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Giuseppe Falconi – Ris-Cripto
Giuseppe Falconi presenta quattro tele realizzate da disegni preparatori, rielaborati graficamente attraverso linguaggi simbolici, con due carte di matrice gestuale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Ris-Cripto.
Dal blu il sole si alza e si colora del giorno,
mentre indifferente la vita corre e sfugge.
Mi chiudo e penso;
descrivo il mio pieno silenzio
riscrivo ciò che da sempre dibatto con me stesso.
E torno indietro,
nel passato intenso,caldo e sfumato
come le tracce di colori del Sole che ora fisso.
Immerso
resto nel decifrare, aperto solo alla mia vista che dischiude la cripta della mia mente
Giuseppe Falconi”.
L’associazione culturale “lalunanelbicchiere” è lieta di presentare Ris-Cripto di Giuseppe Falconi, a cura di Maria Savarese e Federica Coscino, quarto evento culturale nell’ambito del progetto di riqualificazione del site specific “Pedamentina San Martino”, a cura di Federica Coscino, Maria Savarese, Steffen Wagner, ovvero esposizioni di opere d’arte contemporanea pensate e realizzate in funzione di questo splendido contesto paesaggistico e naturale.
Giuseppe Falconi presenta quattro tele realizzate da disegni preparatori, rielaborati graficamente attraverso linguaggi simbolici, con due carte di matrice gestuale.
L’insieme dei lavori presentati da Giuseppe Falconi esprime il binomio creativo che sottende la comunione dei suoi intenti, sempre originariamente duplici per poi divenire criptici.
L’inizio è gestuale, istintivo, emozionale, il puro cromatismo riporta una visione intima, interiore. La sua ragione vuole coglierla, fermare e fissare, così da rappresentare i vissuti, per rivivere gli stessi con altre forme, attraverso una nuova scrittura visiva ed emotiva.
Il gesto pittorico iniziale rappresenta il primo momento di abbandono emotivo ed emozionale, un cammino interiore, creativo nell’opera, inconsapevole, ma presente ed operante.
La memoria partecipa attiva al divenire del colore, e alla sua futura razionale visione. Falconi trascrive le tele emotive mediante strumenti nuovi interiorizzati, visibili e visitabili dall’esterno. Le tele diventano specchi meditativi, sui quali fissarsi, chiudersi tra parole incorniciate, simboli e numeri che riflettono un secondo percorso emotivo ragionato. Il suo lavoro viene digitalizzato, stilisticamente rafforzato, linguisticamente caricato, visivamente appare come un gioco, complesso nelle regole razionali.
E’ criptico nella coscienza, travolta tra istinto e ragione, trappole linguistiche indicano il momento creativo manuale, percorrono la tela per invaderla di significati, che rimandano all’eterno futuro meditativo.
Falconi lascia divenire l’istinto un vissuto non finito, lavora sui simboli, sulla ragione. Crea spazi irrisolti, un limbo per la memoria attiva, per la parola significativa.
Sente le emozioni, le segue con affanno razionale, per non perderle e per comprenderle del tutto. Esegue un vortice descrittivo senza fine, complesso ed infinito, la tela diventa un trama elaborativa, dove possono avvenire digressioni tra il suo essere e fare.
Il gesto pittorico è immersione avvolgente, trascinante un ritorno razionale, indagatore, che diventa descrittivo, chiuso in simboli, di maggiore forza espressiva che costringono la ragione, la quale continua a ripercorrersi, e a riscrivere le emozioni.
Federica Coscino
Dal blu il sole si alza e si colora del giorno,
mentre indifferente la vita corre e sfugge.
Mi chiudo e penso;
descrivo il mio pieno silenzio
riscrivo ciò che da sempre dibatto con me stesso.
E torno indietro,
nel passato intenso,caldo e sfumato
come le tracce di colori del Sole che ora fisso.
Immerso
resto nel decifrare, aperto solo alla mia vista che dischiude la cripta della mia mente
Giuseppe Falconi”.
L’associazione culturale “lalunanelbicchiere” è lieta di presentare Ris-Cripto di Giuseppe Falconi, a cura di Maria Savarese e Federica Coscino, quarto evento culturale nell’ambito del progetto di riqualificazione del site specific “Pedamentina San Martino”, a cura di Federica Coscino, Maria Savarese, Steffen Wagner, ovvero esposizioni di opere d’arte contemporanea pensate e realizzate in funzione di questo splendido contesto paesaggistico e naturale.
Giuseppe Falconi presenta quattro tele realizzate da disegni preparatori, rielaborati graficamente attraverso linguaggi simbolici, con due carte di matrice gestuale.
L’insieme dei lavori presentati da Giuseppe Falconi esprime il binomio creativo che sottende la comunione dei suoi intenti, sempre originariamente duplici per poi divenire criptici.
L’inizio è gestuale, istintivo, emozionale, il puro cromatismo riporta una visione intima, interiore. La sua ragione vuole coglierla, fermare e fissare, così da rappresentare i vissuti, per rivivere gli stessi con altre forme, attraverso una nuova scrittura visiva ed emotiva.
Il gesto pittorico iniziale rappresenta il primo momento di abbandono emotivo ed emozionale, un cammino interiore, creativo nell’opera, inconsapevole, ma presente ed operante.
La memoria partecipa attiva al divenire del colore, e alla sua futura razionale visione. Falconi trascrive le tele emotive mediante strumenti nuovi interiorizzati, visibili e visitabili dall’esterno. Le tele diventano specchi meditativi, sui quali fissarsi, chiudersi tra parole incorniciate, simboli e numeri che riflettono un secondo percorso emotivo ragionato. Il suo lavoro viene digitalizzato, stilisticamente rafforzato, linguisticamente caricato, visivamente appare come un gioco, complesso nelle regole razionali.
E’ criptico nella coscienza, travolta tra istinto e ragione, trappole linguistiche indicano il momento creativo manuale, percorrono la tela per invaderla di significati, che rimandano all’eterno futuro meditativo.
Falconi lascia divenire l’istinto un vissuto non finito, lavora sui simboli, sulla ragione. Crea spazi irrisolti, un limbo per la memoria attiva, per la parola significativa.
Sente le emozioni, le segue con affanno razionale, per non perderle e per comprenderle del tutto. Esegue un vortice descrittivo senza fine, complesso ed infinito, la tela diventa un trama elaborativa, dove possono avvenire digressioni tra il suo essere e fare.
Il gesto pittorico è immersione avvolgente, trascinante un ritorno razionale, indagatore, che diventa descrittivo, chiuso in simboli, di maggiore forza espressiva che costringono la ragione, la quale continua a ripercorrersi, e a riscrivere le emozioni.
Federica Coscino
19
luglio 2007
Giuseppe Falconi – Ris-Cripto
Dal 19 luglio al 19 agosto 2007
arte contemporanea
Location
LALUNANELBICCHIERE
Napoli, Via Pedamentina San Martino, 29a, (Napoli)
Napoli, Via Pedamentina San Martino, 29a, (Napoli)
Vernissage
19 Luglio 2007, ore 20
Autore
Curatore