori opere che mettono in evidenza una visione quasi alchemica del mondo, in cui tutto è riportato agli elementi primari – il fuoco, l’acqua, la terra e l’aria – per sottrarlo al caos
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con la personale “Arcipelaghi”, lo scultore Luciano Massari affronta il tema del rapporto della materia – il marmo – con la dimensione mentale del viaggio. Ne vengono fuori opere che mettono in evidenza una visione quasi alchemica del mondo, in cui tutto è riportato agli elementi primari – il fuoco, l’acqua, la terra e l’aria – per sottrarlo al caos.
Il viaggio di Massari, non è solo un viaggio fisico ma un percorso mentale, un’iniziazione che deve passare per forza da una liberazione, dal coraggio di lasciare qualcosa per strada. In questo senso Massari è profondamente scultore, perché applica un concetto fondamentale della scultura, e cioè quello di procedere “per via di levare” ai costrutti mentali della progettazione artistica. Ed è durante il viaggio, momento in cui ciascuno si confronta con se stesso e con la propria interiorità, mettendo a confronto la realtà circostante con la propria visione del mondo, che il lavoro di Massari prende forma nel concetto di isola.
L’isola, come la monade leibniziana è l’unità indivisibile, l’essere singolo nel suo stato irriducibile. Ma l’isola, come la forma del creato, può e anzi deve essere polimorfa. Per evoluzione, per necessità, per indole. Ecco allora che dalle diverse inclinazioni e contesti, nascono le isole di fuoco, d’acqua e di polvere. Momenti diversi, e coevi, di questa evoluzione fisica e mentale. Visioni ridotte allo stadio essenziale, sfrondate da tutto ciò che può essere sovrastruttura per mettere a nudo lo scheletro, l’ossatura costruttiva, e lasciare che lo spettatore lo ricopra del manto dei propri pensieri.
Il viaggio di Massari, non è solo un viaggio fisico ma un percorso mentale, un’iniziazione che deve passare per forza da una liberazione, dal coraggio di lasciare qualcosa per strada. In questo senso Massari è profondamente scultore, perché applica un concetto fondamentale della scultura, e cioè quello di procedere “per via di levare” ai costrutti mentali della progettazione artistica. Ed è durante il viaggio, momento in cui ciascuno si confronta con se stesso e con la propria interiorità, mettendo a confronto la realtà circostante con la propria visione del mondo, che il lavoro di Massari prende forma nel concetto di isola.
L’isola, come la monade leibniziana è l’unità indivisibile, l’essere singolo nel suo stato irriducibile. Ma l’isola, come la forma del creato, può e anzi deve essere polimorfa. Per evoluzione, per necessità, per indole. Ecco allora che dalle diverse inclinazioni e contesti, nascono le isole di fuoco, d’acqua e di polvere. Momenti diversi, e coevi, di questa evoluzione fisica e mentale. Visioni ridotte allo stadio essenziale, sfrondate da tutto ciò che può essere sovrastruttura per mettere a nudo lo scheletro, l’ossatura costruttiva, e lasciare che lo spettatore lo ricopra del manto dei propri pensieri.
03
agosto 2007
Luciano Massari – Arcipelaghi
Dal 03 agosto al 10 settembre 2007
arte contemporanea
Location
FORTEZZA FIRMAFEDE
Sarzana, Via Cittadella, (La Spezia)
Sarzana, Via Cittadella, (La Spezia)
Orario di apertura
18-24
Vernissage
3 Agosto 2007, ore 21,30
Autore
Curatore