Dalle parole alla visione è il titolo di una doppia personale che vuol essere un punto d’arrivo di un ciclo di conversazioni, svoltesi la scorsa estate al Bastione San Gallo, inerenti i temi della creazione contemporanea, dell’arte e delle logiche che la governano. Marcello Diotallevi e Antonio Delle Rose sono stati due dei quattro protagonisti di quelle serate estive che oggi , in occasione di questa mostra, offriranno al pubblico, un piccolo nucleo di lavori che rappresentano la loro ricerca estetica e poetica. Non si tratta di porre a confronto due artisti, quanto piuttosto di offrire spunti stimolanti possano mettere in comunicazione le due poetiche. Vicini dal punto di vista anagrafico, i due artisti, hanno elaborato, nel corso di una esperienza decennale, poetiche molto diverse, approdando a risultati interessanti, che poste in accostamento, possono arricchirsi reciprocamente di uno spirito più eclettico e stimolante. Le opere presentate da Diotallevi, sono state realizzate negli anni Settanta, lo si intende molto bene, osservandone l’iconografia, raffinata e spavalda, ironica e sensuale. La tecnica di Diotallevi è mista, che si compone ricercando carte diverse attraversate da un segno leggero. Antonio Delle Rose, propone alcune opere recenti, incentrate su una ricerca sensuale, alla scoperta di un misterioso e simbolico universo femminile. Il media utilizzato da Delle Rose è la pittura. Dalle parole alla visione rappresenta un tentativo ben riuscito di conversare con gli autori per giungere a “conversare” con le loro opere, alla ricerca di nuove chiavi d’accesso.